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235 € 18000 € Applica

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36 cm 215 cm

31 cm 338 cm

1 cm 13 cm
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PITTURA ANTICA
 

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In questa sezione si possono trovare tutte le opere di pittura antica disponibili nel nostro catalogo online. Un’ampia e raffinata selezione che comprende paesaggi, nature morte, ritratti, volti, soggetti sacri, scorci e vedute con cui poter arricchire ogni ambiente della tua casa.

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Dipinto Agar Ismaele soccorsi dall'Angelo
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ARARPI0245645
Dipinto Agar Ismaele soccorsi dall'Angelo

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Dipinto Agar Ismaele soccorsi dall'Angelo

Olio su tela. Il dipinta racconta l'episodio biblico narrato nel libro dell'Esodo in cui, Agar e il figlioletto Ismaele che la schiava aveva partorito da Abramo, cacciati dalla casa del patriarca per la gelosia della moglie Sara, si ritrovano nel deserto di Bersabea senza acqua: Dio manda loro un angelo che li soccorre indicando alla donna un pozzo d'acqua. La scena è ambientata in un paesaggio nordico, tutt'altro che desertico, ma sono le figure che raccontano l'episodio, spiccando al centro della scena in pose melodrammatiche. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice di fine '800- inizi '900.

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315,00€

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Dipinto Ritratto di Prelato
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ARARPI0246969
Dipinto Ritratto di Prelato

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Dipinto Ritratto di Prelato

Olio su tela. Ritratto di un prelato, affiancato dallo stemma degli Scolopi, che reca il monogramma coronato di Maria e le lettere greche MP e ΘY (abbreviazioni per Madre di Dio): in mano tiene una bolla papale con il sigillo di Papa Clemente XI (1649 -1721) che reca la scritta "Clemens Episcopus Servus Servorum Dei ad perpetuam rei memoriam" , la dicitura pontificia a perenne memoria di un fatto, che il Santo Padre convalida o dice. L'opera ritelata e restaurata, è presentata in cornice in stile.

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127,00€

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Dipinto II stazione della Via Crucis
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Dipinto II stazione della Via Crucis

Gesù è caricato della Croce

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Dipinto II stazione della Via Crucis

Gesù è caricato della Croce

Olio su tela. Si tratta della seconda stazione di una Via Crucis, intitolata " Gesù è caricato della Croce". Il Cristo, già coronato di spine legato con una corda al colo, riceve sulle spalle la grande e pesante croce lignea, che alcuni servi gli sollevano, mentre soldati stanno a guardare; sulla destra un soldato a cavallo sta recando l'insegna che verrà apposta in cima alla Croce,. Ritelato, il dipinto è incorniciato in listello ligneo.

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110,00€

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Dipinto Maddalena Penitente
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ARARPI0246902
Dipinto Maddalena Penitente

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Dipinto Maddalena Penitente

Olio su tela. Il soggetto, ricorrente nella pittura del XVII e XVIII secolo per la componente mistica ma allo stesso tempo sensuale di questa santa, presenta la Maddalena nel deserto, avvolta dai suoi lunghi capelli sciolti e da un drappo, mentre in ginocchio medita sul teschio, il tradizionale Memento mori, tenendo in mano un cilicio; sopra di lei un angelo che tiene in mano il vasetto degli unguenti, altro attributo della santa, alla quale si appresta ad ungere la spalla, in segno di consacrazione a Dio. L'opera, restaurata e ritelata, è presentata in cornice coeva.

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Dipinto attribuibile a Antonio Travi
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ARARPI0225889
Dipinto attribuibile a Antonio Travi

Paesaggio con Rovine e Figure

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Dipinto attribuibile a Antonio Travi

Paesaggio con Rovine e Figure

Olio su tela. Il paesaggio a sviluppo verticale vede al centro una imponente struttura architettonica in rovina, invasa dalle erbacce e presentata con colori e tratti sfumati, quasi a voler sottolineare la sua decadenza. Davanti, in primo piano e ben definite, alcune figure di pastori a riposo, mentre le vacche pascolano: un pastore suona lo zufolo, il secondo, seduto appoggiato al suo bastone, osserva il terzo, il quale denudatosi, è intento a lavarsi, allungato languidamente sulla riva della pozza d'acqua. A sinistra si apre lo scorcio di cime rocciose, grigie sotto un cielo dalle atmosfere albeggianti. La tipologia di composizione paesaggistica rimanda alla produzione di Antonio Travi, detto il Sordo di Sestri: l'artista che ancora ventenne fu allievo dello Strozzi, divenne poi, sotto l'influsso di Waals, pittore di paesaggi caratterizzati da toni plumbei, con zone chiare a contrasto, con edifici e rovine, e animate da figurette periferiche e quasi sperse nella profondità della scena. Il dipinto restaurato e ritelato, è presentato con cornice a listello.

