Paesaggio con Figure di Santi - Sant'Antonio Abate e San Paolo l'Eremita
Caratteristiche
Sant'Antonio Abate e San Paolo l'Eremita
Titolo opera: Sant'Antonio Abate e San Paolo l'Eremita
Epoca: XVIII Secolo - dal 1701 al 1800 , XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Soggetto: Paesaggio con Figure
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : Sant'Antonio Abate e San Paolo l'Eremita
Olio su tela. Si tratta di un grande paesaggio nordico, sovrastato da cime rocciose a sinistra e un lago con isoletta centrale a destra; in primo piano alcune figure che raccontano la leggenda di San Paolo Eremita, sulla sinistra, e Sant'Antonio abate, sulla destra con un centauro. La Legenda Aurea di Jacopo da Varagine racconta che sant'Antonio abate fece visita a Paolo eremita, il quale da quarant'anni viveva in solitudine nutrito da un corvo che ogni giorno gli portava il pane. Sant'Antonio chiese notizie ad un centauro, che anche in questa scena gli indica con il braccio la strada seguire. L'opera, restaurata e ritelata, è presentata in cornice in stile.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 62
Larghezza: 79
Profondità: 4,5
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 49
Larghezza: 66
Informazioni aggiuntive
Epoca:
XVIII Secolo - dal 1701 al 1800
Nel secolo dell'Illuminismo, ovvero dell'esaltazione della ragione e della scienza come unici strumenti che possono liberare l'uomo dall'ignoranza e dal giogo della Chiesa e della nobiltà, l'arte passa dall'intento del Barocco di raccontare le verità religiose o di imitare la natura, con forti contrasti chiaroscurali ed eccessi artificiosi, alle forme più leggere e vaporose (talora anche frivole e leziose) del cosiddetto Barocchetto o Rococò, per sfociare nel Neoclassicismo che, guardando all'arte antica dei Greci e dei Romani, vuole riproporre la scoperta del bello, nella ricerca dell'armonia, delle proporzioni, degli equilibri.Scopri di più sul XVIII secolo con i nostri approfondimenti:
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XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Nel XVII secolo l'arte è fortemente condizionata dal problema religioso: la Chiesa è ancora uno dei massimi committenti delle opere d'arte e le usa per affascinare e suggestionare i fedeli, esaltando la salvezza, raggiungibile solo con la fedeltà alla Chiesa. L'arte del XVII secolo è quindi uno strumento di educazione, prodotta per essere goduta e capita da molti. Così, alle scene che affrontano la rappresentazione di una realtà immaginaria, si accompagna l'analisi dei dettagli e la grande nitidezza dell'ambiente, in modo da proporre come reale ogni finzione e con l'intento di coinvolgere emotivamente l'osservatore, facendogli vivere in modo soggettivo una realtà infinita e grandiosa, riflette anche il desiderio dell'artista di esprimersi con libertà: egli infatti non si piega a schemi precostituiti, non usa forme rigide, contenute, organizzate in rigorose simmetrie compositive, ma forme libere, aperte e articolate. L'arte del 1600 è quindi una rappresentazione, il cui scopo è quello di impressionare, commuovere, persuadere; essa è il prodotto dell'immaginazione e il suo fine è di persuadere che qualcosa di non reale può diventare reale. Questo fenomeno artistico così complesso, viene definito tradizionalmente Barocco, e la sua nascita si colloca a Roma tra il terzo e il quarto decennio del XVII secolo, ove è rappresentato in modo eminente dall'opera di Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona, anche se lo snodo fondamentale è costituito dall'opera di Caravaggio. Il movimento si propaga poi in tutta l'Italia e l'Europa (ricordiamo in particolare Rembrandt, Rubens, Velazquez), nel mondo delle arti, della letteratura, della musica, e in numerosi altri ambiti, fino alla metà del XVIII secolo.Scopri di più sul XVII secolo con i nostri approfondimenti:
Tra Barocco e Barocchetto
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