Credenza Neorinascimento

Codice :  ANMOCR0102342

non disponibile
Credenza Neorinascimento

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Credenza Neorinascimento

Caratteristiche

Stile:  Neorinascimento (1820-1890)

Epoca:  XIX Secolo - dal 1801 al 1900

Origine:  Italia

Essenza principale:  Abete Noce

Descrizione

Credenza neorinascimento sorretta da piedi leonini, sul fronte presenta due ante sormontate da altrettanti cassetti. In noce, è intagliata con motivi di gusto rinascimentale, quali la base baccellata, i rosoni sulle antine, i telamoni e la cariatide sui montanti e i mascheroni grotteschi posti sottopiano; interni in abete.

Condizione prodotto:
Prodotto in discrete condizioni che mostra alcuni segni di usura.

Dimensioni (cm):
Altezza: 102
Larghezza: 156
Profondità: 56

Informazioni aggiuntive

Stile: Neorinascimento (1820-1890)

Ripresa e rivalutazione ottocentesca di forme e stilemi tipiche del Rinascimento.
Scopri di più con gli approfondimenti del nostro blog:
Classic Monday: una credenza neorinascimentale in dialogo con il passato
Il dizionario dell'antiquariato - Savonarola

Epoca: XIX Secolo - dal 1801 al 1900

Essenza principale:

Abete

Legno tenero di conifera, usato per mobili rustici o per costruire la cassa, cioè la struttura, di mobili poi lastronati in essenze più pregiate. Fu usato fin dall'antichità, il suo impiego più pregiato è, nella variante Abete Rosso, negli intarsi di mobili antichi francesi del '700. L'abete rosso, più tipico dell'Europa settentrionale, in Italia cresce soprattutto nelle Alpi Orientali ad altitudini superiori ai 1300 m. L'utilizzo più nobile di quest'essenza fu nella costruzione di violini, chitarre e violoncelli: Stradivari stesso produsse con questo legno i suoi celeberrimi violini.

Noce

Il legno di noce proviene dalla pianta il cui nome botanico è juglans regia, originaria probabilmente dell'Oriente ma molto comune in Europa. Di colore marrone chiaro o scuro, è un legno duro dalla bella venatura, molto usato nei mobili antichi. Fu l'essenza principale in Italia per tutto il Rinascimento e in seguito ebbe buona diffusione in Europa, specialmente in Inghilterra, fino all'avvento del mogano. Venne impiegato per mobili in massello e talvolta intagli e intarsi, l'unico suo grande limite è che soffre molto il tarlo. In Francia si utilizzò largamente più che altro in provincia. Nella seconda metà del '700 il suo impiego diminuì sensibilmente perché gli si preferirono il mogano e altri legni esotici.
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