Divano 'Square' Marco Zanuso per Arflex Anni 70-80
Caratteristiche
Designer: Marco Zanuso
Produzione: Arflex
Modello: Square
Periodo: 1970 - 1979 , 1980 - 1989
Paese produzione: Giussano, Lombardia, Italia
Materiale: Espanso , Legno , Metallo , Tessuto
Descrizione
Divano a 2 posti; imbottitura in espanso e rivestimento in tessuto, gambe in metallo con piattello in legno.
Condizione prodotto:
Prodotto in condizioni molto buone; può mostrare lievi tracce di usura; può essere stato sottoposto a interventi di restauro. Cerchiamo di presentare lo stato reale nel modo più completo possibile con le foto. Qualora alcuni particolari non risultassero chiari dalle foto, fa fede quanto riportato nella descrizione.
Dimensioni (cm):
Altezza: 71
Larghezza: 142
Profondità: 90,5
Altezza seduta (cm): 45
Informazioni aggiuntive
Designer: Marco Zanuso
Marco Zanuso (1916 - 2001) è stato un architetto e designer italiano. E' considerato tra i padri fondatori del design industriale italiano. Ha contribuito al dibattito nel dopoguerra sul "movimento moderno" nell'architettura e nel design. Zanuso è stato uno dei primissimi ad interessarsi ai problemi dell'industrializzazione del prodotto e all'applicazione dei nuovi materiali e tecnologie agli oggetti di uso comune. Laureatosi nel 1939, fu redattore delle riviste Domus (1947-49) e Casabella (1952-54), e membro fondatore (1956) e presidente dell'Associazione per il Disegno Industriale (1966-69). Insieme a Alberto Rosselli ha disegnato il Compasso d'oro tridimensionale, su disegno di Albe Steiner. Nel 1948 la Pirelli fonda la Arflex, per produrre mobili imbottiti in gommapiuma: Marco Zanuso è incaricato a occuparsi del design. Nel 1954 è stato membro della giuria del Premio Compasso d'oro con Aldo Borletti, Cesare Brustio, Gio Ponti e Alberto Rosselli. Nel 1955 è stato membro della giuria del Premio Compasso d'oro con Aldo Borletti, Cesare Brustio, Ernesto Nathan Rogers e Alberto Rosselli.
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Produzione: Arflex
Nel 1947 un gruppo di tecnici composto da Aldo Bai, Pio Reggiani, Aldo Barassi, provenienti dalla Pirelli e un giovane architetto Marco Zanuso iniziarono a sperimentare l'uso della gommapiuma e dei nastri elastici per l'arredamento. Ispiratore dell'operazione è Marco Zanuso, uno dei primissimi architetti ad interessarsi dei problemi dell'industrializzazione del prodotto, dall'applicazione dei nuovi materiali alle nuove tecnologie. Nella storia e nella vita di un'azienda ci sono vicende e momenti di speciale significato, che costituiscono titoli di merito riconosciuti da tutti. I primi fatti memorabili dell'arflex coincidono con la sua nascita, in un piccolo stabilimento di Corso di Porta Vittoria a Milano. Lì si costituì il primo nucleo organizzativo di produzione e vendita, ma il primo incontro con il pubblico avvenne in occasione della IX Triennale di Milano nel 1951 dopo due anni di sperimentazioni. È proprio questo primo affacciarsi alla ribalta di un ambito di avanguardia strettamente culturale che è da tener presente nel percorrere la storia dell'azienda, perché questo interesse sperimentale, se non disgiunto da fini commerciali, denuncia la volontà di creare prodotti di alto livello tecnologico ed estetico, sulle basi di una approfondita ricerca e sperimentazione. La Medaglia d'Oro della IX Triennale, assegnata alla poltrona Lady, ha premiato prima di tutto questo aspetto della produzione arflex. L'attenzione di arflex è costantemente diretta alla sperimentazione culturale, riuscendo a imporre prodotti nuovi, tecnologici, all'epoca del tutto inconsueti: come la poltrona Lady (Zanuso 1951Medaglia d'Oro alla IX Triennale), il divano Sleep-o-matic (Zanuso 1951 Medaglia d'Oro alla X Triennale), la poltrona Martingala (Zanuso 1952 primo esempio di dressing design), la poltrona Fiorenza (Franco Albini, 1952), la poltrona Fourline (Zanuso 1964, Medaglia d'Oro alla XIII Triennale), la sedia Lucania (De Carlo 1954), la poltrona Delfino (Carboni primi esperimenti di animal-design). Le sedie Elettra e Neptunia (1953 e '54) dello studio BBPR o la seduta Hall (Manghi, 1958) e i primi mobili direzionali di Roberto Manghi 1961, consentono di allargare la produzione ai mobili per ufficio o per ambienti pubblici oltre che a quelli per la casa. La nuova proprietà continua la collaborazione con architetti di livello internazionale: Studio Cerri, Studio Sottsass, Michele De Lucchi, Isao Hosoe (Dune, 1995 The Design Distinction Award), Hannes Wettstein (Spline premio International Design Award 2002), Prospero Rasulo, Carlo Colombo, Christophe Pillet, Vincent Van Duysen, Cini Boeri, Carlo Ferrando, Mauro Lipparini, Burkhard Vogtherr, riprende anche la collaborazione con giovani designer come Monica Graffeo producendo sedia Mints (premio Young&Design 2004). arflex riprende anche quella 'sperimentazione-ricerca' creata da Zanuso-arflex nel 1950 dove la forma dell'oggetto era data dai materiali e dalle tecnologie utilizzate, ne sono un esempio il tavolo di Stefano Gallizioli del 2002, la cui forma è vincolata da una tecnologia innovativa brevettata per la produzione e l'assemblaggio del piano o come le sedute per aeroporti di Mangiarotti del 1998 dove la base in marmo veniva ricavata con una nuova tecnologia di taglio. Questi prodotti rimasero solo dei prototipi, invece vengono messe in produzione le mensole Live disegnate da Giuseppe Vigano 2004 il quale adattò la forma della mensola al brevetto di utilità inventato dall'azienda. Periodo:
1970 - 1979
1980 - 1989
Materiale:
Espanso
Legno
Metallo
Tessuto
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