Alfredo Beltrame

Riccione 1966

Olio su tela. Firmato e datato in basso a destra. Al retro ulteriore firma, data e il titolo. Gradevole scorcio del porticciolo di Riccione. Di origine friulana, ma formatosi artisticamente a Milano ove poi si stabilì, Alfredo Beltrame vagabondò a lungo in Europa, facendosi contaminare dalle avanguardie pittoriche che percorsero tutto il '900. Fu soprattutto nei suoi lunghi soggiorni parigini che Beltrame assorbì la lezione che fa del colore lo strumento primo per la costruzione delle forme: le sue opere sono improntate alla definizione poetica dei luoghi e degli oggetti attraverso il colore, con il quale egli evoca la vita pulsante sotto la superficie apparente d'ogni cosa ritratta. L'opera è presentata in cornice.

Angelo Cremona

Ritratto Maschile 1946

Olio su cartone telato. Firmato e datato 1-2-1946 in basso a sinistra. Efficace ritratto di uomo dai tratti severi. Presentato in cornice .

Giuseppe Valsecchi

Alpe Motta (Madesimo) al mattino 1948

Olio su tavola. Firmato e datato in basso a sinistra. Al retro, su bozzetto di scorcio di cascina, ulteriore firma, con il titolo e la data per steso (giugno 1948). L'artista lecchese, pur avendo condiviso l'impegno umano e sociale del movimento milanese di Corrente (a cui aderirono artisti quali Guttuso,Treccani,Sassu), non trascurò una vena più altamente evocativa ed intimistica che si coglie sia nella produzione di ritratti che in quella dei paesaggi, ispirati dalle viste dalle finestre delle sue abitazioni. Opera presentata in cornice.

Umberto Montini

Valsassina, Ballabio Superiore

Olio su tavola. Firmato in basso a destra. Al retro presente il titolo, che rimanda ad una località della Valsassina, nelle Alpi del lecchese. Umberto Montini, milanese di nascita e di formazione artistica, si propose nell'ambiente artistico milanese, ma partecipando anche alle Biennali di Venezia, negli anni dal '20 al '40. Fu soprattutto paesaggista, avendo come soggetto privilegiato gli scorci, sia paesaggistici che urbani della sua Milano. Il dipinto è presentato in cornice guillochè coeva.

Carlo Aimetti

Il Fiume Ceresio, 1944

Olio su compensato. Firmato e datato in basso a sinistra. Al retro presente cartiglio di partecipazione a mostra di pittura presso l'Arengario della città di Monza. Originario della provincia di Varese, Carlo Aimetti si è dedicato prevalentemente al paesaggio , dipingendo con tecnica personale giardini, parchi, montagne, marine, laghi. In particolare si ricorda la sua produzione dedicata ai paesaggi della natia Valle Ceresio e della Valle Intelvi. Il dipinto è presentato in cornice coeva.

Grande Pannello Dipinto

Tempera su tavola, proveniente da mobile. Nelle gamme cromatiche del beige e del nero, è proposto un paesaggio con i resti diroccati di un convento presso le rive di un fiume; sul prato alcune figurine. Il dipinto presenta alcune cadute di colore e macchie, e sui lati superiore e inferiore, i segni dei giunti del mobile.

Beppe Grimani

Fine d'Inverno a Bossico

Olio su faesite. Firmato in basso a sinistra. In basso a sinistra sulla cornice piccolo cartiglio con il titolo. Il pittore bergamasco Beppe Grimani esordì nel settore dell'affresco sacro, realizzando opere -sia affreschi che vetrate - sia nella Bergamasca che fuori. A partire dagli anni' '50, abbandona l'arte sacra per dedicarsi alle composizioni floreali, che gli avvalgono il nome di "artista dei cardi" per la predilezione per questo fiore, ma anche al paesaggio, da alcuni ritenuti la parte più valida della sua produzione. Il paesaggio presentato propone uno scorcio invernale di una località sopra il lago d'Iseo. In cornice. pittore d'affreschi a soggetto sacro, lavorando fu chiamato "il pittore dei cardi" perché negli anni Sessanta e Settanta del Novecento produsse soprattutto fiori in vaso, cardi in particolare. Con quelle opere aveva ottenuto un notevole successo non solo a Bergamo ma anche in tutte le città italiane in cui espose.

Giuseppe Valsecchi

La Barca in Secca Chioggia 1958

Olio su compensato. Firmato in basso a sinistra. AL retro il titolo, la data e ulteriore firma. L'artista milanese, pur avendo condiviso l'impegno umano e sociale del movimento milanese di Corrente (a cui aderirono artisti quali Guttuso,Treccani,Sassu), non trascurò una vena più altamente evocativa ed intimistica che si coglie sia nella produzione di ritratti che in quella dei paesaggi, ispirati dalle viste dalle finestre delle sue abitazioni. Nella scena proposta, vigorosa nel tratto e nel colore, contadini tirano in secca sull'arenile una barca, trainata dal possente cavallo. Diverse piccole cadute di colore.

Leonardo Spreafico

Pesche, 1942

Olio su tela. Firmata e datata in basso a destra. Al retro è presente cartiglio di partecipazione ad una mostra nazionale di pittura, con il titolo dell'opera. Interessante è su di essa l'indirizzo di ritorno dell'opera, via Garibaldi 89 a Milano: si riferisce alla sede del gruppo omonimo "Garibaldi 89", formatosi nel 1930, sodalizio di artisti milanesi e delle provincie limitrofe, che guardando alle avanguardie europee, contribuirono al rinnovamento della arte italiana. Leonardo Spreafico, monzese, aderì a tale movimento, completando intanto la sua formazione artistica presso l'Accademia di Brera e lanciando la sua carriera artistica, che lo portò ad esporre alle più importanti rassegne d'arte italiana. L'opera presentata, una natura morta con pesche, necessita di restauro per numerosi danni. In cornice coeva.

Scorcio con barche

Olio su tela. Firmato Lamberti in basso a destra. Scorcio di una cittadina, di cui la torre della fortezza sulla destra, vista dal fiume, in prossimità del porticciolo. Presentato in cornice.

Ritratto Femminile 1910

Olio su tela. In basso a destra presenta la firma E. Siletti e la data 1910. Il grande ritratto di signora è inserito in uno sfondo monocromatico, in cui unico arredo è lo scorcio di una poltroncina con il tavolinetto su cui la donna poggia la mano. In discrete condizioni.

Paesaggio con Figure

Tempera su compensato. In stile antico, il paesaggio dalle atmosfere azzurrate di un notte di luna piena, propone un scorcio di bosco attraversato da un fiume, sulla cui riva una coppia di contadini conversa. E' presentato in cornice in stile.