prezzo

660 € 12060 € Applica

dimensioni opera


39 cm 210 cm

55 cm 338 cm

2 cm 9 cm
Applica

PITTURA ANTICA
 

 

SPEDIZIONE GRATUITA


In questa sezione si possono trovare tutte le opere di pittura antica disponibili nel nostro catalogo online. Un’ampia e raffinata selezione che comprende paesaggi, nature morte, ritratti, volti, soggetti sacri, scorci e vedute con cui poter arricchire ogni ambiente della tua casa.

Hai opere d'arte simili da vendere? Contattaci!  Acquistiamo T  Acquistiamo Mail  Acquistiamo W


 

ordina per

Dipinto Gesù e i Bambini
ARARPI0257874
Dipinto Gesù e i Bambini

ARARPI0257874
Dipinto Gesù e i Bambini

Olio su tela, applicata su tavola. Scuola centro-italiana del XVIII secolo. E' raffigurato l'episodio evangelico in cui Gesù accoglie presso di sè i bambini, esortando i suoi discepoli a non allontanarli: "Lasciate che i bambini vengano a me, perchè di essi è il Regno dei cieli". La scena è piena di figure che si sovrappongono e intrecciano: in primo piano Gesù seduto sulla destra, apre le braccia in segno di accoglienza dei bambini che gli si avvicinano, spinti dalle madri; in secondo piano i discepoli, con Pietro riconoscibile al centro che cerca di allontanare un ragazzino, ma il loro sguardo è rivolto al Cristo, che li guarda e li esorta all'accoglienza. Di sfondo alla scena compaiono alcune architetture, in particolare spicca la piramide che simbolicamente rappresenta la tensione, l'ascesa verso l'alto. Il dipinto presenta al centro un evidente mancanza della tela, rattoppata con apposizione al retro di pannello ligneo. Presenta altre piccole tracce di restauro diffuse. E' presentata in cornice del XIX secolo.

Contattaci

Contattaci
Dipinto di Maximilian Pfeiler
SELECTED
SELECTED
ARARPI0109333
Dipinto di Maximilian Pfeiler

Natura morta con Uva, Fichi, Melagrana e Pesche

ARARPI0109333
Dipinto di Maximilian Pfeiler

Natura morta con Uva, Fichi, Melagrana e Pesche

Olio su tela. Firmato “Max. PF.” sulla cornice superiore del capitello. La natura morta è composta da uva, melagrana e pesche poste su un capitello, nella composizione è presente anche un vassoio d'argento; sullo sfondo un paesaggio con alberi e rovine, sulla sinistra si intravvede un angolo di cielo ceruleo, appena velato da nuvole. Maximilian Pfeiler si affermò per le sue nature morte in cui, a fare da sfondo ai fiori e ai frutti, collocava un frammento architettonico, introducendo già quel gusto verso le rovine antiche che si consoliderà a pieno nel XVIII secolo. Il dipinto è stato ritelato e restaurato (piccole ridipinture). E' presentato in cornice in stile.

Contattaci

Contattaci
video
Ritratto di Donna con Manicotto
ARARPI0132209
Ritratto di Donna con Manicotto

ARARPI0132209
Ritratto di Donna con Manicotto

Olio su tela. Scuola veneta del XVIII secolo. Il ritratto propone la figura di una giovane donna che indossa un abito d'uso quotidiano, ma impreziosito dai bordi in pelliccia maculata; curiosamente, ella ostenta con il braccio alzato un manicotto di pelliccia infilato su una mano, probabilmente un vezzo per sottolineare una moda del tempo. IL dipinto presenta segni di restauro, con conservazione della tela originale, seppur rimontata su telaio nuovo. E' presentato in cornice ovale coeva, ma sormontata da fregio ligneo aggiunto in epoca posteriore.

Contattaci

Contattaci
Dipinto David con la Testa di Golia
ARARPI0240139
Dipinto David con la Testa di Golia

ARARPI0240139
Dipinto David con la Testa di Golia

Olio su tela. Scuola centro-italiana del XVII secolo. Il dipinto richiama nello stile pittorico la produzione di Angelo Caroselli (1585-1652), artista barocco romano che fu pittore, copista, restauratore, ma anche pasticheur e conoscitore in materia d'arte, ovvero realizzatore di dipinti “alla maniera di” – nella “tecnica” e nello “stile” di un determinato tempo artistico o di un determinato autore, anche assemblando “parti” tratte da dipinti diversi. Inizialmente di stampo caravaggesco, Il Caroselli sviluppò in seguito un suo linguaggio artistico personale, che fu copiato da molti artisti minori. In quest'opera risalta l'espressività fissa e quasi esasperata del personaggio, la cui eleganza del vestito secentesco e i tratti quasi femminei del volto dal roseo incarnato, contrastano con la crudezza della testa di Golia, sanguinolenta, con l'ampia ferita da taglio che spicca sul pallore mortale. Il dipinto è stato restaurato e ritelato, conservando il telaio ligneo originale. E' presentato in cornice lignea coeva.

