Adriano Gajoni - Natura morta con Vaso e Violino
Caratteristiche
Natura morta con Vaso e Violino
Artista: Adriano Gajoni (1913-1965)
Titolo opera: Natura morta con vaso e violino
Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
Soggetto: Natura Morta
Origine: Italia
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Faesite
Descrizione : Natura morta con vaso e violino
Olio su faesite. Firmato in alto a destra. Nato a Milano nel 1913, e formatosi all'Accademia di Brera (di cui in seguito diverrà insegnante), Adriano Gajoni si appassionò allo studio dei pittori seicentisti lombardi e alla pittura olandese e fiamminga del XVII secolo, dal cui minuzioso realismo si lasciò ispirare. Di stretta osservanza figurativa, Il Gajoni predilesse i paesaggi, i ritratti e soprattutto le nature morte, che espresse in composizioni fiabesche e allegoriche. Praticò soprattutto la pittura a olio su legno e faesite. In questa natura morta, un vaso di fiori in ceramica dipinta con figure settecentesche è composto su un piano insieme ad un violino, libri e una lettera; di sfondo un pesante tendaggio. Nonostante i soggetti e la composizione siano di gusto antico, i colori decisamente sono vivaci e moderni. L'opera è presentata in cornice in stile.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 86
Larghezza: 67
Profondità: 6
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 70
Larghezza: 50
Informazioni aggiuntive
Artista: Adriano Gajoni (1913-1965)
Nato a Milano nel 1913, e formatosi all'Accademia di Brera (di cui in seguito diverrà insegnante), Adriano Gajoni si appassionò allo studio dei pittori seicentisti lombardi e alla pittura olandese e fiamminga del XVII secolo, dal cui minuzioso realismo si lasciò ispirare. Di stretta osservanza figurativa, Il Gajoni predilesse i paesaggi, i ritratti e soprattutto le nature morte, che espresse in composizioni fiabesche e allegoriche. Praticò soprattutto la pittura a olio su legno e faesite.Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
IL XX secolo è caratterizzato dal prevalere della borghesia sulla classe operaia e dalla scoperta che la vita continua ad essere una lotta per la sopravvivenza e per migliorarne la qualità. Il progresso tecnologico, anziché favorire tale sviluppo, diventa strumento di meccanizzazione e di inaridimento dell'uomo, che ha bisogno di cercare un “supplemento d'anima” e nuove forme per esprimerlo. Nascono pertanto tutta una serie di correnti artistiche che realizzano opere esprimendo l'interiorità dell'uomo, che evocano dall'intimo la realtà piuttosto che rappresentarla, e la raffigurano utilizzando, in libertà, le forme e i colori. Si hanno perciò, il Decadentismo con l'Art Nouveau, il Fauvismo di Matisse e Braque, il Cubismo di Picasso, poi ancora l'Espressionismo con Munch, l'Astrattismo di Kandinskij e la pittura Metafisica di Carrà e De Chirico. Numerose sono le correnti e i gruppi di artisti e intellettuali che utilizzano l'Arte come un Manifesto del loro pensiero, spesso anche con una connotazione politica.Scopri di più sul XX secolo con i nostri approfondimenti:
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