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400 € 15180 € Applica

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27 cm 253 cm

30 cm 393 cm

1 cm 13 cm
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PITTURA ANTICA
 

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In questa sezione si possono trovare tutte le opere di Pittura Antica disponibili nel nostro catalogo online. Un’ampia e raffinata selezione che comprende Paesaggi, Nature Morte, Ritratti, volti, Soggetti Sacri, scorci e vedute con cui poter arricchire ogni ambiente della tua casa.

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Dipinto Paesaggio con Figure
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ARARPI0202435
Dipinto Paesaggio con Figure

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Dipinto Paesaggio con Figure

Olio su tela. Scuola nord-italiana del XVIII secolo. Il paesaggio, ambientato in riva ad un ampio fiume, vede al centro alcune figure di contadini intenti a raccogliere della frutta da un albero: una ragazza regge la scala mentre il ragazzo recide un grappolo, sulla sinistra un'altra coppia depone i frutti raccolti in un mastello. All'intorno una vasta campagna verdeggiante e alcuni casolari. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice in stile.

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502,00€

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Dipinto di Paesaggio con Armenti
novità
ARARPI0200827
Dipinto di Paesaggio con Armenti

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Dipinto di Paesaggio con Armenti

Olio su tela. Il paesaggio propone una campagna molto verde, attraversata centralmente da un corso d'acqua sulla cui riva, in primo piano, un gregge di bovini si abbevera; al centro, sulla riva opposta, una casa colonica immersa nel verde, e di sfondo, cime azzurrate sotto un cielo con nuvole rosate. Come è ricorrente nella paesaggistica del XVIII secolo, si ritrova qui un'atmosfera bucolica di serenità e pace, generate dalla natura. Il dipinto, restaurato e ritelato, è presentato in cornice a listello.

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565,00€

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Dipinto con Crocifissione Madonna e San Giovanni
novità
ARARPI0198571
Dipinto con Crocifissione Madonna e San Giovanni

ARARPI0198571
Dipinto con Crocifissione Madonna e San Giovanni

Olio su tela. E' una tradizionale raffigurazione dell'evento della morte di Gesù in Croce, con la madre Maria e il discepolo prediletto ai piedi della Croce, in contemplazione del Cristo morente; sullo sfondo la città di Gerusalemme. Molto essenziale nella raffigurazione, e statica nelle posizioni delle figure evangeliche, la scena sottolinea il dramma con uno sfondo cupo, anche se una luce si apre in alto, sopra il Cristo, ad annunziare la partecipazione divina all'evento. Il dipinto già ritelato, presenta qualche piccola cadute di colore.

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290,00€

Noleggia
Dipinto di Paesaggio con Rovine e Figure
ARARPI0198581
Dipinto di Paesaggio con Rovine e Figure

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Dipinto di Paesaggio con Rovine e Figure

Olio su tela. Scuola italiana del XVIII Secolo. Il campo sinistro della scena è occupato da una grande struttura architettonica in rovina, vestigia del passato; sulla destra invece, con montagne azzurre di sfondo, sovrastanti una città, scorre un ampio fiume, che in primo piano si inoltra nella campagna boschiva, traversato da un ponticello su cui transitano due figure di viandanti. Il dipinto fa parte di quell'ampia produzione ampiamente in voga soprattutto tra la fine del Seicento e l'inizio del Settecento, che prese il nome di Capriccio architettonico, genere definito come l'arte di comporre il paesaggio attraverso la libera combinazione di elementi architettonici reali o fantastici, di rovine dell'antichità rielaborate, di figure e macchiette, secondo una varietà di declinazioni che vanno dal grottesco al visionario, dal pittoresco all'elegìaco. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice in stile.

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540,00€

Noleggia
Dipinto Paesaggio con Edifici e Figure
ARARPI0198578
Dipinto Paesaggio con Edifici e Figure

ARARPI0198578
Dipinto Paesaggio con Edifici e Figure

Olio su tela. Scuola nord- italiana del XVIII secolo. L'ampio paesaggio vede al centro un mandriano che è appena transitato con le sue bestie sul ponticello sopra il torrente, che scorre nella campagna boschiva; di sfondo, sempre centrale, un casolare e diversi edifici di campagna. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice in stile.