Contattaci

Contattaci
Dipinto Natura morta con Fiori e Frutta
ARARPI0240147
Dipinto Natura morta con Fiori e Frutta

ARARPI0240147
Dipinto Natura morta con Fiori e Frutta

Olio su tela. Scuola italiana del XVII-XVIII secolo. Una grande composizione di fiori variopinti, in vasi di metallo sbalzato, e alcuni frutti sparsi per terra, sono collocati a ridosso di una parete che dà su un paesaggio marittimo: la luminosità del cielo e del mare sulla destra contrasta con la zona d'ombra sulla sinistra, sulla quale spiccano i colori dei fiori. Il dipinto, ritelato e restaurato, presenta un cretto marcato. E' presentato in cornice coeva laccata e dorata.

Contattaci

Contattaci
video
Dipinto Paesaggio con Architettura
ARARPI0229490
Dipinto Paesaggio con Architettura

ARARPI0229490
Dipinto Paesaggio con Architettura

Olio su tela. Scuola nord-italiana del XVIII secolo. Secondo il gusto del XVIII secolo, il paesaggio proposto è dominato dai resti di un antico tempio, vestigia delle glorie passate. All'intorno una campagna con un corso d'acqua, ma sfumante in lontananza verso le cime azzurrate di una catena montuosa. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice in stile.

Noleggia

615,00€

Noleggia
Dipinto Paesaggio con Figure
ARARPI0233939
Dipinto Paesaggio con Figure

ARARPI0233939
Dipinto Paesaggio con Figure

Olio su tela. Il paesaggio, ambientato in montagna ma con veduta del mare di sfondo, vede una figura di popolana al centro e due ai lati, che camminano sui sentieri; alcuni casolari sono sparsi sulle pendici verdeggianti. Il dipinto presenta diverse cadute di colore, soprattutto luogo il margine superiore. E' presentato in cornice in stile.

Noleggia

165,00€

Noleggia
Dipinto Giovane che accende la Pipa
ARARPI0229465
Dipinto Giovane che accende la Pipa

ARARPI0229465
Dipinto Giovane che accende la Pipa

Olio su tela. Il dipinto propone il ritratto a mezzo busto di un giovane uomo che, in deshabillé, sta accendendo la pipa attingendo il fuoco con un bastoncino dalla candela posata davanti a lui, sul tavolo ove è appoggiata anche una spada: forse si tratta di un giovane cavaliere in un momento di riposo. E' proprio la candela, unica fonte di luce della scena, a suggerire che l'artista guardasse alla produzione di Georges De La Tour (1593 -1652), il pittore francese di stampo caravaggesco che si affermò per le sue scene "notturne", caratterizzate da figure, solitamente gente di basso rango più che modelli storici o personaggi altolocati, illuminate dalla luce di una candela, a creare una speciale atmosfera di intimità. Il dipinto, restaurato e ritelato, è presentato in cornice in stile.

Contattaci

Contattaci
Dipinto Natura morta con Frutta, Ortaggi e Gatto
ARARPI0225885
Dipinto Natura morta con Frutta, Ortaggi e Gatto

ARARPI0225885
Dipinto Natura morta con Frutta, Ortaggi e Gatto

Olio su tela. Scuola italiana del XVII secolo. La grande composizione presenta una varietà di alimenti su un tavolo di cucina: a sinistra un grande canestro di vimini pieno di ortaggi, sormontato da un gruppo di pesci appesi; altri ortaggi sono posati sul piano del tavolo, accanto a un piatto di ciliege, ad uno con una forma di pane, e più indietro un altro con gamberi; sulla destra spicca un vaso colmo di fiori variopinti e, seduto sul rialzo di una madia, un gatto nero che si lecca tranquillamente la zampa. Spicca la nitidezza dei colori, esaltati dai riflessi di luce alcuni alimenti, come le ciliege o i gamberi, e sulla brocca in rame davanti ai fiori. Il dipinto, restauratoe ritelato, è presentato in cornice a listello.

