Cassettone Luigi XVI

Piacenza fine XVIII secolo

Codice :  ANMOCA0192831

non disponibile
Cassettone Luigi XVI

Piacenza fine XVIII secolo

Codice :  ANMOCA0192831

non disponibile

Cassettone Luigi XVI - Piacenza fine XVIII secolo

Caratteristiche

Piacenza fine XVIII secolo

Stile:  Luigi XVI (1774-1792)

Epoca:  XVIII Secolo - dal 1701 al 1800

Origine:  Piacenza, Emilia Romagna, Italia

Essenza principale:  Acero Bois de Rose Noce

Materiale:  Bronzo

Descrizione

Cassettone con piano intarsiato con rosone centrale e fronte a tre cassetti intarsiati con radica di noce, acero e bordure impiallacciate in bois de rose di testa. Piedini tronco piramidali con bicchiere in bronzo e ferramenta non coeva. Interni in abete.

Condizione prodotto:
Prodotto che a causa dell'età e dell'usura richiede interventi di restauro e ripresa della lucidatura. Cerchiamo di presentare lo stato reale del mobile nel modo più completo possibile con le foto. Qualora alcuni particolari non risultassero chiari dalle foto, fa fede quanto riportato nella descrizione.

Dimensioni (cm):
Altezza: 92
Larghezza: 119
Profondità: 57

Informazioni aggiuntive

Stile: Luigi XVI (1774-1792)

Lo stile Luigi XVI precede di molti anni l'avvento al trono del sovrano da cui deriva il nome.
La rinnovata prevalenza della compostezza delle forme geometriche che caratterizzano la mobilia di epoca neoclassica, viene accolta come un antidoto alle formulazioni più libere e capricciose imposte dai dettami Rococò.
La fantasia dell'artista opera libere interpretazioni desunte dagli esempi del mondo greco-romano, etrusco o egizio, da cui solo la metrica architettonica viene riproposta con stretta osservanza.
In tal senso, si osservi come solo a partire dagli anni Settanta-Ottanta in ebanisteria si assiste al tramonto della fioritura pittorica a intarsio, in favore di modelli a prevalenza di ornato geometrico.
Viene dunque a maturare un arredo connotato da un estrema eleganza e di virile austerità.
In Italia, lo stile Luigi XVI trova naturale diffusione.
La mobilia tende nella norma fin dagli anni Sessanta-Settanta ad adottare struttura lineare e con forte presenza di decorazioni.
Si predilige l'utilizzo di legni a colorazione bruno-chiara, come il ciliegio.
Il Luigi XVI italiano rimarrà sempre legato alla produzione di complementi d'arredo specificatamente orientati alla tipologia a intarsio.
Si tratta di mobili di dimensioni ben proporzionate, sorretti dalle caratteristiche gambe a piramide troncoconica, vestiti dalle specchiature del piano, dei fianchi e dei pannelli centrati da eleganti decori a valenza geometrica.

Epoca: XVIII Secolo - dal 1701 al 1800

Essenza principale:

Acero

Legno duro, chiaro, usato per intarsi. Cresce soprattutto in Austria, però è diffuso in tutto l'emisfero boreale, dal Giappone all'America del Nord, passando per Cina ed Europa. È uno dei legni più chiari in assoluto, tendente al bianco, è simile al legno di tiglio o betulla. La radica è impiegata nella produzione di secretaires antichi.

Bois de Rose

Si tratta di un legno duro, biondo chiaro, ma con forti venature rosse e rosate, che si ottiene da alberi tropicali simili al legno di palissandro. Le sue venature ricordano i tulipani a righe, per questo nelle aree anglofone è chiamato tulipwood. Viene usato per tarsie, spesso affiancato al bois de violette. Nel '700 e '800 venne molto apprezzato e impiegato in Francia e Inghilterra per impiallacciature pregiate. Emana profumo per decenni se non secoli dopo la stagionatura.

Noce

Il legno di noce proviene dalla pianta il cui nome botanico è juglans regia, originaria probabilmente dell'Oriente ma molto comune in Europa. Di colore marrone chiaro o scuro, è un legno duro dalla bella venatura, molto usato nei mobili antichi. Fu l'essenza principale in Italia per tutto il Rinascimento e in seguito ebbe buona diffusione in Europa, specialmente in Inghilterra, fino all'avvento del mogano. Venne impiegato per mobili in massello e talvolta intagli e intarsi, l'unico suo grande limite è che soffre molto il tarlo. In Francia si utilizzò largamente più che altro in provincia. Nella seconda metà del '700 il suo impiego diminuì sensibilmente perché gli si preferirono il mogano e altri legni esotici.

Materiale: Bronzo

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