Scrivania a Giorno Neorinascimento

Italia Fine XIX Secolo

Codice :  ANMOST0163090

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Scrivania a Giorno Neorinascimento

Italia Fine XIX Secolo

Codice :  ANMOST0163090

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Scrivania a Giorno Neorinascimento - Italia Fine XIX Secolo

Caratteristiche

Italia Fine XIX Secolo

Stile:  Neorinascimento (1820-1890)

Epoca:  XIX Secolo - dal 1801 al 1900

Origine:  Italia

Essenza principale:  Abete Faggio Noce

Materiale:  Legno Intagliato

Descrizione

Scrivania a giorno neorinascimento in noce e faggio, Italia fine XIX secolo. Fronte a 3 cassetti, interamente intagliata con girali fitomorfe, stemmi e mascheroni. Montanti ornati con coppia di telamoni e coppia di cariatidi ad altorilievo, piedi ferini, interni in abete.

Condizione prodotto:
Prodotto che a causa dell'età e dell'usura può richiedere interventi di restauro e ripresa della lucidatura.

Dimensioni (cm):
Altezza: 79
Larghezza: 140
Profondità: 70

Informazioni aggiuntive

Stile: Neorinascimento (1820-1890)

Ripresa e rivalutazione ottocentesca di forme e stilemi tipiche del Rinascimento.
Scopri di più con gli approfondimenti del nostro blog:
Classic Monday: una credenza neorinascimentale in dialogo con il passato
Il dizionario dell'antiquariato - Savonarola

Epoca: XIX Secolo - dal 1801 al 1900

Essenza principale:

Abete

Legno tenero di conifera, usato per mobili rustici o per costruire la cassa, cioè la struttura, di mobili poi lastronati in essenze più pregiate. Fu usato fin dall'antichità, il suo impiego più pregiato è, nella variante Abete Rosso, negli intarsi di mobili antichi francesi del '700. L'abete rosso, più tipico dell'Europa settentrionale, in Italia cresce soprattutto nelle Alpi Orientali ad altitudini superiori ai 1300 m. L'utilizzo più nobile di quest'essenza fu nella costruzione di violini, chitarre e violoncelli: Stradivari stesso produsse con questo legno i suoi celeberrimi violini.

Faggio

Si tratta di un legno semiduro che, purtroppo, si tarla facilmente, quindi viene considerato povero. Per le sue tonalità chiare ma variegate, dal biondo al rossiccio, fu comunque apprezzato dagli ebanisti francesi. Venne impiegato soprattutto per le strutture dei mobili o, in alternativa al noce, da parte dei mobilieri inglesi di provincia per opere popolari, più che altro nel '700. L'utilizzo più nobile lo si deve a Thonèt, che applicò la piegatura a vapore del faggio nella realizzazione dei mobili, in particolare per le sedie che presero il suo nome.

Noce

Il legno di noce proviene dalla pianta il cui nome botanico è juglans regia, originaria probabilmente dell'Oriente ma molto comune in Europa. Di colore marrone chiaro o scuro, è un legno duro dalla bella venatura, molto usato nei mobili antichi. Fu l'essenza principale in Italia per tutto il Rinascimento e in seguito ebbe buona diffusione in Europa, specialmente in Inghilterra, fino all'avvento del mogano. Venne impiegato per mobili in massello e talvolta intagli e intarsi, l'unico suo grande limite è che soffre molto il tarlo. In Francia si utilizzò largamente più che altro in provincia. Nella seconda metà del '700 il suo impiego diminuì sensibilmente perché gli si preferirono il mogano e altri legni esotici.

Materiale: Legno Intagliato

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