Contattaci

Contattaci
Dipinto di Hercules Sanders
ARARPI0220300
Dipinto di Hercules Sanders

Figure con Natura Morta Autunnale

ARARPI0220300
Dipinto di Hercules Sanders

Figure con Natura Morta Autunnale

Olio su tela. Sulla botte in basso a sinistra è presente la firma H.Sanders. La scena, ambientata in esterno in una via di una città fiamminga, con il canale di sfondo sulla sinistra, vede in primo piano una venditrice di ortaggi dietro il suo banchetto, che è allestito con una variegata composizione di ortaggi invernali, una natura morta composta da cavolfiori, verze, carote, pannocchie; al fianco della donna, un passante che porta in spalla un arpione, le sta offrendo dei pesci, evidentemente il frutto del suo pescato che vuole vendere. L' ambientazione fa pensare ad Amsterdam, città ove nacque e visse il pittore olandese Hercules (o Herkules) Sanders, che si affermò prevalentemente come ritrattista, ma di cui è nota una scena di genere in interno, attualmente presso il Detroit Institute of Arts, datata 1647 e intitolata "Donna che pulisce il pesce", la cui figura femminile molto somiglia alla venditrice dell'opera qui presentata. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice in stile.

Contattaci

Contattaci
Dipinto La Predica di San Giovanni Battista
ARARPI0220299
Dipinto La Predica di San Giovanni Battista

ARARPI0220299
Dipinto La Predica di San Giovanni Battista

Olio su tela. Scuola fiamminga del XVII-XVIII secolo. La grande scena si svolge in un vasto paesaggio nordico, all'interno di un bosco ricco di piante ritorte, e sulla destra una città sormontata da picchi rocciosi. All'interno del bosco un folto gruppo di figure, figure popolari ma anche altolocate, tutti in abiti orientali, che fanno cerchio intorno a Giovanni Battista, ritratto nel suo costume iconografico tradizionale (vestito di pelli, con il bastone sormontato dalla Croce e avvolto dal cartiglio, un agnellino ai piedi): lo sguardo di Giovanni è rivolto verso l'alto, in linea con un uccello che vola sopra le cime degli alberi, raffigurazione simbolica dello Spirito Santo che ispira le parole del predicatore. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice di fine '800 - inizio '900.

Contattaci

Contattaci
Dipinto Allegorico
ARTPIT0001237
Dipinto Allegorico

Putti che giocano a Carte

ARTPIT0001237
Dipinto Allegorico

Putti che giocano a Carte

Olio su tela. Nella scena, ambientata in un interno ma con ampia finestra che inquadra un paesaggio, tre putti seduti su panchetti giocano con delle carte, tentando di costruirne un castello. Restaurato.

Noleggia

530,00€

Noleggia
Dipinto con Daniele nella fossa dei Leoni
ARARPI0209156
Dipinto con Daniele nella fossa dei Leoni

ARARPI0209156
Dipinto con Daniele nella fossa dei Leoni

Olio su tela. L'episodio biblico raffigurato si riferisce alla storia di Daniele, il profeta alla corte di re Dario il Medo che, per aver pregato il suo Dio, venne condannato ad essere gettato nella fossa dei leoni. Ma Dio salvò Daniele, mandando un angelo a chiudere le fauci delle belve, e il re graziò Daniele facendo invece condannare chi lo aveva denunciato. Il soggetto è stato più volte raffigurato nell'arte, per il fascino legato alla storia ma anche per il suo sapore esotico per la presenza delle belve; in particolare si ricorda la versione di Rubens del 1615, ove il profeta è raffigurato, nudo nella fossa sottoterra, mentre prega ardentemente, circondato da una folla di leoni feroci. L'opera qui presentata propone invece una versione centrata sul dialogo tra il profeta e l'angelo, che si fronteggiano spiccando con i colori vividi delle loro vesti sullo sfondo scuro di una prigione; c'è un solo leone, accucciato mansuetamente ai piedi dell'angelo, e prevale quindi la dimensione spirituale e salvifica dell'evento biblico. Secondo il famoso storico dell'arte Maurizio Marini specialista nella pittura di Caravaggio e dell'arte barocca, che aveva avuto anni fa l' occasione di visionare il dipinto, l'opera potrebbe essere attribuibile ad Antonio Maria Vassallo (1620 -1664) per le scelte compositive e cromatiche. Il dipinto, restaurato e ritelato, è presentato con cornice listello.

