Salvatore Mazza

Mandria in Riposo

Codice: ARAROT0124286

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Salvatore Mazza - Mandria in Riposo

Caratteristiche

Mandria in Riposo

Artista:  Salvatore Mazza (1818-1886)

Titolo opera:  Mandria in riposo

Epoca:  XIX Secolo - dal 1801 al 1900

Soggetto:  Scene di Genere

Tecnica artistica:  Pittura

Specifica tecnica:  Olio su Tela

Descrizione : Mandria in riposo

Olio su tela. Firmato in basso a sinistra. Nato a Milano nel 1819, Salvatore Mazza si laureò in giurisprudenza per volontà del padre ma, cominciando a frequentare circoli studenteschi e patriottici, conobbe numerosi artisti impegnati sul fronte antiaustriaco, che lo introdussero alla pittura e lo spinsero ad abbandonare gli studi di diritto. Nel 1842 espose per la prima volta a Brera, presentando cinque dipinti di genere; sulla scia di Domenico Induno, il Mazza propose inizialmente una pittura a soggetto realista e moderno, soprattutto soggetti di storia contemporanea e scene di ambientazione popolare. Negli stessi anni egli partecipò attivamente ai moti antiasburgici, culminati nelle Cinque giornate di Milano, di cui raccontò nel racconto autobiografico, da lui stesso illustrato. Dopo al parentesi rivoluzionaria, scrisse e illustrò un romanzo storico (Il memoriale di fra' Luca d'Avellino. Fantasie artistiche e letterarie,1850), contribuendo al dibattito contemporaneo sulla convenienza di corredare i testi letterari di un apparato figurativo. Tale romanzo venne stroncato per la parte letteraria dalla critica, ma riscosse l'approvazione della critica e del pubblico per le circa 800 illustrazioni che lo corredavano. Riprese intanto anche la produzione pittorica, volta ancora verso soggetti storici e letterari, ma nel 1856 il Mazza vinse il premio Mylius con il dipinto "Una mandria in riposo" (conservato inizialmente alla Pinacoteca di Brera di Milano ma oggi irreperibile), riconoscimento che lo portò a decidere di limitare la produzione pittorica di scene di genere in favore di paesaggi e pitture di animali di medie e piccole dimensioni, oggetto di un interesse crescente da parte della borghesia imprenditoriale ambrosiana. Per tutto il periodo della sua maturità artistica il Mazza affiancò alla pittura anche un'intensa attività di disegnatore e vignettista per giornali satirici e partecipò attivamente alla vita artistica milanese, come accademico dell'Accademia di Brera e come critico d'arte. Salvatore Mazza morì nel 1886 a Milano. L' opera qui presentata rientra nella produzione pastorale del Mazza e propone lo stesso soggetto con cui egli vinse il premio di Brera. La scena è ambientata in un impervio paesaggio montano, sotto cime innevate di conformazione decisamente alpina. La parte centrale è occupata da un gruppo di uomini e animali (mucche e capre) che, nella pausa di riposo nel cammino, si stringono gli uni agli altri a cercare calore; accosciato, il pastore sta accendendo il fuoco del bivacco, affiancato da un bambino grandetto. Al centro, sul cavallo, una suggestiva maternità di sapore quasi sacro: una donna stringe fra le braccia un neonato, rivestita di abiti che, per la scelta dei colori - il rosso e il blu - richiamano piuttosto esplicitamente la tradizionale raffigurazione della Madonna, e spiccano cromaticamente in tutto il resto della scena, dominata dai toni terreni dei marroni e dalle sfumature del grigio che vira poi nel bianco sporco delle nevi e delle nubi. Si intuisce quindi un richiamo religioso in una scena di genere molto rurale e laica. Il dipinto, proveniente da collezione privata milanese, è stato restaurato e ritelato. E' presentato in cornice dorata di fine '800.

Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.

Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 117
Larghezza: 147
Profondità: 10

Dimensioni opera (cm):
Altezza: 82
Larghezza: 112

Informazioni aggiuntive

Artista: Salvatore Mazza (1818-1886)

Epoca: XIX Secolo - dal 1801 al 1900

Le rivoluzioni in Europa tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, accelerando cambiamenti sociali, politici ed economici, favoriscono la nascita di un nuovo movimento artistico, il Romanticismo, che pone al vertice dei valori umani il sentimento e l'amor di patria e che, distaccandosi dalle forme del Neoclassicismo, propone uno stile che mostra le emozioni profonde dell'uomo, suscitate dalla vita reale. In particolare nella pittura si impongono i soggetti storici, le scene di vita popolare e di lotta patriottica, il paesaggio come espressione dell'amore per la natura e i soggetti orientalisti. Per esprimere emozioni e sentimenti, si cominciano ad utilizzare colori vivi, si sfumano i contorni, aumentano i contrasti di luci, per arrivare poi progressivamente ad una pittura, con i Macchiaioli prima econ gli Impressionisti poi, “en plein air”, pura esaltazione delle emozioni, degli effetti cromatici, delle impressioni soggettive.
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Soggetto: Scene di Genere

Tecnica artistica: Pittura

La pittura è l'arte che consiste nell'applicare dei pigmenti a un supporto come la carta, la tela, la seta, la ceramica, il legno, il vetro o un muro. Essendo i pigmenti essenzialmente solidi, è necessario utilizzare un legante, che li porti a uno stadio liquido, più fluido o più denso, e un collante, che permetta l'adesione duratura al supporto. Chi dipinge è detto pittore o pittrice. Il risultato è un'immagine che, a seconda delle intenzioni dell'autore, esprime la sua percezione del mondo o una libera associazione di forme o un qualsiasi altro significato, a seconda della sua creatività, del suo gusto estetico e di quello della società di cui fa parte.

Specifica tecnica: Olio su Tela

La pittura a olio è una tecnica pittorica che utilizza pigmenti in polvere mescolati con basi inerti e oli.

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