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235 € 16060 € Applica

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31 cm 238 cm

33 cm 338 cm

1 cm 13 cm
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PITTURA ANTICA
 

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In questa sezione si possono trovare tutte le opere di pittura antica disponibili nel nostro catalogo online. Un’ampia e raffinata selezione che comprende paesaggi, nature morte, ritratti, volti, soggetti sacri, scorci e vedute con cui poter arricchire ogni ambiente della tua casa.

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Dipinto La Visitazione
ARARPI0242931
Dipinto La Visitazione

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Dipinto La Visitazione

Olio su tela. Scuola veneta della fine XVIII secolo. Il grande dipinto racconta l'episodio evangelico dell' incontro tra Santa Elisabetta, incinta di Giovanni Battista, e Maria, in attesa di Gesù, ma inserito in una più ampia scena corale: è collocata su un'ampia scalinata, probabilmente quella del tempio in cui Zaccaria, il marito di Elisabetta, era sacerdote, e una folla di figure, ed è animata da una folla di figure, tra cui spiccano diverse donne con fanciulli e nuclei familiari. Particolare in primo piano a sinistra è la figura con un ragazzino attaccato alle gambe:, che guarda verso lo spettatore, indicando con un ampio gesto del braccio l' evento centrale, l'incontro tra le due sante donne. Spiccano le cromie, che secondo la tradizione pittorica veneta, sono elementi fondanti delle scene, che sottolineano le figure e sfumano nei diversi piani tridimensionali. Ritelata e restaurata, la tela presenta una lieve rottura a sinistra. E' presentata in cornice dorata di fine '800.

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Dipinto Betsabea al Bagno
ARARPI0240154
Dipinto Betsabea al Bagno

ARARPI0240154
Dipinto Betsabea al Bagno

Olio su tela. Il dipinto di grandi dimensioni, riprende le modalità pittoriche del XVII secolo ma è di epoca successiva, ed è stato realizzato su una tela applicata su altra più antica. La scena racconta l' episodio biblico (tratto dal Libro dei Re) ampiamente narrato pittoricamente, affigura il bagno di Betsabea, la moglie del generale Uria, al servizio del re Davide. Secondo il racconto biblico, Davide si trova nella terrazza del suo palazzo quando nota la donna che si fa il bagno nel giardino della sua abitazione, attorniata dalle sue ancelle. Davide se ne invaghisce e la seduce, mettendola incinta. Per mascherare il misfatto, richiama il generale Uria dal fronte, per farlo giacere con la moglie, ma Uria non vuole lasciare i suoi soldati; allora Davide lo manda a combattere in prima linea sperando che resti ucciso: così avviene e Davide può sposare Betsabea, ma verrà punito da Dio per l'adulterio e l'empietà commessa. Il dipinto propone il momento in cui Betsabea, appena uscita dal bagno, mentre si specchia nello specchio che le regge una schiava, e circondata da altre serve, legge il biglietto che le ha mandato il re Davide; quest'ultimo compare in alto a destra, affacciato al terrazzo. La scena è dominata dalle figure femminili intrecciate tra loro, in un viluppo di vesti e tessuti, e contornate dai fiori del giardino; al centro spicca lo specchio in una ricca cornice dorata. Il dipinto presenta un rattoppo in basso a destra. E' presentato in cornice antica dorata.

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Dipinto David con la Testa di Golia
ARARPI0240139
Dipinto David con la Testa di Golia

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Dipinto David con la Testa di Golia

Olio su tela. Scuola centro-italiana del XVII secolo. Il dipinto richiama nello stile pittorico la produzione di Angelo Caroselli (1585-1652), artista barocco romano che fu pittore, copista, restauratore, ma anche pasticheur e conoscitore in materia d'arte, ovvero realizzatore di dipinti “alla maniera di” – nella “tecnica” e nello “stile” di un determinato tempo artistico o di un determinato autore, anche assemblando “parti” tratte da dipinti diversi. Inizialmente di stampo caravaggesco, Il Caroselli sviluppò in seguito un suo linguaggio artistico personale, che fu copiato da molti artisti minori. In quest'opera risalta l'espressività fissa e quasi esasperata del personaggio, la cui eleganza del vestito secentesco e i tratti quasi femminei del volto dal roseo incarnato, contrastano con la crudezza della testa di Golia, sanguinolenta, con l'ampia ferita da taglio che spicca sul pallore mortale. Il dipinto è stato restaurato e ritelato, conservando il telaio ligneo originale. E' presentato in cornice lignea coeva.