Contattaci

Contattaci
Coppia di dipinti Allegorici
ARARPI0206733
Coppia di dipinti Allegorici

Allegorie della Prudenza e della Giustizia

ARARPI0206733
Coppia di dipinti Allegorici

Allegorie della Prudenza e della Giustizia

Olio su tela. Scuola italiana del XVII secolo. I due dipinti fanno probabilmente parte di un gruppo raffigurante le quattro virtù cardinali, ovvero Giustizia, Prudenza, Temperanza e Fortezza. Le allegorie sono rappresentate in figure femminili, recanti alcuni dei simboli attributivi delle virtù che rappresentano. La Giustizia si riconosce dai due attributi più comuni, la bilancia, simbolo di equità ed equilibrio, e la spada, segno di potenza distributiva. Anche la Prudenza ha con sé due simboli: uno specchio, simbolo di circospezione che ci permette di evitare le insidie del male ( permette di guardarsi alle spalle) o anche simbolo della conoscenza di se stessi; ed un serpente simbolo di eternità e tempo, ma anche esso simbolo di avvedutezza (nel Vangelo Gesù dice:" Io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come colombe"). Le due tele, già precedentemente restaurate e ritelate, sono in buone condizioni. Sono presentate in cornice antiche in legno intagliato e laccato, con attuali piccole mancanze e danni.

Contattaci

Contattaci
Dipinto attribuito a Thomas Heeremans
SELECTED
SELECTED
ARARPI0184962
Dipinto attribuito a Thomas Heeremans

Paesaggio Invernale con Figure sul Ghiaccio

ARARPI0184962
Dipinto attribuito a Thomas Heeremans

Paesaggio Invernale con Figure sul Ghiaccio

Olio su tela. Scuola fiamminga del XVII-XVIII secolo. Sulla cornice presente etichetta attributiva a Thomas Heeremans (con data però non corretta). La grande scena propone un paesaggio invernale consono al territorio olandese, in quanto caratterizzato da un canale ghiacciato, in prossimità di un villaggio, popolato da numerose figure di pattinatori, intente alle attività quotidiane: la slitta trainata dal cavallo per il trasporto delle persone, l'uomo che spinge la "carriola" piena di legna, il bambino che si spinge nella sua cassettina; sull'argine lungo il canale transitano altre figure. Su tutto incombe il cielo bigio e freddo di una giornata invernale. Il soggetto fu quello ricorrente della produzione del pittore olandese Thomas Heeremans, che dipinse prevalentemente paesaggi invernali della sua terra, replicandoli più volte per il successo ottenuto, e inducendo numerosi altri artisti ad imitarlo; si pensa quindi che quest'opera sia riconducibile a imitatore dell'Heeremans, piuttosto che a lui direttamente. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice in stile.

Contattaci

Contattaci
Dipinto di Paesaggio con Figure ed Armenti
SELECTED
SELECTED
ARARPI0184974
Dipinto di Paesaggio con Figure ed Armenti

ARARPI0184974
Dipinto di Paesaggio con Figure ed Armenti

Olio su tela. Scuola italiana del XVIII secolo. All'interno di un paesaggio piuttosto brullo, con rovine architettoniche sulla sinistra e cime innevate di sfondo a destra, transitano sul sentiero alcuni pastori, che conducono le loro greggi di mucche, pecore e capre. Nell' ambientazione paesaggistica nordica, la sfumatura rosata del cielo e il carattere pastorale della scena conferiscono quella atmosfera idealistica propria della pittura di paesaggio settecentesca, in cui prevaleva l' appagamento del sentimento più che l'intento di trasposizione realistica. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice in stile.

Contattaci

Contattaci
Domenico Gargiulo attribuito a
SELECTED
SELECTED
ARARPI0129544
Domenico Gargiulo attribuito a

