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36 cm 215 cm

31 cm 338 cm

1 cm 13 cm
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PITTURA ANTICA
 

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In questa sezione si possono trovare tutte le opere di pittura antica disponibili nel nostro catalogo online. Un’ampia e raffinata selezione che comprende paesaggi, nature morte, ritratti, volti, soggetti sacri, scorci e vedute con cui poter arricchire ogni ambiente della tua casa.

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Dipinto su Tavola Annunciazione XVI secolo
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Dipinto su Tavola Annunciazione XVI secolo

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Dipinto su Tavola Annunciazione XVI secolo

Olio su tavola. Scuola centro-italiana della seconda metà del '500. La sacra scena dell'Annunciazione vede le due figure protagoniste collocate in primo piano in un interno che corrisponde alla stanza di Maria. La giovane donna è seduta davanti ad un piccolo scrittoio ligneo, sorretto da figure di angeli, su cui poggiano il libro di preghiere e un vasetto con fiorellini; ai suoi piedi, il cestino del lavoro di cucito. Maria ha il corpo parzialmente rivolto all'indietro, in un movimento contorto, quasi di tentativo di fuga, come se volesse allontanarsi dall'altra figura, quella dell' Arcangelo Gabriele. Costui sta in piedi sulla destra, maestoso ed elegante, con una mano che regge un giglio e l' altra che indica verso l'alto sopra di lui, dove sta uscendo da un varco di luce la colomba bianca, simbolo dello Spirito Santo. Sullo sfondo, alte colonne con drappeggi che sormontano la pedana su cui poggia il letto di Maria. La composizione rimanda, nello stile figurativo e nelle scelte cromatiche, alla pittura già manierista delle scuole del centro Italia: in particolare vi è un forte concordanza di stile e composizione con alcune opere dello stesso soggetto del pittore Bastiano Vini Detto Bastiano Veronese (1525/1530 - 1602), che dal 1540 circa visse e lavorò a Pistoia. E' in tale città che si ritrovano alcune sue Annunciazioni: in particolare quella nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie (una pala d'altare di dimensioni superiori ai due metri di altezza), mostra evidenti rassomiglianze sul piano formale e compositivo con quella qui presentata. Vi è concordanza nell' ambientazione della scena sacra: una stanza, sul cui sfondo è una tenda che copre parzialmente un letto, arredata con gli elementi essenziali alla narrazione, il leggio e la sedia riccamente ornati con cariatidi di putti o angioletti che paiono intagliati nel legno. Corrisponde, anche se con lievi variazioni, lo schema compositivo, con le due figure che si dispongono "a fregio" sullo stesso piano di posa, e corrispondono altresì i tratti somatici della Vergine e dell'Arcangelo. Si differenzia invece il pavimento, che, mentre è omogeneo nella nostra tavola, in quella pistoiese si presenta con cromie alternate a scacchiera, ma pare che tale disegno del pavimento sia stato aggiunto in un periodo successivo, in occasione del rifacimento dell'altare nel 1637-1639, in pendant con quello di altra opera dello stesso Sebastiano Vini nella stessa chiesa, una Sacra Conversazione. Pare quindi piuttosto certo che la nostra tavola sia stata dipinta guardando all'opera di Bastiano Veronese, probabilmente su richiesta specifica del committente, e prima della variazione del pavimento, quindi collocabile nella seconda metà del XVI secolo. Il dipinto è stato sottoposto a restauro, con applicazione di due rinforzi al retro della tavola. E' presentato in cornice di fine '800. (Riferimento per la pala d'altare di Pistoia: Catalogo dei beni culturali https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/0900035285)

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Capriccio Architettonico con Figure
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ARARPI0145419
Capriccio Architettonico con Figure

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Capriccio Architettonico con Figure

Olio su tela. Scuola napoletana del XVIII secolo. La scena, collocata in prossimità del mare, è dominata da un grande complesso di rovine architettoniche, con statue, archi, giardini pensili, e animata da numerose figurine di popolani intenti a diverse attività. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice antica.