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732,00€

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Ritratto di Donna con Manicotto
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Ritratto di Donna con Manicotto

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Ritratto di Donna con Manicotto

Olio su tela. Scuola veneta del XVIII secolo. Il ritratto propone la figura di una giovane donna che indossa un abito d'uso quotidiano, ma impreziosito dai bordi in pelliccia maculata; curiosamente, ella ostenta con il braccio alzato un manicotto di pelliccia infilato su una mano, probabilmente un vezzo per sottolineare una moda del tempo. IL dipinto presenta segni di restauro, con conservazione della tela originale, seppur rimontata su telaio nuovo. E' presentato in cornice ovale coeva, ma sormontata da fregio ligneo aggiunto in epoca posteriore.

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Dipinto Madonna con Bambino
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ARARPI0245642
Dipinto Madonna con Bambino

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Dipinto Madonna con Bambino

Olio su tela. La Madonna tiene in braccio il Bambin Gesù, ed entrambi sorreggono la corona del Rosario, invito alla devozione mariana. In alto, dai cieli aperti si affacciano angeli. Il dipinto è stato precedentemente restaurato e ritelato; qualche piccola caduta di colore lungo i margini. E' presentato in cornice coeva.

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390,00€

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Dipinto La Fuga in Egitto
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Dipinto La Fuga in Egitto

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Dipinto La Fuga in Egitto

Olio su tela. La scena biblica raffigura la Sacra Famiglia con Maria seduta sull'asinello, Gesù neonato tra le sue braccia e Giuseppe che tira l'animale, mentre fuggono da Nazareth, diretti in Egitto, per sfuggire alla persecuzione di Erode. Sopra di loro volteggiano alcuni angioletti. Gli sguardi degli angeli, di Giuseppe e di Maria convergono teneramente sul Bambino. Sullo sfondo un paesaggio nordico. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice in stile.

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222,00€

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Dipinto Angelo custode in Ghirlanda di Fiori
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Dipinto Angelo custode in Ghirlanda di Fiori

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Dipinto Angelo custode in Ghirlanda di Fiori

Olio su tela. Scuola centro-italiana del XVII secolo. Secondo la tradizione iconografica, anche in questo dipinto l' angelo custode è raffigurato come un giovane alato che accompagna su un tratto di strada un fanciullo, indicandogli il cielo come meta del cammino. La figura alata spicca e domina la scena, vivace nei colori, possente nella forza fisica che emana, seppur dolce nell' atteggiamento delicatamente protettivo verso il bambino, la cui piccola figura avviluppata tra le membra del suo custode. La scena è racchiusa all'interno di una ghirlanda di fiori, vivaci e variopinti, che conferiscono colore alle figure, altrimenti collocate in un paesaggio scuro e quasi monocromo. La raffigurazione di personaggi, prevalentemente religiosi, racchiusi in cornici floreali ebbe grande sviluppo soprattutto a Roma, legata a nomi come Giovanni Stanchi (1608 -1675), piuttosto che Mario Nuzzi detto Mario de' Fiori (1603 -1673), ed altri ancora. Il dipinto, restaurato e ritelato, è presenato in cornice a listello.

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Dipinto Composizione Floreale
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Dipinto Composizione Floreale

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Dipinto Composizione Floreale

Olio su tela. Scuola italiana del XVII secolo. La variegata e multiforme composizione floreale, sviluppata verticalmente, è collocata all'interno di un vaso poggiante su un basamento su cui giacciono anche alcuni frutti. Lo sfondo è nero, a far risaltare i colori vivaci dei fiori. In prima tela, il dipinto presenta piccole cadute di colore diffuse e un cretto piuttosto spiccato. E' presentato in cornice in stile.

