Ferdinand Kobell - Etudes d'Après Nature

Acquarello su carta. Firmato in basso a destra "Marquis de Salis". La simpatica scena raffigurata è ambientata all'interno di una scuola di religiose, come indica l'abecedario per terra in basso; i personaggi sono ripresi nel momento della preghiera: sono tutti inginocchiati, la superiora davanti all'altarino con il Crocifisso guida la preghiera, mentre tutti i ragazzini la seguono, più o meno composti e attenti, sorvegliati da un'altra religiosa. L'opera è presentata in cornice in stile.

Carboncino su carta. Firma non identificata con data a destra del volto. Al retro è citato il nome della giovane donna ritratta, Teresina Rota di Valsecca, con ulteriore data. L'opera è presentata in conce coeva.

Incisione XIX secolo

Incisione. Si tratta di stampa dal celebre dipinto di Murillo, intitolato La Santa Famiglia o anche la Vergine di Siviglia, conservato attualmente al Museo del Louvre di Parigi. L'incisione è stata incisa da Carlo Cattaneo a Torino. Presenta diverse macchie di umidità. E ' presentata in cornice di inizio '900.

Matita su carta. Efficace ritratto di signora, con bella resa dei chiaroscuri ottenuti a matita. E' presentato in cornice dorata coeva.

Veduta della Badia Fiorentina

Acquaforte acquarellata. In basso a sinistra la dicitura "Ios. Zocchi del.", a destra "Vincen. Franceschini Firenze". Si tratta di veduta tratta da "Scelta di XXIV Vedute delle principali contrade, piazze, chiese, e palazzi della Città di Firenze" , raccolta in 24 fogli incisi su disegni di Giuseppe Zocchi per conto del Marchese Andrea Gerini e pubblicata a Firenze in tre edizioni fra il 1744 ed il 1757. Quella eseguita da Vincenzo Franceschini corrisponde alla seconda edizione, pubblicata nel 1754. Tutta la produzione dello Zocchi, che ebbe un successo internazionale di grande rilievo, rappresenta un documento prezioso di immagini di architetture, giardini e campagne dell' Italia del secolo dei lumi, grazie all'accuratezza e precisione delle riproduzioni. La stampa è presentata in cornice.

Capriccio con Figure 1780

Acquaforte. In basso a destra il nome dell'incisore e la data di realizzazione. Come da dicitura in basso a sinistra, è ispirata ad opera di Francesco Guardi, il "Capriccio con portico e pulcinelli" conservato all'Accademia Carrara di Bergamo: l'incisore, fedele al dipinto nell'impianto architettonico, ha modificato invece completamente le figure, sostituendo i pulcinella con gente della strada. Ben conservata, la stampa è presentata in cornice.

Ricamo su tessuto. Il frammento di scena più grande, rappresenta la nascita di Giovanni Battista, con il padre Zaccaria seduto nell'angolo che scrive il nome da attribuire al figlio, mentre la madre Elisabetta vigila dal letto puerperale le cure date al bambino dalle sue serve. Il tessuto presenta buchi e lacerazioni. In cornice in stile.

Olio su cartone, applicato su tavola. Firmato in basso a destra Previati. La giovane donna ritratta è presentata di spalle, con il capo ruotato lateralmente, a fissare lontano; indossa un abito di gusto più antico, che lascia scoperte le spalle, e in capo una corona di roselline intrecciate a nastri, che spiccano cromaticamente richiamando i colori bianco e rosa dell'incarnato della giovane. Il dipinto è presentato in cornice di inizio '900, riadattata.

Olio su tela. Firmato Anibal e datato 1849 in basso a sinistra. La scena propone lo scorcio di un paesaggio fluviale, con il corso d'acqua ampio e tranquillo che scorre in mezzo ad una verde campagna e in prossimità di un piccolo borgo, e animato da numerose figure di pescatori e lavandaie intenti alle quotidiane occupazioni. Il dipinto presenta lieve strappo a sinistra e segno di precedente riparazione a destra. E' presentato in cornice coeva ridorata.

Acquarello su carta. Firmato Borrani e datato 1881 in basso a sinistra. Minuzioso e dettagliato scorcio di un interno di chiesa gotica, in particolare del pulpito decorato con pannelli scolpiti a bassorilievo con scene della Passione; sullo sfondo, le luminose e colorate vetrate a mosaico. Nonostante la firma, non è attribuibile al pittore toscano Odoardo Borrani, valente macchiaiolo. Il dipinto è presentato in cornice in stile.

Olio su tela. Un ampio paesaggio di campagna collinare, con il rivo che scorre a sinistra, vede alcune piccole figure popolari sul sentiero a destra, viandanti in conversazione. Il dipinto è stato sottoposto a pulizia del colore. E' presentato in cornice coeva.

Tendaggio originale in seta applicato su telaio ligneo. Il grande dipinto aveva funzione di elemento decorativo pittorico; all' interno di una cornice dorata dipinta con volute e riccioli, su un sfondo verde, è dipinta una composizione di fiori e foglie, che partono dal vaso al centro in basso in continuità con i decori della cornice. La tela presenta un piccolo strappo in basso a sinistra.