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Dipinto Sacra Famiglia con Sant'Anna
ARARPI0224942
Dipinto Sacra Famiglia con Sant'Anna

Seguace di Peter Paul Rubens

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Dipinto Sacra Famiglia con Sant'Anna

Seguace di Peter Paul Rubens

Olio su tela. Il dipinto deriva dall' opera di Rubens (1577 -1640) conservata al Museo del Prado a Madrid, riprodotta in controparte in incisione da Paulus Pontius (1603 -1658), come appare anche in questa versione. Occupa il centro verticale della scena la figura di Maria, il cui volto fu ispirato a quello di Isabel Brandt, la prima moglie del pittore fiammingo, morta nel1626 ad appena 35 anni. La Madonna tiene in braccio il Bambin Gesù, che la guarda teneramente ma seriamente negli occhi, mentre una manina è poggiata sul seno scopero della madre, da cui ha appena ricevuto nutrimento; dietro, in piedi, Sant'Anna avvolge le spalle della figlia e del nipote in un tenero e protettivo abbraccio, sorridendo compiaciuta: Sul lato sinistra, un po' separato e al buio, Giuseppe assiste pensoso e preoccupato: unica figura umana che non rientra nella luce emanata dal volto del Bambino, irradiata su quello di Maria e, di riflesso, anche su quello di Sant' Anna. rispetto all'opera del maestro, è rispettata la composizione delle figure, ma variano diversi particolari, in particolare nelle vesti di Sant' Anna, di Maria, nel drappeggio che cinge i fianchi del Bambino., ad avvalorare l'ipotesi che si tratti di opera di seguace del maestro fiammingo. Il dipinto, restaurato e ritelato, si presenta in buone condizioni, con solo un graffio nel colore in alto al centro.

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Dipinto con La Sacra Famiglia a Tavola
ARARPI0224075
Dipinto con La Sacra Famiglia a Tavola

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Dipinto con La Sacra Famiglia a Tavola

Olio su tela. Scuola centro-italiana del XVII secolo. L'insolita e particolare rappresentazione presenta sulla sinistra le tre figure della Sacra Famiglia, con Gesù già fanciullo, seduti alla tavola e benedicenti il semplice pasto che si accingono a consumare (composto da frutta e pane); la scena, soggetto raffigurato piuttosto raramente e in genere con carattere di maggior sacralità per la presenza di angeli che servono il cibo alla famiglia, ha qui invece il sapore dell'intimità domestica molto normale e semplice. Spicca invece maestosamente tutto intorno alla Sacra Famiglia, lo scorcio di una città rinascimentale, con alti palazzi a logge e colonnati, presentati secondo una bell'effetto prospettico che conduce, in fondo a destra, alle mura di ingresso ad una città riccamente turrita, probabilmente Gerusalemme. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice di fine '800.

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Dipinto Clelia passa il Tevere
ARARPI0223425
Dipinto Clelia passa il Tevere

Attribuito a Domenico Lupini

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Dipinto Clelia passa il Tevere

Attribuito a Domenico Lupini

Olio su tela. Il dipinto rappresenta un episodio della mitologia romana riferito alla giovane eroina romana Clelia, che fu data come ostaggio, insieme ad altre fanciulle, al re etrusco Porsenna durante le trattative di pace con la città; Clelia riuscì però a fuggire, attraversando a nuoto il Tevere. Porsenna ne chiese la restituzione ai romani, che acconsentirono, ma ammirato dal suo eroismo, decise di liberarla consentendole di portare con sé altri prigionieri, che Clelia scelse tra i più giovani. Il momento rappresentato nel dipinto è proprio quello dell'attraversamento del fiume, del quale vi è la personificazione in primo piano a destra, nella figura dell' anziano canuto, accompagnato da una giovane donna con la cornucopia. La scena è molto dinamica, con Clelia e le altre fanciulle che creano un gruppo folto e movimentato intorno al cavallo cavalcato dalla protagonista, come ricordano alcune versioni del racconto; alle loro spalle le tende dell'accampamento del re etrusco con alcuni soldati. Al di là del fiume si trova un altro gruppo di donne che hanno già compiuto la traversata, mentre sullo sfondo si scorge la città capitolina dall'aspetto classico. L'opera, come attesta un piccolo cartiglio, è attribuita a Domenico Lupini, artista del quale non si sa molto ma del quale si può ipotizzare l'ambito di attività tra Bergamo e Venezia. Uniche due opere firmate sono una “Maddalena convertita” e un'”Annunciazione”, ma altre opere sono state a lui attribuite dalla studiosa Federica Nurchis e collocate nel monastero di Santa Chiara a Bergamo. Il dipinto presenta un caldo e raffinato cromatismo che, assieme all'eleganza dei personaggi e alla modalità compositiva, fanno ipotizzare un soggiorno veneziano di Lucini, che pare richiamare le atmosfere di Tintoretto, Veronese e Palma il Giovane. Il dipinto presenta segni di restauro e ritelatura.

