Florero de Guido Andlovitz

30s

Código :  OGMOOG0151211

no disponible
Florero de Guido Andlovitz

30s

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Florero de Guido Andlovitz - 30s

Características

30s

Diseñador:  Guido Andlovitz

Producción:  S.C.I. (Lavenia, Verbanum, Lavenite)

Período:  1930 - 1939

País de producción:  Laveno, Italia

Material:  Cerámica

Descripción

Jarrón de cerámica esmaltada. Bajo la marca base de la fábrica Laveno, de la que Andlovitz se hizo cargo en 1923. La decoración, cercana a las líneas de Gio Ponti, subraya la amistad y rivalidad con el gran arquitecto.

Condición del Producto:
Artículo en buen estado, con pequeños signos de uso. Hilatura estabilizada con restauración.

Dimensiones (cm):
Altura: 15
Diámetro: 12

Información adicional

Diseñador: Guido Andlovitz

Guido Andlovitz (1900 - 1971), diseñador, ceramista y arquitecto italiano. Durante la Primera Guerra Mundial, se mudó a Florencia para asistir al Instituto Galileo Galilei ya Milán para graduarse en el Politécnico de Milán. En la cúspide de su fama se inspira en los productos franceses, para luego abordar temas alemanes y vieneses, contribuyendo al movimiento futurista. Guido Andlovitz experimenta como jefe de producción dedicándose a la creación de artefactos caracterizados por formas y decoraciones que logran combinar el alto diseño con la producción en masa. En la década de 1920 diseñó objetos innovadores sin decoración para SCI (p. ej. Jarrón 1316). Durante su carrera también incursionó en la producción de diseño de interiores para la empresa Meroni con sede en Lissone.

Producción: S.C.I. (Lavenia, Verbanum, Lavenite)

Fondata a Laveno nel 1856 da Severino Revelli ed alcuni ex dipendenti della manifattura "Richard" di Milano, tra cui Carnelli e Caspani, la "S.C.I." (Società Ceramica Italiana) inizia la sua attività come produttrice di piastrelle da rivestimento e terraglie fini da tavola di imitazione inglese. Nel 1883 assume forma di società anonima e ottiene i primi succesi a numerose mostre nazionali. Nel 1895 viene a capo dell'azienda il cavalier Luciano Scotti e grazie al suo intuito e alle sue doti imprenditoriali la fabbrica, in pochi anni, raggiunge un impensabile sviluppo. Dal 1940 alla fine degli anni '50 la carica di direttore artistico torna nuovamente ad essere ricoperta da Guido Andlovitz. Poco dopo la fine della II guerra mondiale alla "S.C.I." viene assunta, giovanissima, Antonia Campi e dopo poco Andlovitz, accorgendosi del suo innato talento, la chiama a progettare articoli, da inserire nella serie "Fantasia", nella sezione Ufficio Artistico. Dal 1949 al 1970, la Campi è autrice di quasi 300 oggetti che la rendono protagonista della ceramica italiana e presto è chiamata, su invito dello stesso Andlovitz, ad assumere la carica di direttrice artistica della manifattura. Dagli anni Cinquanta tra i collaboratori della manifattura ricordiamo la pittrice Leonor Fini e i decoratori Angelo Ruffoni e Giuseppe Talamoni. La "S.C.I." di Laveno chiude e viene assorbita dalla "Richard-Ginori" nel 1965.

Período: 1930 - 1939

1930 - 1939

Material: Cerámica

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