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Dipinto Santa Caterina d'Alessandria
ARARPI0238015
Dipinto Santa Caterina d'Alessandria

ARARPI0238015
Dipinto Santa Caterina d'Alessandria

Olio su tela. L'identificazione della santa è data dalla presenza della grande ruota lignea, simbolo dello strumento del suo martirio. Solitamente la santa viene rappresentata con la corona in testa e vestita di abiti regali per sottolineare la sua origine principesca. Invece qui si ha una sua raffigurazione atipica, con i capelli sciolti, ricoperta solo da un grande manto rosso (colore del sangue, quindi della umanità mortale) che le cade dalle spalle e la costringe a coprirsi il seno con le mani; il suo sguardo è rivolto verso l'alto, ove si aprono i cieli e ne discende un angelo che con una mano impugna la palma del martirio, con l'altra le pone sul capo una corona di fiori, simbolo del suo matrimonio mistico con Cristo. E' quindi un rappresentazione che la vede nel momento del passaggio alla vita eterna, simile ad una Maddalena penitente e in adorazione mistica, che si offre a Cristo priva di ogni riconoscimento umano. Spiccano nel dipinto le scelte cromatiche, che su uno sfondo scuro e cupo fanno risaltare il rosso del cielo aperto e del manto, e il biancore degli incarnati, sia della donna che dell'angelo. La tela, già restaurata e ritelata, è presentata in una cornice lavorata di fine '800, con alcune mancanze.

Noleggia

692,00€

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Dipinto Cristo e l'Adultera
SELECTED
SELECTED
ARARPI0235790
Dipinto Cristo e l'Adultera

Scuola fiamminga XVI Secolo

ARARPI0235790
Dipinto Cristo e l'Adultera

Scuola fiamminga XVI Secolo

Olio su tavola. Scuola fiamminga del XVI secolo. L'opera riporta alla base una targhetta attributiva a Lambert Van Noort (1520 -1571), giustificata dalla vicinanza ai suoi modi pittorici che si riscontra nei volti di Gesù e della Maddalena, ma non confermabile per le altre parti del dipinto. L' opera racconta l'episodio del Vangelo di Giovanni in cui gli scribi e i farisei portarono da Gesù una donna accusata di adulterio, per mettere alla prova la sua osservanza della legge di Mosè, che prevedeva la lapidazione. Ma Gesù, chinatosi a terra, si mise a scrivere con il dito nella polvere, poi sollecitato, pronunciò le parole "Chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra" , salvando la donna e successivamente perdonandola. La grande scena è gremita da un folto e serrato gruppo di personaggi. Gesù al centro, è l'unica figura china per terra, estraniato dal resto del gruppo e fisso nel suo gesto di scrivere con un dito; in piedi dietro di lui, con un preciso allineamento verticale del suo viso con quello del Cristo, vi è la donna accusata, che si copre il corpo con il mantello osservando il gesto di Crsito, mentre attende la sentenza; tutto intorno gli scribi, i farisei, alcuni soldati, che invece parlano animatamente tra loro, si agitano, si confrontano indicando ciò che Gesù sta facendo. Il soggetto fu ampiamente rappresentato nella pittura fiamminga, con modalità interpretative differenti. Se in questo dipinto la scuola fiamminga si percepisce bene nei volti dai tratti duri e nei corpi piuttosto rigidi nei movimenti degli scribi e dei farisei, così come nella rappresentazione dell'edificio di sfondo e nella meticolosa raffigurazione dei calzari in primo piano destra, le due figure di Gesù e della donna risentono invece dell' influenza italiana, che addolcì i tratti dei visi, diede ai movimenti del corpo una maggior compostezza e leggiadria, e con l'aiuto di un colore più luminoso li fece risaltare in mezzo alle altre figure. La tavola del dipinto è stata sottoposta a restauro e parchettata nella prima metà del '900. Il dipinto è presentato in cornice antica adattata.

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Dipinto con Soggetto Storico
ARARPI0234755
Dipinto con Soggetto Storico

ARARPI0234755
Dipinto con Soggetto Storico

Olio su tela. La scena si svolge presso un accampamento militare: fuori da una tenda sulla sinistra un condottiero di un esercito, probabilmente greco, sta ricevendo le offerte di un gruppo di uomini, poveri e laceri, che si prostrano davanti al nuovo padrone; il primo porge dei pani, un altro sta tirando fuori qualcosa da un sacco, il terzo mostra le piaghe del corpo per invocare pietà; alle loro spalle si stanno avvicinando altre figure di questuanti, che formano una fila sparpagliata sul sentiero sfumante in lontananza sulla destra. Sullo sfondo a sinistra ferve la vita nell'accampamento militare. Il dipinto è stato restaurato e ritelato.