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Dipinto Natura morta con Frutta, Ortaggi e Gatto
ARARPI0225885
Dipinto Natura morta con Frutta, Ortaggi e Gatto

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Dipinto Natura morta con Frutta, Ortaggi e Gatto

Olio su tela. Scuola italiana del XVII secolo. La grande composizione presenta una varietà di alimenti su un tavolo di cucina: a sinistra un grande canestro di vimini pieno di ortaggi, sormontato da un gruppo di pesci appesi; altri ortaggi sono posati sul piano del tavolo, accanto a un piatto di ciliege, ad uno con una forma di pane, e più indietro un altro con gamberi; sulla destra spicca un vaso colmo di fiori variopinti e, seduto sul rialzo di una madia, un gatto nero che si lecca tranquillamente la zampa. Spicca la nitidezza dei colori, esaltati dai riflessi di luce alcuni alimenti, come le ciliege o i gamberi, e sulla brocca in rame davanti ai fiori. Il dipinto, restauratoe ritelato, è presentato in cornice a listello.

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Dipinto Santa Veronica e il Sacro Velo
ARARPI0226118
Dipinto Santa Veronica e il Sacro Velo

ARARPI0226118
Dipinto Santa Veronica e il Sacro Velo

Olio su tela. Scuola toscana del XVII secolo. Secondo la tradizione cristiana, Santa Veronica fu, la "pia donna" che, vedendo la passione di Gesù che trasportava la croce e il suo volto sporco di sudore e sangue, lo deterse con un panno di lino, sul quale sarebbe rimasta l'impronta del viso di Gesù. Tale velo detto Anche Santa Sindone, è diventato pertanto il segno iconografico della santa: anche in tale dipinto Veronica appare centralmente, mentre due angeli ai lati reggono il lino su cui è impresso il volto di Cristo coronato di spine; sotto di esso, un calice che raccoglie simbolicamente il sangue divino, mentre sopra la teta della santa volteggia lo Spirito Santo. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice in stile.

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440,00€

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Dipinto con La Resurrezione di Lazzaro
ARARPI0222523
Dipinto con La Resurrezione di Lazzaro

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Dipinto con La Resurrezione di Lazzaro

Olio su tela. In basso firmato Cornienti e datato 1844; al verso scritta attributiva a Cherubino Cornienti. Non è possibile confermare tale attribuzione all'importante pittore ottocentesco, esponente del Romanticismo che produsse ritratti, scene storiche ma anche diversi soggetti religiosi. L'opera qui presentata propone l' episodio del Vangelo della Resurrezione di Lazzaro, di ambientazione orientale consona al soggetto. L'opera restaurata e ritelata, è presentata in cornice in stile.

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247,00€

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Dipinto Natura morta con Cacciagione Asparagi Castagne e Fiori
ARARPI0224080
Dipinto Natura morta con Cacciagione Asparagi Castagne e Fiori

ARARPI0224080
Dipinto Natura morta con Cacciagione Asparagi Castagne e Fiori

Olio su tela. La composizione vede al centro una lepre appesa, affiancata da alcune quaglie e da un piccione; sul lato destr, un cesto di vimini contenente castagne e rami di pino; sul lato sinistro un mazzo di asparagi e un vaso di fiori variopinti, i cui colori accesi e vivaci creano un contrasto cromatico con gli altri elementi, tutti sui toni bruni e grigi. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice dell'800 riadattata.

