Filippo Palizzi - Cagnolini in salotto 1886
Caratteristiche
Cagnolini in salotto 1886
Artista: Filippo Palizzi (1818-1899)
Titolo opera: Cagnolini in salotto
Epoca: XIX Secolo - dal 1801 al 1900
Soggetto: Animali
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : Cagnolini in salotto
Olio su tela. In basso a sinistra presenti la firma, la data e il nome "Fox" sotto il cane nero: un' etichetta cartacea al retro specifica, con il titolo, che Fox è corrisponde al nome del cane. Al retro è presente altra etichetta della Galleria d'arte di Montecatini, ove il quadro è stato esposto nel 1972. Originario di Vasto ma formatosi artisticamente a Napoli, Filippo Palizzi rappresenta con il fratello Giuseppe, il primo tentativo di un indirizzo verista nella pittura italiana dell'Ottocento, sulla scia della scuola di Posillipo. Definito anche il "pittore degli animali", oltre ad essi rappresentò prevalentemente scorci di angoli rustici e vedute di Napoli e dei suoi dintorni. Fu tra i primi pittori a interessarsi di fotografia e a praticarla, e utilizzava normalmente le immagini fotografiche, proprie o di altri, come modello per i suoi dipinti. Il dipinto è presentato in cornice in stile.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 57
Larghezza: 67
Profondità: 5
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 31
Larghezza: 41
Informazioni aggiuntive
Artista: Filippo Palizzi (1818-1899)
Natoa Vasto nel 1818, Filippo Palizzi fu un innovatore della pittura napoletana ottocentesca. A Napoli nel 1837 fu a contatto con la scuola di Posillipo, che contribuì a fargli abbandonare la pittura accademica. Nel 1855, in un viaggio di studi, visitò l'Olanda, il Belgio e la Francia; tornò ancora a Parigi nel 1865 e nel 1875. Di nuovo a Napoli, dal 1878 al 1880 diresse l'Accademia di belle arti riassumendo lo stesso incarico ancora nel 1891 e, dal 1880, collaborò all'organizzazione delle scuole d'arte industriale. abbandonando lo stile accademico per dedicarsi allo studio del vero, soprattutto di paesaggi e di animali, in sintonia con le contemporanee esperienze francesi, rivolgendo la sua pittura verso i soggetti più umili (piccoli paesaggi e quadretti di animali), riallacciandosi alla tradizione degli animalisti olandesi del Seicento, ma con naturalismo più scoperto, pienamente ottocentesco.Epoca: XIX Secolo - dal 1801 al 1900
Le rivoluzioni in Europa tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, accelerando cambiamenti sociali, politici ed economici, favoriscono la nascita di un nuovo movimento artistico, il Romanticismo, che pone al vertice dei valori umani il sentimento e l'amor di patria e che, distaccandosi dalle forme del Neoclassicismo, propone uno stile che mostra le emozioni profonde dell'uomo, suscitate dalla vita reale. In particolare nella pittura si impongono i soggetti storici, le scene di vita popolare e di lotta patriottica, il paesaggio come espressione dell'amore per la natura e i soggetti orientalisti. Per esprimere emozioni e sentimenti, si cominciano ad utilizzare colori vivi, si sfumano i contorni, aumentano i contrasti di luci, per arrivare poi progressivamente ad una pittura, con i Macchiaioli prima econ gli Impressionisti poi, “en plein air”, pura esaltazione delle emozioni, degli effetti cromatici, delle impressioni soggettive.Scopri di più sul XIX secolo con i nostri approfondimenti:
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