Paesaggio con Architetture e Figure

ARARPI0129544
Domenico Gargiulo attribuito a

Paesaggio con Architetture e Figure

Olio su tela. Il grande paesaggio è dominato da una imponente struttura architettonica a colonne affacciata sul mare, che occupa tutta la parte centrale della tela, mentre sulla destra si delinea una fortezza. La scena è poi animata da numerose figure di popolani intenti alle quotidiane attività: in primo piano a sinistra, sulla banchina, un gruppo di uomini attende al carico di numerose casse e bauli. Sul baule centrale, vicino al personaggio dominante al centro che pare dirigere le operazioni, è inserito il monogramma D.G. Questa sigla insieme alla modalità stilistica barocca, rimanda l'attribuzione a Domenico Gargiulo, nome d'arte del pittore napoletano Micco Spadaro (1609/1612 – 1675). Attivo prevalentemente a Napoli soprattutto nei due decenni a cavallo della metà del XVII secolo, il Gargiulo si affermò principalmente come paesaggista e soprattutto per aver documentato i tumultuosi avvenimenti della Napoli del XVII secolo (eruzioni, epidemie, la rivolta di Masaniello). La progressiva specializzazione nella rappresentazione di paesaggi o scene cittadine, affollate da figurine presentate con descrizioni minute e con attenzione verso la realtà sociale popolare, fecero sì che la sua committenza fosse prevalentemente di carattere privato, ricevendo commissioni da numerosi notabili napoletani, reggenti, cavalieri e ritrovandosi sue opere in tutte le più importanti collezioni napoletane dell'epoca. Tra i suoi maggiori committenti vi fu peraltro anche il grande collezionista fiammingo Gaspare Roomer, a cui il Gargiulo dovette la sua fortuna. Il Gargiulo inserì spesso nelle sue opere le sue sigle, ma raramente le datò; si è potuto stabilire la datazione della sua produzione solo grazie alla realizzazione di una serie di lavori per i monaci della certosa di S. Martino, avvenuta tra il 1638 e il 1646, tra le poche opere a soggetto religioso da lui realizzate ma le uniche a essere documentati con una certa precisione. La grande tela qui proposta è presentata in cornice in stile.

Contattaci

Contattaci
Dipinto con Scena Mitologica
SELECTED
SELECTED
ARARPI0183429
Dipinto con Scena Mitologica

Amore e Psiche

ARARPI0183429
Dipinto con Scena Mitologica

Amore e Psiche

Olio su tela. Scuola nord -Italia del XVII secolo. La scena si rifà, con alcune variazioni ma molto vicina nelle dimensioni, ad una parte del grande affresco intitolato "Banchetto degli dei" nella Camera di Cupido ( o Camera di Amore e Psiche) di Palazzo Té a Mantova, grande raffigurazione di oltre nove metri realizzata da Giulio Romano con la sua bottega nel XVI secolo. La scena proposta (che a Mantova è collocata sulla destra del grande banchetto), vede Amore e Psiche sdraiati su un triclinio, mentre una piccola figura alata li incorona d'alloro e due ninfe lavano la mano di Amore; sullo sfondo a destra un gruppo di satiri sta sacrificando una capra all'ara di una divinità, mentre al centro, in lontananza, una città brucia. Il banchetto degli dei è il momento conclusivo del mito dei due innamorati, che, dopo molte prove e peripezie, ottengono il permesso di Venere per sposarsi. L'opera, restaurata e ritelata, è presentata in cornice antica.

Contattaci

Contattaci
Louis Dorigny attribuibile a
SELECTED
SELECTED
ARARPI0148941
Louis Dorigny attribuibile a

Erminia tra i Pastori

ARARPI0148941
Louis Dorigny attribuibile a

Erminia tra i Pastori

Olio su tela. La grande tela racconta un episodio tratto dalla Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso, in cui la giovane Erminia, principessa d'Antiochia segretamente innamorata di Tancredi, assiste al ferimento in duello dell'amato. Spinta dall'amore indossa quindi le armi della guerriera Clorinda, sua intima amica, e di notte esce per raggiungere l'amato Tancredi e curarlo. Ma al campo cristiano un raggio di luce lunare la illumina e, scambiata per Clorinda dalle sentinelle, è costretta ad una fuga precipitosa: capita così in un villaggio abitato da pastori che vivono lontani dalla guerra in uno spazio idilliaco, dove chiede e ottiene di essere ospitata per qualche tempo nella speranza (vana) di dimenticare il suo amore infelice. L'opera, già attribuito a Carlo Loth, è piuttosto rimandabile alla produzione di Louis Dorigny, il pittore parigino che visse a lungo in Italia, a Roma, a Venezia e infine definitivamente a Verona, ove ottenne numerose commesse da veronesi ma anche da committenti veneti e lombardi, estendendo la sua attività di affrescatore da Bergamo sino a Udine. A Verona fin dall'inizio del secolo, le preferenze in campo pittorico andavano verso un linguaggio classicistico complesso nella composizione, ma pacato ed elegante, anche nelle grandi opere decorative. A questa pittura si uniforma il Dorigny, che in questa tela coniuga l'equilibrato classicismo di Simon Vouet (di cui era nipote) con i chiaroscuri appresi a Roma e la pacata eleganza veneta. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice di inizio '900.

Contattaci

Contattaci