Vittore Antonio Cargnel - S. Giovanni del Tempio Sacile 1910
Caratteristiche
S. Giovanni del Tempio Sacile 1910
Artista: Vittore Antonio Cargnel (1872-1931)
Titolo opera: S. Giovanni del tempio, Sacile
Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
Soggetto: Paesaggio
Origine: Italia
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : S. Giovanni del tempio, Sacile
Olio su tela. Firmato e datato in basso a sinistra. Al retro sul telaio, il titolo e ulteriore data. Nato a Venezia nel 1872, Vittore Antonio Cargnel si iscrisse all'Accademia di Venezia, ma la sua formazione avvenne soprattutto nello studio di Cesare Laurenti, noto e stimato pittore di tendenza simbolista, e nell'osservazione delle opere di Ciardi, Favretto e Nono. Partecipò alle prime tre edizioni della Biennale di Venezia, con opere di carattere tra il simbolista e l'intimista; successivamente la sua produzione, prevalentemente paesaggistica, si fece particolarmente attenta alle variazioni atmosferiche. Nel 1910 si trasferì a Sacile, ove rimase sino alla disfatta di Caporetto, per tornare poi a Milano ove rimase sino alla morte , nel 1931. L'opera qui proposta presenta uno scorcio della frazione di Sacile, s. Giovanni del tempio, con la chiesetta omonima, verso la quale, in una giornata invernale, si dirigono indistinte figure. L'opera è presentata in cornice coeva.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 53
Larghezza: 73
Profondità: 4
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 30
Larghezza: 50
Informazioni aggiuntive
Artista: Vittore Antonio Cargnel (1872-1931)
Nato a Venezia nel 1872, nel 1888 Vittore Antonio Cargnel si iscrisse all'Accademia di Venezia, ma la sua formazione avvenne soprattutto nello studio di Cesare Laurenti, noto e stimato pittore di tendenza simbolista, e nell'osservazione delle opere di Ciardi, Favretto e Nono.Nel 1895 partecipò alla I Biennale con un'opera, Averte faciem tuam, domine, a peccatis meis, che è nettamente sotto il segno di Nono e Laurenti, e che venne segnalata con il premio del presidente della giuria, William Michael Rossetti. Partecipò anche alla II e alla III Biennale, sempre con opere di carattere tra il simbolista e l'intimista, mentre nel 1901 fu presente al Salon di Parigi, a San Pietroburgo e a Lipsia, e infine all'VIII Mostra internazionale di Monaco di Baviera, con quadri di paesaggio in cui si andava definendo una pittura molto attenta alla vibrazione atmosferica.Nel 1900 si trasferì vicino a Treviso, dove realizzò una propria fonderia di campane, nel 1910 ancora un trasferimento, questa volta a Sacile, dove si sarebbe fermato fino alla disfatta di Caporetto.Nel 1924 divenne socio onorario della regia Accademia di belle arti di Brera. Continuava intanto la sua attività espositiva, che vide tappe rilevanti, in Italia e in Europa.Cargnel morì a Milano nel 1931. A lui dedicate furono realizzate diverse retrospettive per tutto il secolo XX.Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
IL XX secolo è caratterizzato dal prevalere della borghesia sulla classe operaia e dalla scoperta che la vita continua ad essere una lotta per la sopravvivenza e per migliorarne la qualità. Il progresso tecnologico, anziché favorire tale sviluppo, diventa strumento di meccanizzazione e di inaridimento dell'uomo, che ha bisogno di cercare un “supplemento d'anima” e nuove forme per esprimerlo. Nascono pertanto tutta una serie di correnti artistiche che realizzano opere esprimendo l'interiorità dell'uomo, che evocano dall'intimo la realtà piuttosto che rappresentarla, e la raffigurano utilizzando, in libertà, le forme e i colori. Si hanno perciò, il Decadentismo con l'Art Nouveau, il Fauvismo di Matisse e Braque, il Cubismo di Picasso, poi ancora l'Espressionismo con Munch, l'Astrattismo di Kandinskij e la pittura Metafisica di Carrà e De Chirico. Numerose sono le correnti e i gruppi di artisti e intellettuali che utilizzano l'Arte come un Manifesto del loro pensiero, spesso anche con una connotazione politica.Scopri di più sul XX secolo con i nostri approfondimenti:
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