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365,00€

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Dipinto Paesaggio con Figure
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Dipinto Paesaggio con Figure

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Dipinto Paesaggio con Figure

Olio su tela. Scuola centro-europea del XVIII secolo. E' proposto un paesaggio fluviale in prossimità di un borgo, con al centro il ponticello che scavalca il corso d'acqua, e popolato da numerose figure popolari, dalle caratteristiche tipicamente nord-europee per i connotati carnosi e le espressioni furbe e curiose. Esse sono intente in attività del quotidiano legate alla pesca: al centro un uomo espone il suo pescato ad una coppia, garantendone, attraverso il gesto del braccio, la fresca provenienza; davanti a lui un bambino rovescia un mastello di pesci e bisce d'acqua mentre un altro pescatore, più arretrato, vende anch'egli la sua merce. Altri due uomini, in piedi dentro l'acqua, tirano le reti; sul ponte transita una pastorella con il bimbo e la capretta. Seduta in primo piano a destra, una donna osserva la scena. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice in stile.

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565,00€

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Dipinto Paesaggio Fiammingo con Figure
ARARPI0243352
Dipinto Paesaggio Fiammingo con Figure

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Dipinto Paesaggio Fiammingo con Figure

Olio su tavola di noce. Scuola fiamminga del XVI secolo. Il dipinto presenta un paesaggio caratterizzato da un alta pianta frondosa al centro, che divide verticalmente la scena in due parti, svettando dalla terra bruna e scura in primo piano, verso l'orizzonte di boscose colline azzurre, che sfumano poi in un continuum cromatico nel cielo sovrastante, interrotto dalla folta chioma dell'albero. La scena in primo piano è animata di diverse figurine di personaggi in cammino, sparsi nella campagna. Peculiari le scelte cromatiche, i bruni e gli azzurri, che insieme al tipo di paesaggio e alle figure rimandano alla pittura fiamminga; peraltro l' utilizzo di una tavola di noce depone per un artista fiammingo operante in Italia, ove veniva utilizzato tale supporto pittorico, inconsueto nel nord- Europa. Il dipinto è presentato in cornice coeva.

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Coppia di Dipinti su Ardesia
SELECTED
SELECTED
ARARPI0233382
Coppia di Dipinti su Ardesia

La Maddalena penitente e San Giovanni Battista

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Coppia di Dipinti su Ardesia

La Maddalena penitente e San Giovanni Battista

Olio su ardesia. Sono qui proposti due esempi di pittura a olio su pietra, genere pittorico che a cavallo tra '500 e '600 i ebbe particolare fortuna nella Repubblica Veneziana, nella sua forma di pittura ad olio su lavagna o pietra di paragone. La scelta di una pietra così scura come sfondo non è legata solo a motivazioni pratiche (la vicinanza delle miniere bresciane e della Val Brembana), ma, come ben dimostrano le nostre due opere, l'emergere delle figure dal fondo scuro alla luce risponde in pieno anche alle nuove esigenze della pittura del tempo, che nel clima della Controriforma, tendevano ad esprimere non più solo le certezze esistenziali idealizzate del pieno rinascimento, ma anche le ansie e l'aprirsi a nuove fasi, tendenti già con Tintoretto a una maggiore attenzione al reale ed ai contrasti luministici, per poi sfociare in modo travolgente nelle ricerche seicentesche fortemente giocate proprio sul binomio contrapposto luce-ombra. Le due opere qui presentate ben rientranti nella produzione di area veneta dei primi decenni del '600, propongono due figure di santi, entrambi eremiti, collocate su uno sfondo naturalistico scuro, appena visibile. La figura della Maddalena emerge dall'oscurità, appoggiata a seguire la curva del supporto lapidico; è raffigurata volta con aria interrogativa verso il buio, come in atteggiamento di ascolto, la mano sinistra alzata e l'altra appoggiata al “memento mori”egregiamente scorciato. Davanti a lei un flagello ed il vaso d'unguento. Dipinto en pendant, san Giovanni Battista è rappresentato giovinetto, con un agnello ai suoi piedi, in mano la croce astile con il vessillo “ecce agnus dei”, mentre con la mano destra attinge alla fonte d'acqua, richiamando l'episodio che lo vedrà battezzare Gesù Cristo. In entrambi i dipinti le figure spiccano in modo forte e incisivo grazie al nero che caratterizza la placca di ardesia su cui sono raffigurati. I due dipinti, di formato ovale, sono presentati in cornici lignee nere, di fine '800.