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Dipinto Paesaggio con Architettura
ARARPI0229490
Dipinto Paesaggio con Architettura

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Dipinto Paesaggio con Architettura

Olio su tela. Scuola nord-italiana del XVIII secolo. Secondo il gusto del XVIII secolo, il paesaggio proposto è dominato dai resti di un antico tempio, vestigia delle glorie passate. All'intorno una campagna con un corso d'acqua, ma sfumante in lontananza verso le cime azzurrate di una catena montuosa. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice in stile.

Noleggia

615,00€

Noleggia
Dipinto con Scena di Battaglia
ARARPI0234364
Dipinto con Scena di Battaglia

ARARPI0234364
Dipinto con Scena di Battaglia

Olio su tela. Scuola dell'Italia settentrionale del XVII-XVIII secolo. La scena propone lo scontro tra cavalieri fuori delle mura di una città assediata, con il fumo delle armi da fuoco che invade il cielo. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice antica adattata. La scena propone lo scontro tra cavalieri fuori delle mura di una città assediata, con il fumo delle armi da fuoco che invade il cielo. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice antica adattata.

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565,00€

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Dipinto raffigurante la Ricchezza di Salomone
ARARPI0232570
Dipinto raffigurante la Ricchezza di Salomone

ARARPI0232570
Dipinto raffigurante la Ricchezza di Salomone

Olio su tela. Scuola nord-italiana del XVII secolo. Il grande dipinto presenta come soggetto un noto tema veterotestamentario, la ricchezza del re Salomone, raccontata nel Primo libro dei Re: "Il re Salomone superò, dunque, per ricchezza e saggezza, tutti i re della terra. In ogni parte della terra si desiderava di avvicinare Salomone per ascoltare la saggezza che Dio aveva messo nel suo cuore. Ognuno gli portava, ogni anno, offerte d'argento e oggetti d'oro, vesti, armi, aromi, cavalli e muli". Nel dipinto il re, sfarzosamente vestito con i simboli della regalità (la corona, lo scettro, il manto d'ermellino), ascolta in piedi i postulanti che vengono da lui per ricevere i consigli dettati dalla sua proverbiale saggezza, e in cambio gli recano offerte, che sono commisurate al loro ruolo sociale: alcuni contadini portano in dono sacchi di granaglie, i frutti del loro lavoro nei campi, un altro solleva in alto una coppa, per richiamare l'attenzione del re. Il dipinto rimanda nei colori e nello stile pittorico alla produzione del nord-Italia, soprattutto veneta. Il dipinto è stato restaurato e ritelato.

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Dipinto Paesaggio con Figure
ARARPI0233939
Dipinto Paesaggio con Figure

ARARPI0233939
Dipinto Paesaggio con Figure

Olio su tela. Il paesaggio, ambientato in montagna ma con veduta del mare di sfondo, vede una figura di popolana al centro e due ai lati, che camminano sui sentieri; alcuni casolari sono sparsi sulle pendici verdeggianti. Il dipinto presenta diverse cadute di colore, soprattutto luogo il margine superiore. E' presentato in cornice in stile.

Noleggia

165,00€

Noleggia
Dipinto La Deposizione di Cristo
ARARPI0223431
Dipinto La Deposizione di Cristo

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Dipinto La Deposizione di Cristo

Olio su tela. Scuola napoletana del XVII-XVIII secolo. E' una tradizionale scena della deposizione di Cristo dalla Croce, con il corpo inerte e pallido calato tra le braccia della madre Maria, a sua volta abbracciata e sostenuta nel suo dolore dal discepolo Giovanni, e all'intorno, a partecipare del compianto, due pie donne e due discepoli. La scena è caratterizzata da una linearità discendente in diagonale, che segue il corpo di Gesù, partendo dal palo della Croce innalzato a sinistra e si conclude con la donna accucciata ad abbracciare i piedi di Gesù a destra. All'intorno, uno sfondo spoglio e grigio, che sottolinea il dramma e il vuoto che esso crea. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice di inizio '900.

