Disegno a China di Renato Guttuso - Nudo Femminile
Caratteristiche
Nudo Femminile
Artista: Renato Guttuso (1911-1987)
Titolo opera: Nudo femminile
Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
Origine: Italia
Descrizione : Nudo femminile
Inchiostro su carta. Firmato in basso a destra. Al retro è presente timbro della galleria d'arte Orler di Favaro Veneto e ulteriore firma ad autentica dell'artista. Alla produzione di forte connotazione sociale di Renato Guttuso, maestro dell'Espressionismo, si affiancò dalla fine degli anni '60 il tema della donna, divenuto dominante nella vita artistica e privata dell'artista, grazie alla conoscenza di Marta Marzotto, che fu sua musa ispiratrice e modella prediletta per lunghi anni, dando vita a numerose rappresentazioni sensuali del corpo femminile. Il disegno è presentato in cornice.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 67,5
Larghezza: 51,5
Profondità: 3
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 51
Larghezza: 37
Informazioni aggiuntive
Artista: Renato Guttuso (1911-1987)
Nato a Bagheria in Sicilia nel 1911, Renato Guttuso è stato uno dei più importanti artisti italiani del XX secolo, e il suo nome figura tra quelli che hanno segnato la storia dell'arte italiana della seconda metà del Novecento. Scopre l'arte attraverso il padre ,anch'esso pittore, e fin da ragazzino si dedica alla pittura di paesaggio, ritraendo gli scorci e i rilievi montuosi della ua terra , da cui si lascerà ispirare per tutta la sua carriera artistica. Studia dapprima a Palermo, poi si sposta negli anni '30 a Roma e infine nel 1932 arriva a Milano; in questi anni conosce molti artisti e letterati di spicco e soprattutto forma la sua coscienza politica antifascista. Egli fu esponente di punta di Corrente, il movimento artistico il cui nome deriva da Corrente di vita giovanile, rivista nata nel 1938 a Milano, su idea del pittore Ernesto Treccani (Milano, 1920 – 2009); l'obiettivo del movimento era conciliare la vita politica a un'idea di arte indipendente, svincolato dal potere del regime fascista, in opposizione al gruppo del Novecento, considerato vicino al fascismo. Sempre nel 1938 viene pubblicato il manifesto del gruppo, ma l'esperienza è già in parte conclusa nel 1943, con la soppressione della rivista da parte del regime fascista. Nel 1945, per sfuggire alla repressione fascista, Guttuso scappa a Parigi, ove conosce Pablo Picasso. Terminata la guerra, l'arte di Guttuso acquisirà un sempre maggior peso politico configurandosi come una delle esperienze più interessanti del suo tempo. Aderisce al gruppo artistico Fronte Nuovo delle Arti (1946-48), per dare voce a tutti gli artisti che, per colpa del fascismo, non poterono esercitare liberamente la propria arte in Italia. Guttuso viaggia molto sia per l'Italia che all'estero, ottenendo riconoscimenti, importanti collaborazioni per scenografie teatrali, riviste italiane e internazionali, oltre all'invito ad esporre più volte in occasione della Biennale di Venezia. Dal 1965 vive e lavora a Roma a Palazzo del Grillo, senza mai abbandonare la carriera politica (non era mai venuta meno la sua fede comunista: già nel 1940 si era infatti iscritto al Partito Comunista d'Italia clandestino), culminante con l'elezione a senatore nel PCI, il Partito Comunista Italiano, nel 1976. Il 18 gennaio del 1987 si spegne a Roma, all'età di settantacinque anni.Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
IL XX secolo è caratterizzato dal prevalere della borghesia sulla classe operaia e dalla scoperta che la vita continua ad essere una lotta per la sopravvivenza e per migliorarne la qualità. Il progresso tecnologico, anziché favorire tale sviluppo, diventa strumento di meccanizzazione e di inaridimento dell'uomo, che ha bisogno di cercare un “supplemento d'anima” e nuove forme per esprimerlo. Nascono pertanto tutta una serie di correnti artistiche che realizzano opere esprimendo l'interiorità dell'uomo, che evocano dall'intimo la realtà piuttosto che rappresentarla, e la raffigurano utilizzando, in libertà, le forme e i colori. Si hanno perciò, il Decadentismo con l'Art Nouveau, il Fauvismo di Matisse e Braque, il Cubismo di Picasso, poi ancora l'Espressionismo con Munch, l'Astrattismo di Kandinskij e la pittura Metafisica di Carrà e De Chirico. Numerose sono le correnti e i gruppi di artisti e intellettuali che utilizzano l'Arte come un Manifesto del loro pensiero, spesso anche con una connotazione politica.Scopri di più sul XX secolo con i nostri approfondimenti:
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