Ribaltina in Stile Direttorio

Codice :  ANMOST0097265

non disponibile
Ribaltina in Stile Direttorio

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Ribaltina in Stile Direttorio

Caratteristiche

Stile:  In stile Direttorio

Epoca:  XX Secolo - dal 1901 al 2000

Origine:  Italia

Essenza principale:  Abete Noce

Descrizione

Ribaltina in stile direttorio, sorretta da piedi tronco-conici, sul fronte presenta due cassetti sormontati da un'anta apribile a ribalta e celante uno scarabattolo architettonico con vani e cassettini. Impiallacciato in noce quadripartito, gli interni sono in abete.

Condizione prodotto:
Prodotto in discrete condizioni che mostra alcuni segni di usura.

Dimensioni (cm):
Altezza: 96
Larghezza: 89,5
Profondità: 37

Informazioni aggiuntive

Stile: In stile Direttorio

Ripresa stilistica, del 900, delle forme proprie dello stile Direttorio (1790-1804)

Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000

Essenza principale:

Abete

Legno tenero di conifera, usato per mobili rustici o per costruire la cassa, cioè la struttura, di mobili poi lastronati in essenze più pregiate. Fu usato fin dall'antichità, il suo impiego più pregiato è, nella variante Abete Rosso, negli intarsi di mobili antichi francesi del '700. L'abete rosso, più tipico dell'Europa settentrionale, in Italia cresce soprattutto nelle Alpi Orientali ad altitudini superiori ai 1300 m. L'utilizzo più nobile di quest'essenza fu nella costruzione di violini, chitarre e violoncelli: Stradivari stesso produsse con questo legno i suoi celeberrimi violini.

Noce

Il legno di noce proviene dalla pianta il cui nome botanico è juglans regia, originaria probabilmente dell'Oriente ma molto comune in Europa. Di colore marrone chiaro o scuro, è un legno duro dalla bella venatura, molto usato nei mobili antichi. Fu l'essenza principale in Italia per tutto il Rinascimento e in seguito ebbe buona diffusione in Europa, specialmente in Inghilterra, fino all'avvento del mogano. Venne impiegato per mobili in massello e talvolta intagli e intarsi, l'unico suo grande limite è che soffre molto il tarlo. In Francia si utilizzò largamente più che altro in provincia. Nella seconda metà del '700 il suo impiego diminuì sensibilmente perché gli si preferirono il mogano e altri legni esotici.
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