Noleggia

240,00€

Noleggia
Dipinto Grande Paesaggio Classico con Figure
ARARPI0233329
Dipinto Grande Paesaggio Classico con Figure

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Dipinto Grande Paesaggio Classico con Figure

Olio su tela. Scuola romana del XVII secolo. Il paesaggio, ampio ed arioso, pervaso da una atmosfera "classica", senza tempo, si inserisce nella corrente classicheggiante delle vedute ideali tratte dalla campagna romana, introdotte a Roma con grande fortuna nel corso del XVII secolo sull'esempio di Carracci, Domenico, Albani e dei francesi Poussin, Dughet, Lorrain, e continuate poi anche nel secolo successivo con artisti quali Andrea Locatelli. Questo tipo di dipinti di paesaggio miravano ad esaltare i princìpi di bellezza, ragione, ordine e misura propri del mondo classico, a celebrare il valore della storia, la fiducia ereditata dagli antichi nelle virtù dell'uomo e nelle sue possibilità. Nella natura di questi paesaggi, che non è abbandonata al caos, ma è composta, ordinata, non turbata da elementi violenti o disordinati, si collocano le figure umane, vestite all'antica come in questo dipinto, in cui una coppia abbigliata con tuniche classiche conversa amabilmente seduta (anzi, semisdraiata quasi come se fossero su un triclinio) in mezzo ad una campagna ombrosa e verdeggiante, in prossimità di un tranquillo fiumicello; in lontananza si intravvedono le costruzioni di una città e lo sguardo si perde poi nella continuità ordinata e tranquilla delle dolci colline laziali. Il dipinto, restaurato e ritelato, è presentato in cornice in stile.

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Dipinto con Architetture e Personaggi
ARARPI0232319
Dipinto con Architetture e Personaggi

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Dipinto con Architetture e Personaggi

Olio su tela. Scuola romana del XVII secolo. La grande scena, di gusto fiammingo, opera probabilmente di autore nordico insediatosi a Roma, è occupata da un grande complesso architettonico, costituito dai resti di templi classici, danneggiati, pericolanti e invasi da erbe infestanti, collocati in prossimità di un lago. Tra le vestigia di un'epoca ormai morta si aggirano invece numerose figurine, colorate e animate, di personaggi della vita quotidiana coeva alla produzione del quadro. Restaurato e ritelato, il dipinto è presentato in cornice a listello.

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Dipinto Natura Morta con Funghi e Fiori
ARARPI0228791
Dipinto Natura Morta con Funghi e Fiori

ARARPI0228791
Dipinto Natura Morta con Funghi e Fiori

Olio su tela. Una delicata composizione di fiori è collocata dentro una sorta di culla di legno, con funghi e frutti per terra; lo sfondo è in esterno, ma poco definito da macchie varie. L'opera, in prima tela, è presentata peraltro in una bella cornice degli inizi del XVIII secolo, in legno di tiglio intagliata a serto fogliaceo trattenuto da nastri, e dorata a guazzo.

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615,00€

Noleggia
Dipinto Figure con Bambino e Animale
ARARPI0230384
Dipinto Figure con Bambino e Animale

ARARPI0230384
Dipinto Figure con Bambino e Animale

Olio su tela. Nella composizione, una donna con il suo bambino, in abiti antichi e affiancati da un bue, in ginocchio su un terreno scosceso, tendono le braccia verso l' alto in atto di supplica o forse di contemplazione: potrebbe trattarsi di una interpretazione di Maria che accompagna Gesù Bambino a contemplare il suo destino, con il bue che rimanda alla nascita e alla semplice vita pastorale della Sacra Famiglia. Restaurato e ritelato, il dipinto presenta diverse tracce di caduta di colore. E' presentato in cornice in stile.

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277,00€

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Dipinto Giovane che accende la Pipa
ARARPI0229465
Dipinto Giovane che accende la Pipa

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Dipinto Giovane che accende la Pipa

Olio su tela. Il dipinto propone il ritratto a mezzo busto di un giovane uomo che, in deshabillé, sta accendendo la pipa attingendo il fuoco con un bastoncino dalla candela posata davanti a lui, sul tavolo ove è appoggiata anche una spada: forse si tratta di un giovane cavaliere in un momento di riposo. E' proprio la candela, unica fonte di luce della scena, a suggerire che l'artista guardasse alla produzione di Georges De La Tour (1593 -1652), il pittore francese di stampo caravaggesco che si affermò per le sue scene "notturne", caratterizzate da figure, solitamente gente di basso rango più che modelli storici o personaggi altolocati, illuminate dalla luce di una candela, a creare una speciale atmosfera di intimità. Il dipinto, restaurato e ritelato, è presentato in cornice in stile.

