Scena Bacchica
Caratteristiche
Titolo opera: Scena bacchica
Scuola Artistica: Scuola Nord Europa
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Soggetto: Paesaggio con Figure
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : Scena bacchica
Olio su tela. Scuola Nord-europea. Il dipinto dai toni pacati, propone allo spettatore, impersonato dalla figura dell'uomo in basso a destra che osserva arrampicato sul ramo di un albero, una scena di intrattenimenti orgiastici tra uomini e donne in un paesaggio che evoca l'Eden con animali liberi e in pace (il pavone, i conigli..). Tra gli altri, sulla sinistra un bambino sta giocando con delle bolle di sapone: è evidente l'intento di contrapporre la fugacità della vita ai piaceri dei sensi; in alto, sulle nubi, osserva la scena una divinità, Chronos, il dio del tempo, che con la sua falce sottolinea la mortalità umana. Un 'etichetta sulla cornice attribuisce l'opera al fiammingo Philippe- Augustin Immenraet (1627-1679), per la vicinanza del soggetto paesaggistico al suo stile. L'opera, restaurata e ritelata, presenta una caduta di colore centrale. E' presentata in cornice in stile.
Condizione prodotto:
Prodotto in discrete condizioni che mostra alcuni segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 128
Larghezza: 147
Profondità: 6
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 110
Larghezza: 130
Informazioni aggiuntive
Scuola Artistica: Scuola Nord Europa
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Nel XVII secolo l'arte è fortemente condizionata dal problema religioso: la Chiesa è ancora uno dei massimi committenti delle opere d'arte e le usa per affascinare e suggestionare i fedeli, esaltando la salvezza, raggiungibile solo con la fedeltà alla Chiesa. L'arte del XVII secolo è quindi uno strumento di educazione, prodotta per essere goduta e capita da molti. Così, alle scene che affrontano la rappresentazione di una realtà immaginaria, si accompagna l'analisi dei dettagli e la grande nitidezza dell'ambiente, in modo da proporre come reale ogni finzione e con l'intento di coinvolgere emotivamente l'osservatore, facendogli vivere in modo soggettivo una realtà infinita e grandiosa, riflette anche il desiderio dell'artista di esprimersi con libertà: egli infatti non si piega a schemi precostituiti, non usa forme rigide, contenute, organizzate in rigorose simmetrie compositive, ma forme libere, aperte e articolate. L'arte del 1600 è quindi una rappresentazione, il cui scopo è quello di impressionare, commuovere, persuadere; essa è il prodotto dell'immaginazione e il suo fine è di persuadere che qualcosa di non reale può diventare reale. Questo fenomeno artistico così complesso, viene definito tradizionalmente Barocco, e la sua nascita si colloca a Roma tra il terzo e il quarto decennio del XVII secolo, ove è rappresentato in modo eminente dall'opera di Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona, anche se lo snodo fondamentale è costituito dall'opera di Caravaggio. Il movimento si propaga poi in tutta l'Italia e l'Europa (ricordiamo in particolare Rembrandt, Rubens, Velazquez), nel mondo delle arti, della letteratura, della musica, e in numerosi altri ambiti, fino alla metà del XVIII secolo.Scopri di più sul XVII secolo con i nostri approfondimenti:
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