Cristo e l'Adultera

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Cristo e l'Adultera

Caratteristiche

Titolo opera:  Cristo e l'adultera

Scuola Artistica:  Scuola Veneta

Epoca:  XVIII Secolo - dal 1701 al 1800 , XVII Secolo - dal 1601 al 1700

Soggetto:  Soggetto Sacro

Origine:  Italia

Tecnica artistica:  Pittura

Specifica tecnica:  Olio su Tela

Descrizione : Cristo e l'adultera

Olio su tela. Scuola veneta del XVII-XVIII secolo. Al retro è presente etichetta della Galleria d'Arte Di Rosa, che attribuisce l'opera a "Scuola veneta del 1600". La grande scena, ricca di figure e molto movimentata nell'intreccio e sovrapposizione deic orpi, , racconta l'episodio del Vangelo di Giovanni in cui una donna colta in adulterio è portata dinanzi a Gesù da scribi e Farisei per conoscere il suo parere circa la sua condanna a lapidazione. Gesù, mentre scrive per terra con un dito, sollecita alla misericordia i suoi interlocutori con la frase "Chi è senza peccato, scagli la prima pietra", salvando in tal modo la donna dalla condanna a morte e lasciandola libera di andare, con l'esortazione a non peccare più. Il soggetto è stato ampiamente riproposto nell'arte, con sguardi diversi sui personaggi. In questo dipinto in posizione centrale è la donna, ma le tutti i personaggi altri che le stanno intorno, fanno convergere lo sguardo verso il basso, verso la mano con cui Gesù, accovacciato, sta scrivendo per terra; sia il volto che il braccio destro della donna sono praticamente paralleli a quelli del Cristo, come se seguissero e si uniformassero alla direzione che Gesù le indica. Nelle altre numerose figure domina la curiosità, l'intento di capire, l'interrogativo che Gesù suscita con la sua domanda, rappresentato in molteplici varianti espressive sia dei visi che dei corpi; curioso il particolare delle lenti - gli occhiali del sacerdote di cui sbuca la testa dietro la donna e la lente d' ingrandimento della figura accovacciata a sinistra in secondo piano - che ben due figure utilizzano per "vedere meglio" ciò che succede. Le modalità pittorica ed interpretativa del dipinto richiamano la produzione veneta vicina a Girolamo Brusaferro (1677 – 1745), l'artista veneziano la cui pittura rappresenta la via mediana tra la grande tradizione della pittura tardo barocca affine a Luca Giordano e l'innovativa sensibilità coloristica tipica della grazia settecentesca. Restaurato e rintelato, il dipinto è presentato in cornice coeva, in legno intagliato, stuccato e laccato.

Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.

Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 129
Larghezza: 103
Profondità: 7

Dimensioni opera (cm):
Altezza: 114
Larghezza: 87

Informazioni aggiuntive

Scuola Artistica: Scuola Veneta

Epoca:

XVIII Secolo - dal 1701 al 1800

Nel secolo dell'Illuminismo, ovvero dell'esaltazione della ragione e della scienza come unici strumenti che possono liberare l'uomo dall'ignoranza e dal giogo della Chiesa e della nobiltà, l'arte passa dall'intento del Barocco di raccontare le verità religiose o di imitare la natura, con forti contrasti chiaroscurali ed eccessi artificiosi, alle forme più leggere e vaporose (talora anche frivole e leziose) del cosiddetto Barocchetto o Rococò, per sfociare nel Neoclassicismo che, guardando all'arte antica dei Greci e dei Romani, vuole riproporre la scoperta del bello, nella ricerca dell'armonia, delle proporzioni, degli equilibri.
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XVII Secolo - dal 1601 al 1700

Nel XVII secolo l'arte è fortemente condizionata dal problema religioso: la Chiesa è ancora uno dei massimi committenti delle opere d'arte e le usa per affascinare e suggestionare i fedeli, esaltando la salvezza, raggiungibile solo con la fedeltà alla Chiesa. L'arte del XVII secolo è quindi uno strumento di educazione, prodotta per essere goduta e capita da molti. Così, alle scene che affrontano la rappresentazione di una realtà immaginaria, si accompagna l'analisi dei dettagli e la grande nitidezza dell'ambiente, in modo da proporre come reale ogni finzione e con l'intento di coinvolgere emotivamente l'osservatore, facendogli vivere in modo soggettivo una realtà infinita e grandiosa, riflette anche il desiderio dell'artista di esprimersi con libertà: egli infatti non si piega a schemi precostituiti, non usa forme rigide, contenute, organizzate in rigorose simmetrie compositive, ma forme libere, aperte e articolate. L'arte del 1600 è quindi una rappresentazione, il cui scopo è quello di impressionare, commuovere, persuadere; essa è il prodotto dell'immaginazione e il suo fine è di persuadere che qualcosa di non reale può diventare reale. Questo fenomeno artistico così complesso, viene definito tradizionalmente Barocco, e la sua nascita si colloca a Roma tra il terzo e il quarto decennio del XVII secolo, ove è rappresentato in modo eminente dall'opera di Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona, anche se lo snodo fondamentale è costituito dall'opera di Caravaggio. Il movimento si propaga poi in tutta l'Italia e l'Europa (ricordiamo in particolare Rembrandt, Rubens, Velazquez), nel mondo delle arti, della letteratura, della musica, e in numerosi altri ambiti, fino alla metà del XVIII secolo.
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Soggetto: Soggetto Sacro

Tecnica artistica: Pittura

La pittura è l'arte che consiste nell'applicare dei pigmenti a un supporto come la carta, la tela, la seta, la ceramica, il legno, il vetro o un muro. Essendo i pigmenti essenzialmente solidi, è necessario utilizzare un legante, che li porti a uno stadio liquido, più fluido o più denso, e un collante, che permetta l'adesione duratura al supporto. Chi dipinge è detto pittore o pittrice. Il risultato è un'immagine che, a seconda delle intenzioni dell'autore, esprime la sua percezione del mondo o una libera associazione di forme o un qualsiasi altro significato, a seconda della sua creatività, del suo gusto estetico e di quello della società di cui fa parte.

Specifica tecnica: Olio su Tela

La pittura a olio è una tecnica pittorica che utilizza pigmenti in polvere mescolati con basi inerti e oli.

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