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440,00€

Noleggia
Testa Femminile Andrea del Sarto ambito di
ARARPI0097215
Testa Femminile Andrea del Sarto ambito di

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Testa Femminile Andrea del Sarto ambito di

Tempera su tavola raffigurante una figura femminile a mezzo busto; indossa un abito rosso sopra una tunica chiara, mentre sulla spalla destra è poggiato un drappo verde. I capelli rossi sono raccolti con una scriminatura centrale e sono in parte coperti da un copricapo candido; il viso pieno presenta un'espressione assorta: lo sguardo pensieroso, le sopracciglia arcuate e le labbra lievemente corrucciate. Presentato in cornice realizzata con parti di un'antica cornice di dimensioni maggiori.

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Dipinto Mosè salvato dalle Acque
ARARPI0222522
Dipinto Mosè salvato dalle Acque

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Dipinto Mosè salvato dalle Acque

Olio su tela. La scena racconta l'episodio biblico del libro dell' Esodo in cui il piccolo Mosè, che la madre aveva affidato al fiume all'interno di una cesta per salvarlo dalla strage dei figli maschi israeliani (ordinata dal Faraone d'Egitto per impedire che il popolo israeliano diventasse troppo numeroso e potesse ribellarsi alla schiavitù), viene ritrovato da una ancella della figlia dello stesso Faraone, che decide di adottarlo e lo salva. La scena, ambientata lungo il fiume, è interamente occupata dalle figure femminili del seguito principesco, ammassate e proiettate verso l'angolo in basso a destra ove è collocato il cesto con il neonato. Anche tutti gli sguardi sono rivolti verso il bambino, nella direzione indicata dal braccio proteso della donna in primo piano a destra. Spiccano le rotondità delle forme femminili, soprattutto delle tre figure in primo piano, ove giochi di luci e ombre fanno risaltare gli incarnati che emergono dalle vesti. Restaurato e ritelato, ildipinto è presentato in cornice.

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715,00€

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Dipinto attribuito a Philip Peter Roos (Rosa da Tivoli)
ARARPI0221025
Dipinto attribuito a Philip Peter Roos (Rosa da Tivoli)

Scena di Caccia

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Dipinto attribuito a Philip Peter Roos (Rosa da Tivoli)

Scena di Caccia

Olio su tela. Scuola nord-europea del XVIII secolo. La grande scena, ambientata in un paesaggio nordico, dalla vegetazione folta sotto cime impervie azzurrate, rappresenta il momento culminante di una caccia ad un cerbiatto: il cavaliere, che occupa la parte superiore della scena, sta infilzando con la lancia la preda, terrorizzata e scomposta nell'agonia; all'intorno la muta di cani partecipa, correndo intorno al cavaliere e alla preda. Spicca, tra tutti, il cane al centro in basso, l'unico dal pelo chiaro: l' intensa luminosità che emana e che fa risaltare il disegno accurato della sua pelliccia, della muscolatura in movimento, dell'espressione esaltata dell'animale, lo rendono protagonista della scena, attirando su di sè lo sguardo, mentre tutte le altre figure, cavaliere compreso, diventano il contorno, accurato e preciso ma non protagonista. E' proprio l'accuratezza nel dipingere gli animali, a collocare l 'opera vicina alla produzione di Philip Peter Roos , noto come Rosa da Tivoli: originario di Francoforte ma trasferitosi poi a Roma, ove rimase sino alla morte, questo artista fu attivissimo soprattutto come pittore di animali, ripresi in primo piano su sfondi paesistici ed eseguiti con colore ricco e intensi effetti di luce. Il grande successo che ebbe e la conseguente ampissima produzione (a volte a discapito della qualità delle opere), giustificano la frequente attribuzione a tale pittore di opere dal soggetto e dalla tecnica pittorica vicine alla sua, come quella qui presentata, che peraltro non è documentata e validata. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice di fine '800.

