Giovan Battista Brustolon - Il Giovedì Grasso a Venezia 1770 ca
Caratteristiche
Il Giovedì Grasso a Venezia 1770 ca
Artista: Giovan Battista Brustolon (1712-1796)
Titolo opera: "Feste nel giovedì grasso, nei tempi della Repubblica di Venezia"
Epoca: XVIII Secolo - dal 1701 al 1800
Soggetto: Scena con Figure
Tecnica artistica: Stampa
Specifica tecnica: Acquaforte (Incisione in Cavo)
Descrizione : "Feste nel giovedì grasso, nei tempi della Repubblica di Venezia"
Acquaforte. Tratta da un disegno di Antonio Canaletto, come da dicitura in basso a sinistra, la stampa propone un momento del carnevale veneziano, come ben spiega il titolo in basso. Il Canaletto fu uno dei primi artisti a rendersi conto del valore promozionale delle riproduzione incisoria delle sue opere; nel 1766 egli ricevette da Lodovico Furlanetto, importante mercante di stampe, l'incarico di eseguire una serie di dodici disegni delle feste che si svolgevano a Venezia alla presenza del doge, con lo scopo di farli incidere all'acquaforte e al bulino da uno dei più affermati professionisti del tempo, il bellunese Giambattista Brustolon (1712-1796). I disegni di Canaletto di squisita qualità, descrivono con minuziosa attenzione ogni particolare: dagli edifici agli arredi, dalle imbarcazioni agli abiti, agli scenografici contesti; Brustolon trasferisce su rame con straordinaria perizia e fedeltà le magnifiche invenzioni e le perfette prospettive del maestro veneziano: la serie ottiene un notevolissimo successo come dimostrano non solo le molte ristampe, ma anche i numerosi dipinti, opera di diversi autori, da essa direttamente derivati. La ristampa qui proposta presenta alcune lievi gore di umidità. In cornice in stile.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 56
Larghezza: 69
Profondità: 1
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 49
Larghezza: 63
Informazioni aggiuntive
Artista: Giovan Battista Brustolon (1712-1796)
Epoca: XVIII Secolo - dal 1701 al 1800
Nel secolo dell'Illuminismo, ovvero dell'esaltazione della ragione e della scienza come unici strumenti che possono liberare l'uomo dall'ignoranza e dal giogo della Chiesa e della nobiltà, l'arte passa dall'intento del Barocco di raccontare le verità religiose o di imitare la natura, con forti contrasti chiaroscurali ed eccessi artificiosi, alle forme più leggere e vaporose (talora anche frivole e leziose) del cosiddetto Barocchetto o Rococò, per sfociare nel Neoclassicismo che, guardando all'arte antica dei Greci e dei Romani, vuole riproporre la scoperta del bello, nella ricerca dell'armonia, delle proporzioni, degli equilibri.Scopri di più sul XVIII secolo con i nostri approfondimenti:
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