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540,00€

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Dipinto con San Giuseppe e il Bambin Gesù
ARARPI0198580
Dipinto con San Giuseppe e il Bambin Gesù

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Dipinto con San Giuseppe e il Bambin Gesù

Olio su tela. Scuola italiana del XVII secolo. Il padre putativo di Gesù, ben identificato dal bastone fiorito sulla cima, tiene tra le braccia il bambino, protendendolo quasi a volerlo presentare ed offrire al mondo; tra i due intercorre uno sguardo di tenerezza. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice in stile.

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365,00€

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Dipinto con Sacra Famiglia
ARARPI0193850
Dipinto con Sacra Famiglia

ARARPI0193850
Dipinto con Sacra Famiglia

Olio su tela. La Sacra Famiglia è raffigurata con Maria e Giuseppe che, convergendo al cento con i loro capi ravvicinati, incorniciano Gesù Bambino, intento a giocare con un agnello, simbolo iconografico della vittima sacrificale, quindi preludio della Passione, insieme alla piccola Croce che il bambino tiene in una mano. In alto a destra compare la scritta anno 1845, indicazione d'epoca aggiunta probabilmente in fase di restauro successivo. L'opera infatti risulta restaurata e ritelata. E' presentata in cornice in stile.

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315,00€

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'Clelia passa il Tevere' Domenico Lupini attribuito a
SELECTED
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ARARPI0132205
'Clelia passa il Tevere' Domenico Lupini attribuito a

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'Clelia passa il Tevere' Domenico Lupini attribuito a

Il dipinto rappresenta Clelia che passa il Tevere. Clelia era un'eroina romana, che fu data come ostaggio, assieme ad altre fanciulle, al re etrusco Porsenna durante le trattative di pace con la città; riuscì però a fuggire, attraversando a nuoto il Tevere. Porsenna ne chiese la restituzione ai romani, che acconsentirono, ma ammirato dal suo eroismo, decise di liberarla consentendole di portare con sé altri prigionieri, che Clelia scelse tra i più giovani. Il momento della rappresentazione è proprio quello dell'attraversamento del fiume, del quale vi è la personificazione in primo piano a destra, con un anziano canuto, accompagnato da una giovane donna con la cornucopia. La scena è molto dinamica, con Clelia e le altre fanciulle che creano un gruppo folto e movimentato, assieme al cavallo cavalcato dalla protagonista, come ricordano alcune versioni del racconto; alle loro spalle le tende dell'accampamento del re etrusco con alcuni soldati. Al di là del fiume si trova un altro gruppo di donne, la traversata già compiuta, mentre sullo sfondo si scorge la distesa con la città capitolina dal volto classico. L'opera, come attesta un piccolo cartiglio, è attribuita a Domenico Lupini, artista del quale non si sa molto ma del quale si può ipotizzarne l'ambito di attività tra Bergamo e Venezia. Uniche due opere firmate sono una “Maddalena convertita” e un'”Annunciazione”, ma altre opere sono state a lui attribuite dalla studiosa Federica Nurchis e collocate nel monastero di Santa Chiara a Bergamo. Questi dipinti presentano un caldo e raffinato cromatismo che, assieme all'eleganza dei personaggi e alla modalità compositiva, fanno ipotizzare un soggiorno veneziano di Lucini, che pare richiamare le atmosfere di Tintoretto, Veronese e Palma il Giovane. Presentato in cornice dorata del XVII secolo, restaurato e ritelato.

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Paesaggio con Figure e Cavalieri
SELECTED
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ARARPI0117715
Paesaggio con Figure e Cavalieri

ARARPI0117715
Paesaggio con Figure e Cavalieri

Olio su tela. Nella grande scena ambientata in esterno spicca nella parte sinistra il laboratorio di un maniscalco, intento con i suoi aiutanti a lavorare i ferri per un cavallo mente il proprietario assiste; al centro sopraggiungono altri cavalieri con i loro servitori che si dirigono dall'artigiano; sulla destra alcune figure popolari a riposo sul ciglio della strada. Di sfondo si apre sulla destra un ampio paesaggio fluviale, mentre sulla sinistra vi è l'accesso al borgo, sovrastato da un palazzetto diroccato, con diverse figure popolari intente alle loro attività: la donna che sta per allattare un bambino, mentre l'altro figlio scappa su per la scalinata, un'altra donna che stende i panni sul balcone della casa edificata a palafitta sul roccione, mentre un uomo si arrampica sulla scala a pioli. Si tratta di un'opera realizzata con grande probabilità da un autore fiammingo operante in Lombardia. Alcuni richiami del vestiario e della costruzione indicano per certo la contaminazione nord-europea, mentre altri particolari indicano la localizzazione lombarda di realizzazione. Il dipinto proviene da una prestigiosa dimora storica di famiglia nobile lombarda. Ancora in prima tela, presenta nella fascia più bassa alcuni tagli e un buco; al retro alcuni rattoppi da vecchio restauro. E' presentata in sottile cornice coeva.