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Dipinto La Visitazione
ARARPI0242931
Dipinto La Visitazione

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Dipinto La Visitazione

Olio su tela. Scuola veneta della fine XVIII secolo. Il grande dipinto racconta l'episodio evangelico dell' incontro tra Santa Elisabetta, incinta di Giovanni Battista, e Maria, in attesa di Gesù, ma inserito in una più ampia scena corale: è collocata su un'ampia scalinata, probabilmente quella del tempio in cui Zaccaria, il marito di Elisabetta, era sacerdote, e una folla di figure, ed è animata da una folla di figure, tra cui spiccano diverse donne con fanciulli e nuclei familiari. Particolare in primo piano a sinistra è la figura con un ragazzino attaccato alle gambe:, che guarda verso lo spettatore, indicando con un ampio gesto del braccio l' evento centrale, l'incontro tra le due sante donne. Spiccano le cromie, che secondo la tradizione pittorica veneta, sono elementi fondanti delle scene, che sottolineano le figure e sfumano nei diversi piani tridimensionali. Ritelata e restaurata, la tela presenta una lieve rottura a sinistra. E' presentata in cornice dorata di fine '800.

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Dipinto Betsabea al Bagno
ARARPI0240154
Dipinto Betsabea al Bagno

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Dipinto Betsabea al Bagno

Olio su tela. Il dipinto di grandi dimensioni, riprende le modalità pittoriche del XVII secolo ma è di epoca successiva, ed è stato realizzato su una tela applicata su altra più antica. La scena racconta l' episodio biblico (tratto dal Libro dei Re) ampiamente narrato pittoricamente, affigura il bagno di Betsabea, la moglie del generale Uria, al servizio del re Davide. Secondo il racconto biblico, Davide si trova nella terrazza del suo palazzo quando nota la donna che si fa il bagno nel giardino della sua abitazione, attorniata dalle sue ancelle. Davide se ne invaghisce e la seduce, mettendola incinta. Per mascherare il misfatto, richiama il generale Uria dal fronte, per farlo giacere con la moglie, ma Uria non vuole lasciare i suoi soldati; allora Davide lo manda a combattere in prima linea sperando che resti ucciso: così avviene e Davide può sposare Betsabea, ma verrà punito da Dio per l'adulterio e l'empietà commessa. Il dipinto propone il momento in cui Betsabea, appena uscita dal bagno, mentre si specchia nello specchio che le regge una schiava, e circondata da altre serve, legge il biglietto che le ha mandato il re Davide; quest'ultimo compare in alto a destra, affacciato al terrazzo. La scena è dominata dalle figure femminili intrecciate tra loro, in un viluppo di vesti e tessuti, e contornate dai fiori del giardino; al centro spicca lo specchio in una ricca cornice dorata. Il dipinto presenta un rattoppo in basso a destra. E' presentato in cornice antica dorata.

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Dipinto Adorazione dei Pastori
ARARPI0240149
Dipinto Adorazione dei Pastori

ARARPI0240149
Dipinto Adorazione dei Pastori

Tempera e olio su tavola. Scuola veneta-cretese del secolo XVII-XVIII. Con il termine di Scuola veneta-cretese (o Creto-Veneta) si indica un'importante scuola pittorica, conosciuta anche con il nome di scuola Post-Bizantina, movimento che fiorì sull'isola di Creta sotto controllo della Serenissima di Venezia tra il 1204 e il 1669. Grazie alla situazione politica, in particolare dopo la caduta di Costantinopoli, Creta divenne il principale centro artistico cristiano di matrice greca dal quindicesimo al diciassettesimo secolo. In questo ambiente si sviluppò un particolare stile pittorico che fu marcato dalla tradizione e dai movimenti di matrice sia bizantina che latina. In particolare, data l' importante domanda di icone bizantine in Europa, l'isola divenne presto un centro di produzione di queste opere d'arte. Lo stile dell'icona bizantina si ritrova in quest'opera, che propone un soggetto ampiamente riproposto nell'arte, ovvero l'Adorazione dei pastori alla nascita di Gesù: le figure della Sacra Famiglia e dei Pastori sono fortemente riconducibili alla tradizionale raffigurazione iconografica bizantina, ma sono collocati in un paesaggio più latino, che si apre ampio, con una profondità prospettica che rimanda al paesaggismo seicentesco europeo, senza il tradizionale fondo oro ma con scelte cromatiche che richiamano comunque la luce dorata divina, in particolare dove un angelo annunciante la Gloria di Dio si affaccia dai cieli aperti. Il dipinto presenta un distacco della pittura nella parte centrale, in corrispondenza di precedente restauro, che necessita di ulteriore recupero. Al retro della tavola è presente un timbro a ceralacca. Il dipinto è presentato in cornice lignea antica.

