Pasquale Ottino - L'incontro del Centurione Cornelio con l'Apostolo Pietro
Caratteristiche
L'incontro del Centurione Cornelio con l'Apostolo Pietro
Artista: Pasquale Ottino detto il Pasqualotto (1578-1630)
Titolo opera: L'incontro del centurione Cornelio con l'apostolo Pietro
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700 , XVI Secolo - dal 1501 al 1600
Soggetto: Soggetto Sacro
Tecnica artistica: Disegno
Specifica tecnica: Tecnica Mista
Descrizione : L'incontro del centurione Cornelio con l'apostolo Pietro
Tecnica mista su carta (carboncino, penna , inchiostro bruno, acquarello e biacca). Firmato Pasqual Otin in basso a sinistra; proveniente da collezione privata, sono presenti i marchi di due collezioni precedenti, Dalla Bella e Frigerio. L'opera è inoltre accompagnata da studio critico del dott. Francesco Vincenti e da certificato di autenticità della Collezione Orler. Si tratta di un emozionante disegno di Pasquale Ottino detto il Pasqualotto, pittore veronese (il cognome Otin corrisponde alla dicitura veneta) che, dopo un periodo di formazione a Roma, intraprese a Verona una carriera pittorica improntata "al luminismo caravaggesco declinato alla veneta con l'uso di un robusto colorismo". Anche in questo disegno si percepisce già la tendenza controriformista, per il significato di insegnamento immediato, legato all'espressività drammatica dei personaggi. L'episodio raccontato, attinto dagli Atti degli Apostoli, vede un centurione romano che implora benedizione da Pietro, all'interno di una stanza che attinge luce dalla finestra ed è riempita da altri personaggi del quotidiano, l'attendente a destra e il servitore che porta pane e vino sul vassoio a sinistra. Centrale è l' intenso sguardo che intercorre tra i due protagonisti, accompagnato dall'accenno di sorriso delle loro labbra, ad esprimere la gioia dell'incontro della Salvezza. L'opera è in cornice in stile.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 26
Larghezza: 33
Profondità: 1,5
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 16,5
Larghezza: 24
Informazioni aggiuntive
Artista: Pasquale Ottino detto il Pasqualotto (1578-1630)
Nato a Verona, ove compì la sua prima formazione artistica, il Pasqualotto si trasferì successivamente a Rimini prima e poi a Roma, ove si avvicinò alle nuove tendenze pittoriche del secolo. Tornato a Verona verso il 1610 si impose velocemente sulla scena artistica come pittore di grandi e articolate pale d'altare. L'Ottino dipinse su vari supporti quali rame, tela e pietra di paragone, e la sua pittura si rivelò un misto di varie scuole. Morì di peste nella città natale nel 1630.Epoca:
XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Nel XVII secolo l'arte è fortemente condizionata dal problema religioso: la Chiesa è ancora uno dei massimi committenti delle opere d'arte e le usa per affascinare e suggestionare i fedeli, esaltando la salvezza, raggiungibile solo con la fedeltà alla Chiesa. L'arte del XVII secolo è quindi uno strumento di educazione, prodotta per essere goduta e capita da molti. Così, alle scene che affrontano la rappresentazione di una realtà immaginaria, si accompagna l'analisi dei dettagli e la grande nitidezza dell'ambiente, in modo da proporre come reale ogni finzione e con l'intento di coinvolgere emotivamente l'osservatore, facendogli vivere in modo soggettivo una realtà infinita e grandiosa, riflette anche il desiderio dell'artista di esprimersi con libertà: egli infatti non si piega a schemi precostituiti, non usa forme rigide, contenute, organizzate in rigorose simmetrie compositive, ma forme libere, aperte e articolate. L'arte del 1600 è quindi una rappresentazione, il cui scopo è quello di impressionare, commuovere, persuadere; essa è il prodotto dell'immaginazione e il suo fine è di persuadere che qualcosa di non reale può diventare reale. Questo fenomeno artistico così complesso, viene definito tradizionalmente Barocco, e la sua nascita si colloca a Roma tra il terzo e il quarto decennio del XVII secolo, ove è rappresentato in modo eminente dall'opera di Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona, anche se lo snodo fondamentale è costituito dall'opera di Caravaggio. Il movimento si propaga poi in tutta l'Italia e l'Europa (ricordiamo in particolare Rembrandt, Rubens, Velazquez), nel mondo delle arti, della letteratura, della musica, e in numerosi altri ambiti, fino alla metà del XVIII secolo.Scopri di più sul XVII secolo con i nostri approfondimenti:
Tra Barocco e Barocchetto
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