Acquarello di Felice Carena - Cristo deposto 1962
Caratteristiche
Cristo deposto 1962
Artista: Felice Carena (1879-1966)
Titolo opera: Cristo deposto
Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
Soggetto: Soggetto Sacro
Origine: Italia
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Acquarello
Descrizione : Cristo deposto
Acquarello su carta. Firmato in basso a destra; in basso al centro il titolo e la data. Il dipinto propone la scena sacra della Deposizione nei toni monocromatici del grigio, sfumato e alleggerito dall'uso dell'acquarello. Le figure abbozzate si intrecciano l'una nell'altra in maniera contorta, creando un unico volume di pathos e dolore. L'opera appartiene all'ultimo periodo produttivo di Felice Carena: egli utilizzò molto l'acquarello oltre che la pittura ad olio, e raffigurò numerose scene sacre con tale tecnica. L'opera è presentata in cornice.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 49
Larghezza: 38
Profondità: 4
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 32
Larghezza: 22
Informazioni aggiuntive
Artista: Felice Carena (1879-1966)
Formatosi all'Accademia Albertina di Torino, come allievo di Giacomo Grosso, Felice Carena nel 1906 si trasferisce a Roma inserendosi nella vita artistica e intellettuale della capitale. Nel 1912 espone alla Biennale di Venezia le opere del primo periodo romano che concluderanno la fase simbolista. Tra il 1913 e il 1915 si apre agli influssi della pittura francese di Cézanne e Matisse che rinnoveranno profondamente il suo linguaggio pittorico. Partecipa attivamente alla Prima guerra mondiale, come artigliere. Successivamente si trasferisce ad Anticoli Corrado, paesino della periferia romana, ove il Carena ritorna al "vero" con una ricerca di maggiore solidità costruttiva e di definizione dei volumi. Con l'avvento degli anni Venti, i suoi lavori adottano accenti classici e i soggetti divengono le scene di genere. Nel 1922 organizza a Roma una scuola d'arte, frequentata da Pirandello e da Capogrossi, e nello stesso anno presenzia alla Biennale di Venezia. Nel 1924 è nominato docente all'Accademia di belle arti di Firenze e vi insegna fino al 1945. Diviene Accademico d'Italia nel 1933. Nel 1945 si trasferisce a Venezia dove lavora per il resto della sua vita e fa parte del cenacolo di ventisette artisti veneziani detti dell'Ordine della Valigia.Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
IL XX secolo è caratterizzato dal prevalere della borghesia sulla classe operaia e dalla scoperta che la vita continua ad essere una lotta per la sopravvivenza e per migliorarne la qualità. Il progresso tecnologico, anziché favorire tale sviluppo, diventa strumento di meccanizzazione e di inaridimento dell'uomo, che ha bisogno di cercare un “supplemento d'anima” e nuove forme per esprimerlo. Nascono pertanto tutta una serie di correnti artistiche che realizzano opere esprimendo l'interiorità dell'uomo, che evocano dall'intimo la realtà piuttosto che rappresentarla, e la raffigurano utilizzando, in libertà, le forme e i colori. Si hanno perciò, il Decadentismo con l'Art Nouveau, il Fauvismo di Matisse e Braque, il Cubismo di Picasso, poi ancora l'Espressionismo con Munch, l'Astrattismo di Kandinskij e la pittura Metafisica di Carrà e De Chirico. Numerose sono le correnti e i gruppi di artisti e intellettuali che utilizzano l'Arte come un Manifesto del loro pensiero, spesso anche con una connotazione politica.Scopri di più sul XX secolo con i nostri approfondimenti:
FineArt: Ninfa e Fauno, Giuseppe Siccardi