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Mosè e le Figlie di Jetro
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Mosè e le Figlie di Jetro

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Mosè e le Figlie di Jetro

Tempera su carta, applicata a faesite. L'episodio biblico raffigurato, narrato nel libro dell'Esodo, racconta di come il giovane Mosè, ancora alla corte del faraone d'Egitto, difende le sette giovani figlie del sacerdote Jetro, importunate da alcuni pastori madianiti mentre attingono acqua al pozzo. A seguito di questo suo intervento, Mosè riceverà in moglie una delle figlie di Jetro, Sefora. Soggetto ampiamente riproposto nell'arte, è qui presentato con un'attenzione particolare alla componente ritrattistica, con un'esacerbazione particolare dei tratti espressivi, sia nei volti che nelle pose, dei personaggi. La scena è molto movimentata, con la figura di Mosè centrale, vigorosa e combattiva, che divide in due il campo: alla sua sinistra le sette ragazze, ognuna caratterizzata da un comportamento diverso; alla destra i pastori importuni, che subiscono l'ira di Mosè. Di sfondo, un paesaggio tipico delle produzioni dl XVIII secolo, con una rovina architettonica dietro il pozzo. L'opera è presentata in cornice in stile.

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Rissa in Osteria
ARARPI0107512
Rissa in Osteria

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Rissa in Osteria

Olio su tela. Scuola centro-Europa. Nella scena ambientata all'interno di una taverna, è descritta una rissa tra due uomini, che sono trattenuti dagli altri avventori e dalla locandiera; sul tavolo, di fianco al pranzo interrotto, le carte della partita che ha scatenato la lite. Tutta la scena è riempita dalle figure, dipinte in modo crudo e quasi grottesco, con le espressioni e le pose molto marcate, quasi teatrali, sottolineate anche dai colori vivaci. Il dipinto per queste sue caratteristiche ben si inserisce in quella produzione di scene di genere attingenti alla vita popolare colta nei suoi momenti più vivaci e caratteristici, che si generò a partire dal XVII secolo nell'Europa centrale, soprattutto nei Paesi Bassi, a sostituire con soggetti più leggeri la pittura naturalistica e religiosa, e che in Italia trovò nella "Scuola dei bamboccianti", sviluppatasi a Roma da pittori fiamminghi e italiani, un'espressione particolare. Il dipinto è stato restaurato e ritelato. E' presentato in cornice d'epoca.

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625,00€

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Scena di Genere dal Barbiere
ARARPI0107509
Scena di Genere dal Barbiere

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Scena di Genere dal Barbiere

Olio su tela. Scuola centro-Europa. La scena è ambientata nella bottega di un barbiere, che è intento a tagliare i capelli di un uomo sotto lo sguardo attento di altri clienti e, soprattutto, di alcune donne con i bambini, una delle quali osserva addirittura con degli occhialini il risultato dell'opera. Gli occhiali nell'arte furono introdotti dapprima come segno di distinzione, e poi anche come segno di attenzione scientifica, delineando progressivamente la figura dello studioso, del medico e del chirurgo: in questa tela in realtà sottolineano l'ironia della scena, utilizzati come strumento per un attento esame femminile del taglio di capelli del coniuge! Tutta la scena è riempita dalle figure, dipinte in modo crudo e quasi grottesco, con le espressioni e le pose molto marcate, quasi teatrali, sottolineate anche dai colori vivaci. Il dipinto per queste sue caratteristiche ben si inserisce in quella produzione di scene di genere attingenti alla vita popolare colta nei suoi momenti più vivaci e caratteristici, che si generò a partire dal XVII secolo nell'Europa centrale, soprattutto nei Paesi Bassi, a sostituire con soggetti più leggeri la pittura naturalistica e religiosa, e che in Italia trovò nella "Scuola dei bamboccianti", sviluppatasi a Roma da pittori fiamminghi e italiani, un'espressione particolare. Il dipinto è stato restaurato e ritelato. E' presentato in cornice d'epoca.

