Alto canterano napoletano scantonato. Presenta quattro cassetti con cornici a "C" contrapposte, tipiche dell'area napoletana. Montanti a 45° con plinto rovesciato e intarsio. Coppie di ante sagomate nei fianchi. Su tutta la superficie filettatura intarsiata e toppo in acero. Retto da piedi a mensola.
Condizione prodotto: Prodotto che mostra segni di usura dovuti all'età come graffi, ammaccature, sbiaditure, difetti minimali o riparazioni visibili. Richiede piccoli interventi di restauro e ripresa della lucidatura.
Legno duro, chiaro, usato per intarsi. Cresce soprattutto in Austria, però è diffuso in tutto l'emisfero boreale, dal Giappone all'America del Nord, passando per Cina ed Europa. È uno dei legni più chiari in assoluto, tendente al bianco, è simile al legno di tiglio o betulla. La radica è impiegata nella produzione di secretaires antichi.
Noce
Il legno di noce proviene dalla pianta il cui nome botanico è juglans regia, originaria probabilmente dell'Oriente ma molto comune in Europa. Di colore marrone chiaro o scuro, è un legno duro dalla bella venatura, molto usato nei mobili antichi. Fu l'essenza principale in Italia per tutto il Rinascimento e in seguito ebbe buona diffusione in Europa, specialmente in Inghilterra, fino all'avvento del mogano. Venne impiegato per mobili in massello e talvolta intagli e intarsi, l'unico suo grande limite è che soffre molto il tarlo. In Francia si utilizzò largamente più che altro in provincia. Nella seconda metà del '700 il suo impiego diminuì sensibilmente perché gli si preferirono il mogano e altri legni esotici.