Cassettone Neoclassico di Antonio Mascarone

Lombardia fine XVIII secolo

Codice: ANMOCA0194889

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Cassettone Neoclassico di Antonio Mascarone - Lombardia fine XVIII secolo

Caratteristiche

Lombardia fine XVIII secolo

Stile:  Neoclassico (1765-1790)

Epoca:  XVIII Secolo - dal 1701 al 1800

Origine:  Lombardia, Italia

Essenza principale:  Abete Acero Bois de Rose Cipresso Noce

Materiale:  Impiallacciatura di Noce , Impiallacciatura di Radica di Noce , Lamierino , Legno Intarsiato

Descrizione

Cassettone intarsiato. Tre cassetti sul fronte, piedi tronco piramidali. Impiallacciatura in noce e radica di noce con filettature in acero e bois de rose. Sul piano è presente un intarsio raffigurante scena bucolica, sul fronte medaglioni posizionati al centro dei cassetti raffiguranti paesaggio e sui fianchi intarsio raffigurante un musicista con tamburello e filettature in cipresso. Piedi tronco piramidali decorati con mensoline intarsiate e rosoni di raccordo. Maniglie ornamentali di lamierino sbalzato coeve a formare motivi fitomorfi, serrature in ferro di cui una sostituita. Interni in abete. Restauri.

Condizione prodotto:
Prodotto che a causa dell'età e dell'usura richiede interventi di restauro e ripresa della lucidatura. Cerchiamo di presentare lo stato reale del mobile nel modo più completo possibile con le foto. Qualora alcuni particolari non risultassero chiari dalle foto, fa fede quanto riportato nella descrizione.

Dimensioni (cm):
Altezza: 92
Larghezza: 129
Profondità: 59

Informazioni aggiuntive

Note storico bibliografiche

Antonio Mascarone ebbe bottega a Cesano e si sa con certezza che entrò in contatto con la bottega di Maggiolini, di cui potrebbe addirittura essere stato allievo. Artigiano a capo di una bottega dedita alla realizzazione di arredi per la borghesia milanese e lombarda di quegli anni, su imitazione delle produzioni del più celebre Giuseppe Maggiolini, ma caratterizzata da un'evidente semplificazione decorativa. Grazie ad alcune sue opere firmate si è potuto procedere al riconoscimento di altri mobili che sono stati eseguiti in modo inconfondibile dalla stessa mano, confermati spesso dalla riproposizione degli stessi motivi a intarsio.

Stile: Neoclassico (1765-1790)

Questo periodo storico comprende una prima fase propriamente definibile di Stile Luigi XVI.
Solo in un secondo momento, con il maturare delle mode archeologiche, si formula e si codifica una nuova visione della civiltà d'arredo, ora compiutamente ascrivibile allo Stile Neoclassico.
Nei fatti, entrambe le tendenze convivono all'unisono fino agli ultimi anni del Settecento.
A pieno titolo, in ambito di ebanisteria, rientrano nell'epoca neoclassica anche gli stili Direttorio, Retour d'Egypte, Consolare e Impero.
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Epoca: XVIII Secolo - dal 1701 al 1800

Essenza principale:

Abete

Legno tenero di conifera, usato per mobili rustici o per costruire la cassa, cioè la struttura, di mobili poi lastronati in essenze più pregiate. Fu usato fin dall'antichità, il suo impiego più pregiato è, nella variante Abete Rosso, negli intarsi di mobili antichi francesi del '700. L'abete rosso, più tipico dell'Europa settentrionale, in Italia cresce soprattutto nelle Alpi Orientali ad altitudini superiori ai 1300 m. L'utilizzo più nobile di quest'essenza fu nella costruzione di violini, chitarre e violoncelli: Stradivari stesso produsse con questo legno i suoi celeberrimi violini.

Acero

Legno duro, chiaro, usato per intarsi. Cresce soprattutto in Austria, però è diffuso in tutto l'emisfero boreale, dal Giappone all'America del Nord, passando per Cina ed Europa. È uno dei legni più chiari in assoluto, tendente al bianco, è simile al legno di tiglio o betulla. La radica è impiegata nella produzione di secretaires antichi.

Bois de Rose

Si tratta di un legno duro, biondo chiaro, ma con forti venature rosse e rosate, che si ottiene da alberi tropicali simili al legno di palissandro. Le sue venature ricordano i tulipani a righe, per questo nelle aree anglofone è chiamato tulipwood. Viene usato per tarsie, spesso affiancato al bois de violette. Nel '700 e '800 venne molto apprezzato e impiegato in Francia e Inghilterra per impiallacciature pregiate. Emana profumo per decenni se non secoli dopo la stagionatura.

Cipresso

Si tratta di un legno duro, originario da una delle piante più longeve, esiste in differenti specie. La variante francese è di colore rosso chiaro con venature più scure, gli ebanisti la impiegarono maggiormente negli intarsi. La variante asiatica, con sfumature più tendenti al verde, venne utilizzata in Inghilterra per le strutture portanti dei mobili. Sia negli Stati Uniti che in Europa fu usato per la produzione di mobili rustici e popolari.

Noce

Il legno di noce proviene dalla pianta il cui nome botanico è juglans regia, originaria probabilmente dell'Oriente ma molto comune in Europa. Di colore marrone chiaro o scuro, è un legno duro dalla bella venatura, molto usato nei mobili antichi. Fu l'essenza principale in Italia per tutto il Rinascimento e in seguito ebbe buona diffusione in Europa, specialmente in Inghilterra, fino all'avvento del mogano. Venne impiegato per mobili in massello e talvolta intagli e intarsi, l'unico suo grande limite è che soffre molto il tarlo. In Francia si utilizzò largamente più che altro in provincia. Nella seconda metà del '700 il suo impiego diminuì sensibilmente perché gli si preferirono il mogano e altri legni esotici.

Materiale:

Impiallacciatura di Noce

Impiallacciatura di Radica di Noce

Lamierino

Legno Intarsiato

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