Cassettone Direttorio Veneto

Codice :  ANMOCA0096014

non disponibile
Cassettone Direttorio Veneto

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Cassettone Direttorio Veneto

Caratteristiche

Stile:  Direttorio (1790-1804)

Epoca:  XIX Secolo - dal 1801 al 1900 , XVIII Secolo - dal 1701 al 1800

Origine:  Veneto, Italia

Essenza principale:  Abete Noce

Descrizione

Cassettone Direttorio Veneto, sorrette da gambe tronco-piramidali con dado di raccordo intagliato, sul fronte presenta due cassetti sormontati da due cassettini affiancati posti sottopiano. In noce, gli interni sono in abete.

Condizione prodotto:
Prodotto in discrete condizioni che mostra alcuni segni di usura.

Dimensioni (cm):
Altezza: 85
Larghezza: 127
Profondità: 56

Informazioni aggiuntive

Stile: Direttorio (1790-1804)

In questo breve lasso temporale si assiste, nella mobilia, ad un accentuarsi del rigore archeologico e nel contempo si formula un accentuata severità lineare che di fatto prelude e anticipa forme e ornamentazioni che saranno poi tipiche dello stile Impero.
L'arredo di epoca Direttorio abbandona le delicate cromie pastello che caratterizzano la produzione Luigi XVI in favore della cupa magnificenza del mogano, che nella sua vasta gamma di essenze risulterà il legno di gran lunga più apprezzato in questo periodo.
A questo si aggiunga un generale abbandono delle tendenze a intarsio floreale a cui si preferiscono semplici filettature a legno tinto a ebano o in amaranto, gran moda conosce l'inserimento di lieve profilature lineari in ottone.
Le novità si innestano su una tendenza che di norma trova tipologie già diffuse in epoca neoclassica, e in taluni casi non mancano significative innovazioni: le sedie, sovente tinteggiate a colori chiari e motivi archeologici, si distinguono per il tipico schienale tappezzato o rifinito a traforo che si arrotola "en crosse" e ad "S".
Le gambe posteriori sono di gran moda se incurvate a sciabola e si diffonde la tipologia a schienale avvolgente, detto a gondola.
Per gli studi e le biblioteche si diffondono modelli di sedie caratterizzate dall'alto schienale concavo, detto "en hémicycle", con struttura di norma massiccia e con sedile rivestito in cuoio.
L'uso del secrétaires trova vasta diffusione e del tutto nuova è la tipologia della toilette, ora simile a una console sulla quale poggia uno specchio basculante entro piastrini imperniati.
Certamente la novità di maggior fantasia di questo periodo è la leggiadra psiche, costituita da un grande specchio ovaliforme o rettangolare, montato entro alti sostegni lignei e generalmente retto da gambine sciabolate.
E questa l'epoca dove conosce grande diffusione il tavolo da pranzo, ovale o rotondo, mentre la scrivania continua a mantenere la foggia dei modelli à bureau plats già nota in epoca precedente.
In questo periodo non si segnalano particolari novità tecnico-costruttive, le tecnologie rimangono quelle già in uso fin dall'inizio della metà del Settecento.
Scopri di più sul Direttorio con i nostri approfondimenti:
Il tavolino da gioco, questo sconosciuto

Epoca:

XIX Secolo - dal 1801 al 1900

XVIII Secolo - dal 1701 al 1800

Essenza principale:

Abete

Legno tenero di conifera, usato per mobili rustici o per costruire la cassa, cioè la struttura, di mobili poi lastronati in essenze più pregiate. Fu usato fin dall'antichità, il suo impiego più pregiato è, nella variante Abete Rosso, negli intarsi di mobili antichi francesi del '700. L'abete rosso, più tipico dell'Europa settentrionale, in Italia cresce soprattutto nelle Alpi Orientali ad altitudini superiori ai 1300 m. L'utilizzo più nobile di quest'essenza fu nella costruzione di violini, chitarre e violoncelli: Stradivari stesso produsse con questo legno i suoi celeberrimi violini.

Noce

Il legno di noce proviene dalla pianta il cui nome botanico è juglans regia, originaria probabilmente dell'Oriente ma molto comune in Europa. Di colore marrone chiaro o scuro, è un legno duro dalla bella venatura, molto usato nei mobili antichi. Fu l'essenza principale in Italia per tutto il Rinascimento e in seguito ebbe buona diffusione in Europa, specialmente in Inghilterra, fino all'avvento del mogano. Venne impiegato per mobili in massello e talvolta intagli e intarsi, l'unico suo grande limite è che soffre molto il tarlo. In Francia si utilizzò largamente più che altro in provincia. Nella seconda metà del '700 il suo impiego diminuì sensibilmente perché gli si preferirono il mogano e altri legni esotici.
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