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Paesaggio con Sosta dei Cavalli
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ARARPI0117714
Paesaggio con Sosta dei Cavalli

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Paesaggio con Sosta dei Cavalli

Olio su tela. La grande scena è ambientata all'entrata di un villaggio in prossimità di una sosta per i cavalli: numerosi cavalieri sono fermi con le loro bestie, a cui provvedono i servitori e i villani che riempiono di fieno la mangiatoia; uno dei servitori, sulla destra, fa abbeverare gli animali nel corso d'acqua che scorre lì vicino. Di sfondo, le case del villaggio disposte lungo il fiume, che a destra sfocia poi nel paesaggio collinare. Si tratta di un'opera realizzata con grande probabilità da un autore fiammingo operante in Lombardia. Alcuni richiami del vestiario e della costruzione indicano per certo la contaminazione nord-europea, mentre altri particolari indicano la localizzazione lombarda di realizzazione. Il dipinto proviene da una prestigiosa dimora storica di famiglia nobile lombarda. Ancora in prima tela, presenta nella fascia più bassa alcuni tagli. E' presentato in sottile cornice coeva.

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Coppia di Nature Morte
ARARPI0112164
Coppia di Nature Morte

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Coppia di Nature Morte

Olio su tela. Provenienti da una collezione privata in cui erano riunite a pendant, le due composizioni sono in realtà differenti per manifattura e tecnica, oltre che per le dimensioni delle tele. La tela di dimensioni leggermente più grandi (71 x 91 cm), ad olio, propone due diversi cestini di vimini ricolmi d'uva bianca e rossa, contornati da altra frutta (pere e pesche) e con uno scoiattolino curioso che annusa l'aria; lo sfondo scuro è vuoto. La seconda tela (64 x 88 cm) è realizzata con la tecnica ad olio magro, che la rende molto vicina per effetto pittorico ad una tempera su tela; la composizione è fatta da fiori variegati e frutta (anguria, uva, pesche), ed è collocata in un ambiente esterno, seppur poco definito (le nuvole sulla sinistra). Entrambe le tele necessitano di pulizia; la prima presenta tracce di restauro precedente e ritelatura (rattoppo al retro), mentre la seconda, in prima tela molto lisa, presenta diffusissimi piccoli buchi e cadute di colore. Entrambe le opere sono presentate in cornici laccate bianche, seppur differenti per forma.

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430,00€

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Grande dipinto attribuito a Tiburzio Passerotti ( 1553 -1612)
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ARARPI0152909
Grande dipinto attribuito a Tiburzio Passerotti ( 1553 -1612)

Madonna con Bambino il Padre Angeli e Santi

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Grande dipinto attribuito a Tiburzio Passerotti ( 1553 -1612)

Madonna con Bambino il Padre Angeli e Santi

Olio su tela. Corredata di scheda attributiva ad opera del dottor Franco Moro. La tela rientra in un'ampia produzione sacra, che esaltava la gloria di Maria e dei santi vicini alla committenza. Al centro Maria siede su un trono con il Figlioletto in braccio, mentre in alto, dai cieli aperti, guarda a Lei benedicente il Padreterno, con il globo terrestre tra le mani, simbolo del suo potere sul mondo; Egli è affiancato da due angeli. Ai lati del trono stanno in piedi due Santi: a sinistra, San Domenico di Guzman, vestito dell'abito da domenicano e che regge tra le mani un giglio e un libro; sulla destra, nel suo caratteristico saio, San Francesco d'Assisi, che regge la croce a forma di Tau e un libro, e sulle cui mani si vedono i segni delle stimmate. Tutta la scena è caratterizzata dalla staticità delle figure tipica ancora del periodo rinascimentale, da colori vivi e da tratti dei visi composti e delicati. Peraltro alcuni tratti, eccentriche rispetto al comune atteggiamento neo raffaellesco del periodo, orientano verso l'ambito bolognese, nel quale si ritrovano in paticolare Bartolomeo e Tiburzio Passerotti. Rimandano in particolare a quest'ultimo alcuni aspetti stravaganti che scorrono in ogni dettaglio della tela: la corrispondenza coloristica di tinte vive e squillanti, gli allungamenti schematici degli arti inferiori, accentuati dal marcato segno di nero che caratterizza i contorni delle ciglia e delle sopracciglia, fino alla suadente forma della bocca. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice antica.

