Tavolino Emiliano Intarsiato

Codice: ANTATV0116019

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Tavolino Emiliano Intarsiato

Caratteristiche

Epoca:  XIX Secolo - dal 1801 al 1900

Origine:  Emilia Romagna, Italia

Essenza principale:  Acero Noce

Descrizione

Tavolino emiliano sorretto da balaustro centrale poggiante su gambe mosse e terminanti con piedini a ricciolo; piano dodecagonale con cassetto nella fascia sottostante. In noce, è ornato con filettature e intarsi in acero, al centro dei piani una rosa dei venti; il balaustro è fissato al piano tramite un sistema a vite.

Condizione prodotto:
Prodotto che a causa dell'età e dell'usura richiede interventi di restauro e ripresa della lucidatura.

Dimensioni (cm):
Altezza: 73
Profondità: 60,5

Informazioni aggiuntive

Epoca: XIX Secolo - dal 1801 al 1900

Essenza principale:

Acero

Legno duro, chiaro, usato per intarsi. Cresce soprattutto in Austria, però è diffuso in tutto l'emisfero boreale, dal Giappone all'America del Nord, passando per Cina ed Europa. È uno dei legni più chiari in assoluto, tendente al bianco, è simile al legno di tiglio o betulla. La radica è impiegata nella produzione di secretaires antichi.

Noce

Il legno di noce proviene dalla pianta il cui nome botanico è juglans regia, originaria probabilmente dell'Oriente ma molto comune in Europa. Di colore marrone chiaro o scuro, è un legno duro dalla bella venatura, molto usato nei mobili antichi. Fu l'essenza principale in Italia per tutto il Rinascimento e in seguito ebbe buona diffusione in Europa, specialmente in Inghilterra, fino all'avvento del mogano. Venne impiegato per mobili in massello e talvolta intagli e intarsi, l'unico suo grande limite è che soffre molto il tarlo. In Francia si utilizzò largamente più che altro in provincia. Nella seconda metà del '700 il suo impiego diminuì sensibilmente perché gli si preferirono il mogano e altri legni esotici.
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