Lámpara 'Spider' de Joe Colombo para O-Luce

Código :  MOILIL0051833

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Lámpara 'Spider' de Joe Colombo para O-Luce

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Lámpara 'Spider' de Joe Colombo para O-Luce

Características

Diseñador:  Joe Colombo

Producción:  Oluce

Modelo:  Spider

Período:  1970 - 1979 , 1980 - 1989

Material:  Aluminio , Metal Cromado , Metal Esmaltado

Descripción

Lámpara de pie con difusor ajustable y posición ajustable de metal cromado y esmalte, de aluminio.

Condición del Producto:
Lámpara en buen estado, pequeños signos de desgaste.

Dimensiones (cm):
Altura: 147
Ancho: 22,5
Profundidad: 10
Diámetro: 23

Información adicional

Diseñador: Joe Colombo

Joe Colombo nació en Milán en 1930. A principios de la década de 1950 se unió al grupo de pintura nuclear con Enrico Baj. Estudia en la Academia de Bellas Artes de Brera y en el Politécnico de Milán. En 1961, tras abandonar la profesión de escultor y pintor, abrió un estudio de diseño en Milán. En 1964, en la XIII Triennale di Milano obtuvo la Medalla de Oro. Participa en la XIV Triennale di Milano, donde en un espacio íntegramente dedicado a él, exhibe nuevas propuestas de diseño de interiores, entre ellas el famoso sistema programable para vivir. En 1963 ganó la Medalla de Oro en la Trienal de Milán con la lámpara de mesa acrílica. En 1967 ganó el premio Compasso d'Oro por la lámpara Spider. En 1968 obtiene el Design International Award en Chicago. En 1970 ganó el premio Compasso d'Oro por un aire acondicionado producido por CANDY. En 1971, el Boby ganó el primer premio en el SMAU de Milán.

Producción: Oluce

Fondata nel 1945 da Giuseppe Ostuni, maestro d'arte, Oluce è, nel campo dell'illuminazione, la più antica azienda italiana di design ancora attiva. Prima del conflitto mondiale esisteva infatti la sola Arteluce di Gino Sarfatti, scomparsa alla fine degli anni '90, nel 1948 nasceranno Azucena e Lamperti, nel 1950 Arredoluce e Stilnovo. Saranno però soprattutto Arteluce, Azucena e Oluce a focalizzare, per lunghi anni, il panorama italiano, costituendosi quali centri di incontro per quei progettisti che, fortemente coinvolti dalla ricostruzione prima e dalla nascita della produzione in serie poi, animavano il dibattito milanese: Vittoriano Viganò e i BBPR, Gigi Caccia Dominioni e Ignazio Gardella, Marco Zanuso e infine Joe Colombo. Già nel 1951 Oluce partecipa, con successo, alla IX Triennale. Un grande successo è sancito da Tito Agnoli con le segnalazioni alla seconda edizione del Compasso d'Oro, nel 1955, di due lampade (il modello da terra 363 e uno speciale modello per libreria). Nel 1956 seguiranno, in rapida sequenza, altre due segnalazioni: per una notevolissima lampada da tavolo in polivinile a lamelle e per un apparecchio a sospensione (mod. 4461) con doppio diffusore in perspex. Fondamentale infine ricordare, nel 1954, l'apparecchio 255/387 (detto ''Agnoli''), esile tige che regge uno spot, a segnare la fine dei paralumi e l'adozione di lampade da terra molto semplificate anche nell'illuminazione domestica. ntanto, nel 1963, in produzione dal 1965, Marco Zanuso disegna per Oluce un dimenticato capolavoro, la lampada da tavolo modello 275 con grande diffusore in perspex bianco orientabile a rotazione su di una base in metallo laccato. Nel 1964/66, nuovamente da un materiale, il vetro stampato detto ''Lente Fresnel'', nascerà, con Joe Colombo, la famiglia di lampade stagne da esterno ''Fresnel'' con base in metallo verniciato e diffusore trattenuto da mollette d'acciaio. Nel 1967 Colombo è però già più avanti e, con il modello ''Coupé'', conservato al MoMa di New York, propone uno stelo curvo di notevoli dimensioni a sorreggere una elegantissima calotta semicilindrica. La Coupé vince, nel 1968, lo ''International Design Award'' dell'American Institute of Interior Designers di Chicago. Nel 1970 infine, entrata in produzione nel 1972, ad un anno dalla prematura scomparsa di Joe Colombo, nasce la ''Lampada alogena'', necessariamente da allora chiamata ''Colombo''.Nel 2001 sassi in bianco vetro di Murano e canne in perspex trasparente popolano lo stand Oluce ad Euroluce. Disegnate da Laudani&Romanelli e da Ferdi Giardini propongono un modo di intendere il design che superi la funzione per farsi poesia. Entra infine nella squadra Oluce, con ''Sorane'' prima e quindi con ''Switch'', Oki Sato, ovvero Nendo, il più raffinato tra i nuovi progettisti giapponesi. Ma questa, ormai, non è più la storia dell'Oluce, piuttosto l'apporto della Oluce al design contemporaneo.

Período:

1970 - 1979

1970 - 1979

1980 - 1989

1980 - 1989

Material:

Aluminio

Metal Cromado

Metal Esmaltado

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