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'Giudizio di Paride' Domenico Lupini attribuito a
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ARARPI0132199
'Giudizio di Paride' Domenico Lupini attribuito a

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'Giudizio di Paride' Domenico Lupini attribuito a

Il modello deriva da un'incisione di Marcantonio Raimondi su disegno di Raffaello, appositamente realizzato per l'opera grafica, derivandolo da un dipinto posto nella Stanza della Segnatura (1513-1515). Questo modello fu ripreso e variato da Hans von Aachen in una tela datata 1588 e oggi conservata presso il Museo della Certosa di Douai, a sua volta ripreso in una incisione dell'anno successivo di Raphael Sadeler, presso il gabinetto dei Disegni e delle Stampe dell'Accademia Carrara di Bergamo. Da quest'ultima versione è derivata la tela in esame, che mostra le stesse modifiche apportate rispetto all'originale raffaellesco. Al centro della scena, che si svolge immersa in un paesaggio naturale, si trovano le tre dee che si contendevano il titolo di più bella: Giunone con il pavone, suo animale simbolico, Venere accompagnata da Cupido e Minerva accanto alla quale si trovano l'elmo, la lancia e lo scudo. Paride, di spalle, sta dando il pomo d'oro che decreta la vincitrice alla dea dell'amore, sotto lo sguardo del giudice Mercurio. Due putti svolazzano attorno ai protagonisti, mentre in primo piano, sempre di spalle, si trova una figura maschile. Sul prato retrostante si sta invece svolgendo un convitto campestre. L'opera, come attesta un piccolo cartiglio, è attribuita a Domenico Lupini, artista del quale non si sa molto ma per cui si può ipotizzarne l'ambito di attività tra Bergamo e Venezia. Uniche due opere firmate sono una “Maddalena convertita” e un'”Annunciazione”, ma altre opere sono state a lui attribuite dalla studiosa Federica Nurchis e collocate nel monastero di Santa Chiara a Bergamo. Questi dipinti presentano un caldo e raffinato cromatismo che, assieme all'eleganza dei personaggi e alla modalità compositiva, fanno ipotizzare un soggiorno veneziano di Lucini, che pare richiamare le atmosfere di Tintoretto, Veronese e Palma il Giovane. Presentato in cornice dorata del XVII secolo, restaurato e ritelato.

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Dipinto di Paesaggio con Figure
ARARPI0191594
Dipinto di Paesaggio con Figure

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Dipinto di Paesaggio con Figure

Olio su tela. Scuola nord-europea del XVIII secolo. Una targhetta sulla cornice attribuisce l'opera a Meindert Hobbema (1638 -1709) uno dei massimi paesaggisti olandesi. Pur non confermando l'attribuzione, si apprezza la buona qualità pittorica del paesaggio alberato, animato da figurine e con un grazioso cottage che spicca al centro, ove spiccano i giochi di luci ed ombre creati dal sole tra le fronde degli alberi. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice di metà '900.

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Dieci Incisioni di Joseph Wagner
ARARPI0131694
Dieci Incisioni di Joseph Wagner

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Dieci Incisioni di Joseph Wagner