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625,00€

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Dipinto Ester al Cospetto di Assuero
ARARPI0222168
Dipinto Ester al Cospetto di Assuero

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Dipinto Ester al Cospetto di Assuero

Olio su tela. Scuola centro-europea della fine XVIII secolo. La scena racconta un episodio biblico ampiamente riproposto nell'arte pittorica, tratto dal libro di Ester: la giovane israelita, che per la sua bellezza era stata scelta in sposa dal re Assuero (probabilmente il persiano Serse) , intercede presso il re stesso per salvare il suo popolo, minacciato di sterminio e vittima di un complotto da parte del perfido consigliere Aman. L'opera raffigura la regina Ester mentre, accompagnata dal suo seguito, in tutto il suo splendore viene accolta benevolmente dal re, il quale la sorregge a fronte al mancamento a cui è soggetta per la paura, mentre denuncia e smaschera, indicandolo, le trame del perfido Aman che indietreggia spaventato. Il dipinto è presentato in cornice in stile.

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415,00€

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Ritratto di Monarca Scozzese
ARARPI0096279
Ritratto di Monarca Scozzese

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Ritratto di Monarca Scozzese

Olio su tela. Intenso e di qualità, il dipinto raffigura un monarca della casa reale di Scozia. Intorno al ritratto, in cornice ovale dipinta, si trovano alcune scritte: in alto a sinistra compare il nome Rober(t), in basso a sinistra il titolo Rex e a destra l'abbreviazione Scot, che sta per Scotorum; la scritta in alto a destra non è identificabile, ma parrebbe essere un acronimo. L'uomo ritratto indossa un cappello e una giubba ornati di pelliccia d'ermellino, considerata la pelliccia più nobile riservata ai reali. Egli porta al collo un ciondolo dorato, che raffigura due foglie con il frutto del cardo, che in araldica simboleggia la Scozia. La scritta e il ciondolo rimandano pertanto a un Roberto di Scozia, probabilmente della dinastia che regnò nel XIV secolo. Il ritratto è stato peraltro eseguito nel periodo ottocentesco romantico, ricorrendo probabilmente per ispirazione a qualche incisione antica. Restaurato e ritelato, è presentato in cornice in stile.

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Dipinto Mosè salvato dalle Acque
ARARPI0221744
Dipinto Mosè salvato dalle Acque

ARARPI0221744
Dipinto Mosè salvato dalle Acque

Olio su tela. La scena racconta l'episodio biblico del libro dell' Esodo in cui il piccolo Mosè, che la madre aveva affidato al fiume all'interno di una cesta per salvarlo dalla strage dei figli maschi israeliani (ordinata dal Faraone d'Egitto per impedire che il popolo israeliano diventasse troppo numeroso e potesse ribellarsi alla schiavitù), viene ritrovato da una ancella della figlia dello stesso Faraone, che decide di adottarlo e lo salva. La scena è ambientata sulle rive di un fiume ma in un paesaggio non orientale, con strutture architettoniche sulla destra: numerose le figure , raffiguranti il seguito della principessa, collocata al centro insieme al bimbo nella cesta. La tela restaurata, è stata applicata su telaio moderno. E' presentata in cronice del XIX secolo.

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465,00€

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Natura Morta con Frutta e Gallina
ARARPI0112152
Natura Morta con Frutta e Gallina

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Natura Morta con Frutta e Gallina

Olio su tela. Scuola italiana. La composizione presenta un insieme di frutta (anguria, pere, pesche e melograni) e verdura (una grande zucca e dei cavolfiori a sinistra) poggiati liberamente su un ripiano; a destra, probabilmente in piedi sulla scaletta del pollaio che si intuisce appena, spicca una fiera gallinella. La composizione, già ritelata e restaurata, necessita di pulizia e restauro per lievi cadute di colore. E' presentata in cornice in stile.

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330,00€

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Scena di Battaglia
ARARPI0066829
Scena di Battaglia

ARARPI0066829
Scena di Battaglia

Olio su tela. Scuola mittel-europea. Al retro presente monogramma No.S. e cifre di probabile inventario. Il dipinto ricorda opere di area austriaca. Raffigura una battaglia tra cavalieri, dominato in primo piano dallo scontro tra due di essi. Il dipinto proviene da una collezione storica lombarda. Ancora in prima tela e in telaio originale; al retro sono presenti rattoppi e segni di restauri antichi, ed e' stata peraltro sottoposta a ulteriore restauro pittorico e riparativo, presso il nostro laboratorio. Cretto ben marcato. Il dipinto è presentato in cornice anch'essa originale e coeva, laccata.

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502,00€

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