Angelo Del Bon - Alberi sulla Riva del Lago
Caratteristiche
Alberi sulla Riva del Lago
Artista: Angelo del Bon (1898-1952)
Titolo opera: Alberi sulla riva del lago
Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
Soggetto: Paesaggio
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : Alberi sulla riva del lago
Olio su tela. firmato in basso a destra. Sul retro sono presenti: timbro della Galleria Annunziata di Milano ed etichetta di partecipazione a mostra presso la stessa, ulteriore cartiglio di mostra del 1951 presso la Galleria d'Arte il Grattacielo di Legnano, altri due timbri di ulteriori gallerie d'arte. Il dipinto è corredato di autentica su foto con timbro del Catalogo generale delle opere di A.Del bon e numero di catalogazione. Nato a Milano e formatosi all'Accademia di Brera, come allievo di di Alciati, Angelo Del Bon esordì a Monza nel 1924 alla mostra del ritratto femminile. Nel 1926 partecipò alla seconda mostra del Novecento italiano, ma si discostò subito da tale movimento e dalla sua pesantezza e staticità, ricercando piuttosto una maggiore lievità di tinte e spostando l'interesse dalla forma al colore, per arrivare ad un definizione essenzialmente cromatica del quadro, sulle suggestioni anche del postimpressionismo. Dal 1930, anno in cui fu nuovamente presente alla Biennale di Venezia, iniziò il dialogo con la natura e la descrizione nitida del paesaggio lombardo, puntando a una definizione più chiara e luminosa dello spazio circostante. A partire dal 1932, giunse a un azzeramento totale dei valori di superficie, introducendo ampi squarci di bianco e definendo una sua tecnica peculiare, che prevedeva l'applicazione sulla tela di un consistente strato di bianco di zinco, procedendo successivamente con impasti di colore puro e raschiature per lasciar emergere la preparazione dal fondo. Il Del Bon ottenne opere di una chiarezza e luminosità assolute, accentuate dall'uso di tinte pastello, che dal 1933 in poi caratterizzarono i suoi quadri. Dipinse prevalentemente paesaggi lombardi; dal 1941 iniziò la serie delle nature morte e dei fiori. Nel 1940 costituì con l'amico Grossetti la galleria Annunciata, alla quale il Del Bon diede in esclusiva tutta la sua produzione. L'opera è presentata in cornice in stile.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 62
Larghezza: 69,5
Profondità: 6
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 38
Larghezza: 46
Informazioni aggiuntive
Artista: Angelo del Bon (1898-1952)
Angelo Del Bon (Milano, 12 aprile 1898 - Desio, 10 giugno 1952) è stato un pittore italiano. Figlio di Giovanni e Idalide Abbrighi frequentò giovanissimo l'Accademia di Brera seguendo gli insegnamenti di Antonio Ambrogio Alciati e diplomandosi nel 1922. Nel 1923 iniziò la sua carriera artistica condividendo lo studio di Piazzale Asso con Umberto Lilloni. Nel 1929 si trasferì nello studio degli artisti di Via Solferino e diede vita con gli amici Umberto Lilloni, Francesco De Rocchi, Adriano Spilimbergo, Cristoforo De Amicis e la presenza del critico Edoardo Persico ad nuova esperienza pittorica definita "Chiarismo". Nel 1928 gli venne conferito a Milano il "Premio Fondazione Fumagalli" e nello stesso anno partecipò alla XVI Biennale di Venezia ed alle successive sette edizioni. Nel 1934 ottenne sempre a Milano il "Premio Principe Umberto". Nel 1935 venne nominato insegnante di ruolo nella cattedra di "Figura" presso il liceo artistico di Brera e nel 1941 fu insegnante di "Figura" presso l'Accademia di Brera. Nel 1937 gli fu attribuito il "Premio Lecco" alla Quadriennale di Lecco. Nel 1944 si sposò con Jolanda Villa. Fra il 1933 e il 1942 frequentò Castiglione delle Stiviere, ospite dei pittori Oreste Marini ed Ezio Mutti. Fu ospite a Castel Goffredo per diversi soggiorni artistici di Maddalena Nodari, che lo considerava suo maestro. Le permanenze nella zona offrirono nuovi spunti ai suoi paesaggi chiaristi: le colline e il Lago di Garda, con Sirmione e Bardolino. Alla fine di questo periodo si applicò alla figura, al ritratto e alla natura morta. Nel 1941 ottenne il "Premio Bergamo" alla IV Mostra Bergamo e nel 1942 l'ambito "Premio Ministero" del Ministero Educazione Nazionale a Roma. Nel 1950 venne colto da paresi e all'Accademia di Brera fu sostituito da Cristoforo De Amicis. Morì a Desio il 10 giugno 1952 dopo aver ricevuto il "Premio Desio" dieci giorni prima. Nel 1954 la Biennale di Venezia gli rese omaggio dedicandogli una sala, allestita dal pittore Domenico Cantatore.Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
IL XX secolo è caratterizzato dal prevalere della borghesia sulla classe operaia e dalla scoperta che la vita continua ad essere una lotta per la sopravvivenza e per migliorarne la qualità. Il progresso tecnologico, anziché favorire tale sviluppo, diventa strumento di meccanizzazione e di inaridimento dell'uomo, che ha bisogno di cercare un “supplemento d'anima” e nuove forme per esprimerlo. Nascono pertanto tutta una serie di correnti artistiche che realizzano opere esprimendo l'interiorità dell'uomo, che evocano dall'intimo la realtà piuttosto che rappresentarla, e la raffigurano utilizzando, in libertà, le forme e i colori. Si hanno perciò, il Decadentismo con l'Art Nouveau, il Fauvismo di Matisse e Braque, il Cubismo di Picasso, poi ancora l'Espressionismo con Munch, l'Astrattismo di Kandinskij e la pittura Metafisica di Carrà e De Chirico. Numerose sono le correnti e i gruppi di artisti e intellettuali che utilizzano l'Arte come un Manifesto del loro pensiero, spesso anche con una connotazione politica.Scopri di più sul XX secolo con i nostri approfondimenti:
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