Incisioni su carta. Cinque sono da disegni di Giuseppe Zocchi (1711-1767) e le altre cinque da disegni di Jacopo Amigoni (1682-1752). Raffigurano tutte episodi dell'Antico Testamento, con personaggi ed episodi diversi. Di Zocchi si hanno scene della vita di Tobia, di Iefte, di Mosè (il roveto ardente), di Agar e di Lot. Di Amigoni, scene della vita di Giacobbe, di Davide con Abigail, di Abramo e altre due di Mosè (Mosè salvato dalle acque e Mosè che difende le figlie di Ierto al pozzo). Il tedesco Joseph Wagner si formò come pittore a Venezia, nella bottega del pittore rococò Jacopo Amigoni, il quale lo invitò a dedicarsi all'incisione a bulino su rame. Nel 1739 fondò a Venezia la Calcografia Wagneriana, che divenne in breve tempo il più importante centro di produzione di stampe della Serenissima; la sua bottega fu molto frequentata da numerosi acquafortisti veneti (il Volpato, il Brustolon, il Piranesi per citarne alcuni). Nella prolifica bottega i più valenti incisori attivi all'epoca vennero impiegati nella realizzazione di centinaia di stampe riproducenti tutti i generi della variegata cultura figurativa lagunare del Settecento, realizzando opere di alto livello qualitativo, in cui ad avere un ruolo di primo piano furono da subito le stampe tratte da prototipi di Amigoni, Le scene riproposte sono di gusto rococò, ambientate in paesaggi dominati da una natura gentile e impreziositi dalla presenza di ruderi antichi, e inserite in leggiadre cornici rocaille. Le incisioni presentano lievi gore di umidità. Sono presentate in cornici coeve dorate, con vetri d'epoca.

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745,00€

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Natura Morta con Fiori e Uccello
ARARPI0107501
Natura Morta con Fiori e Uccello

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Natura Morta con Fiori e Uccello

Olio su tela. La composizione floreale rientra nell'ampia produzione di tale soggetto che si diffuse in Italia e in Europa a partire dal XVII secolo, con scopi prettamente decorativi. Il dipinto qui proposto presenta tracce di restauri precedenti ed è stato ritelato, ma necessita di ulteriore pulizia. E' presentato in cornice antica rilaccata.

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265,00€

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Natura Morta con Fiori
ARARPI0107500
Natura Morta con Fiori

ARARPI0107500
Natura Morta con Fiori

Olio su tela. La composizione floreale rientra nell'ampia produzione di tale soggetto che si diffuse in Italia e in Europa a partire dal XVII secolo, con scopi prettamente decorativi. Il dipinto qui proposto presenta tracce di restauri precedenti ed è stato ritelato, ma necessita di ulteriore pulizia. E' presentato in cornice antica rilaccata.

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265,00€

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Coppia di Dipinti su Cuoio
ARTPIT0001110
Coppia di Dipinti su Cuoio

Scena galante e Scena pastorale

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Coppia di Dipinti su Cuoio

Scena galante e Scena pastorale

Coppia di dipinti su cuoio, raffiguranti una scena galante e una scena pastorale. In cornici in stile.

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600,00€

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Jacques Callot
ARARPI0107400
Jacques Callot

Les Gueux, 1622 (serie completa)

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Jacques Callot

Les Gueux, 1622 (serie completa)

Incisioni ad acquaforte. Si tratta della serie completa di 25 incisioni su carta dei "Mendicanti" (Les Gueux), realizzata dall'incisore francese a Nancy, e ampiamente riprodotta per la popolarità che ottenne; Rembrandt, che possedeva una collezione di stampe di Callot, si ispirò ad esse per le sue figure di mendicanti.. Vengono raffigurati mendicanti o popolani di origine italiana (Callot eseguì i disegni in Italia) che simboleggiano le povertà e le piaghe della condizione umana. Le incisioni non sono state firmate dall'autore, ma sono state numerate; solo la prima incisione, che raffigura un umilissimo personaggio che porta una bandiera con la scritta "Capitano De Baroni", e che rappresenta anche il frontespizio della raccolta, riporta il nome del disegnatore ed incisore. Tutta la serie è presentata in cornici in stile.

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730,00€

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Dipinto Paesaggio con Figure
ARARPI0190608
Dipinto Paesaggio con Figure

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Dipinto Paesaggio con Figure

Olio su tela. Scuola centro-europea del XVIII secolo. Sotto un cielo azzurro è raffigurato un ampio paesaggio piuttosto brullo, con il limitare di un bosco che si apre su una valle rocciosa, con un fiume che scorre tra le rocce e picchi innevati di sfondo; in primo piano, sparpagliati, alcuni figure di pastori con le loro greggi. Sul telaio al retro dell'opera un cartiglio fa riferimento a Poussin, l'artista rappresentante del classicismo seicentesco ai cui modi pittorici l'autore del dipinto si ispirò. Il dipinto, ritelato, è presentato in cornice in stile.

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637,00€

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