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360,00€

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Dipinto Il Transito di San Giuseppe
ARARPI0240148
Dipinto Il Transito di San Giuseppe

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Dipinto Il Transito di San Giuseppe

Olio su tela. Scuola italiana del XVIII secolo. Il dipinto raffigura la morte di San Giuseppe che, secondo i vangeli apocrifi, avvenne assistita da Maria e da Gesù: il moribondo giace infatti nel suo letto di agonia, sostenuto affettuosamente dal figlio putativo Gesù e dalla sposa Maria, mentre diversi angeli assistono, sia ai piedi del giaciglio, sia dall'alto ove i cieli già si aprono per accogliere l'anima del santo. Quella di Giuseppe è considerata la forma di morte più desiderabile e serena, di vecchiaia, nel proprio letto e circondato dai propri cari, e per tal motivo il Santo è considerato il patrono dei morenti e della dolce morte. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato con cornice.

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482,00€

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Dipinto San Gerolamo
ARARPI0240140
Dipinto San Gerolamo

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Dipinto San Gerolamo

Olio su tela. Scuola italiana del XVII secolo. Il Santo è raffigurato all'interno del suo studio, intento a leggere e studiare i sacri testi, ma in abito penitenziale, ovvero rivestito solo da un tlo rosso drappeggiato intorno al corpo nudo. Il dipinto, ritelato, presenta un cretto marcato; è collocato in cornice lignea coeva ridorata.

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457,00€

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Dipinto David con la Testa di Golia
ARARPI0240139
Dipinto David con la Testa di Golia

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Dipinto David con la Testa di Golia

Olio su tela. Scuola centro-italiana del XVII secolo. Il dipinto richiama nello stile pittorico la produzione di Angelo Caroselli (1585-1652), artista barocco romano che fu pittore, copista, restauratore, ma anche pasticheur e conoscitore in materia d'arte, ovvero realizzatore di dipinti “alla maniera di” – nella “tecnica” e nello “stile” di un determinato tempo artistico o di un determinato autore, anche assemblando “parti” tratte da dipinti diversi. Inizialmente di stampo caravaggesco, Il Caroselli sviluppò in seguito un suo linguaggio artistico personale, che fu copiato da molti artisti minori. In quest'opera risalta l'espressività fissa e quasi esasperata del personaggio, la cui eleganza del vestito secentesco e i tratti quasi femminei del volto dal roseo incarnato, contrastano con la crudezza della testa di Golia, sanguinolenta, con l'ampia ferita da taglio che spicca sul pallore mortale. Il dipinto è stato restaurato e ritelato, conservando il telaio ligneo originale. E' presentato in cornice lignea coeva.

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Dipinto Natura morta con Fiori e Frutta
ARARPI0240147
Dipinto Natura morta con Fiori e Frutta

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Dipinto Natura morta con Fiori e Frutta

Olio su tela. Scuola italiana del XVII-XVIII secolo. Una grande composizione di fiori variopinti, in vasi di metallo sbalzato, e alcuni frutti sparsi per terra, sono collocati a ridosso di una parete che dà su un paesaggio marittimo: la luminosità del cielo e del mare sulla destra contrasta con la zona d'ombra sulla sinistra, sulla quale spiccano i colori dei fiori. Il dipinto, ritelato e restaurato, presenta un cretto marcato. E' presentato in cornice coeva laccata e dorata.

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