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Dipinto con Scena di Episodio Storico
ARARPI0219842
Dipinto con Scena di Episodio Storico

ARARPI0219842
Dipinto con Scena di Episodio Storico

Olio su tela. Scuola dell'Italia meridionale del XVII-XVIII secolo. La scena , ricca di personaggi, vede ergersi al centro, ben definito nei particolari dell'armatura, del cimiero, così come dell'anatomia, la figura di un condottiero: egli sta benevolmente accompagnando con il moto delle braccia un uomo inginocchiato che, insieme alla compagna, sta rendendo omaggio ad un imperatore, indicando però con la mano tesa il gruppo di sei fanciulli, trattenuti sulla destra dai soldati. L'imperatore si è alzato dal trono, sulla sinistra, e si reca incontro alla coppia prostrata, ma anch'egli pare quasi in atteggiamento di riverenza verso il condottiero centrale. La scena pare rimandare ad un episodio storico di clemenza di un condottiero, che per età, fattezze e tipologia di armatura, potrebbe essere Alessandro Magno, personaggio che risulta però difficilmente abbinabile all' altra figura coronata da alloro, che scende dal trono nella fastosa reggia. Non si può quindi identificare specificamente l 'episodio (storico o leggenda?) di riferimento. Si apprezza peraltro la ricchezza compositiva della scena, con numerose figure ben dettagliate e colori vivaci a sottolinearne la dinamicità. L'opera, restaurata e ritelata, è presentata in cornice antica.

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Dipinto Carataco davanti all'Imperatore Claudio
ARARPI0229467
Dipinto Carataco davanti all'Imperatore Claudio

ARARPI0229467
Dipinto Carataco davanti all'Imperatore Claudio

Olio su tela. Scuola nord-europea del XVIII secolo. Carataco fu un re celta della tribù dei britanni Catuvellauni e leader della resistenza anti-romana e celebre come combattente per la libertà. Per otto anni resistette all'invasione romana della Gran Bretagna a partire dal 43 d.C. Per otto anni fu l'uomo più ricercato dell'Impero romano, braccato senza sosta, di combattimento in combattimento, di fortezza in fortezza, sulle montagne del Galles, finché non fu tradito e consegnato ai Romani nel 51 d.C. da Cartimandua, regina dei Briganti dello Yorkshire, a cui era ricorso per chiedere aiuto. Sconfitto, fu portato in catene a Roma con tutta la sua famiglia: condotto davanti all'imperatore, il re britanno parlò con tale saggezza ed orgoglio (con il discorso riportato da Tacito nei suoi Annales) che Claudio, colpito dalle sue parole, concesse la grazia a lui, alla moglie e ai fratelli, consentendo di trascorrere il resto dei loro giorni a Roma. Il dipinto ripropone il momento della perorazione di Carataco, al centro della scena in catene, perorante con fervore la sua causa davanti all'imperatore: questi sta seduto sul suo trono, affiancato dalla moglie e attorniato da senatori e soldati. Il dipinto, restaurato e ritelato a fine '800, presenta lievi danni.

Noleggia

440,00€

Noleggia
Dipinto Figure in Preghiera
ARARPI0230383
Dipinto Figure in Preghiera

ARARPI0230383
Dipinto Figure in Preghiera

Olio su tela. La scena, in esterno ai piedi di un declivio, mostra due figure femminili accasciate e alle loro spalle un pellegrino, con il tradizionale bastone e conchiglie sul mantello. La donna in primo piano tiene in una mano una corona del Rosario, e sul suo grembo è sdraiato un fanciullo addormentato. La scena fa pensare ad un momento di preghiera dolente e contemplativa. Il dipinto, già restaurato e ritelato, presenta diverse cadute di colore e macchie. E' presentato in cornice in stile.

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277,00€

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Dipinto su Tavola Annunciazione XVI secolo
SELECTED
SELECTED
ARARPI0197090
Dipinto su Tavola Annunciazione XVI secolo

ARARPI0197090
Dipinto su Tavola Annunciazione XVI secolo

Olio su tavola. Scuola centro-italiana della seconda metà del '500. La sacra scena dell'Annunciazione vede le due figure protagoniste collocate in primo piano in un interno che corrisponde alla stanza di Maria. La giovane donna è seduta davanti ad un piccolo scrittoio ligneo, sorretto da figure di angeli, su cui poggiano il libro di preghiere e un vasetto con fiorellini; ai suoi piedi, il cestino del lavoro di cucito. Maria ha il corpo parzialmente rivolto all'indietro, in un movimento contorto, quasi di tentativo di fuga, come se volesse allontanarsi dall'altra figura, quella dell' Arcangelo Gabriele. Costui sta in piedi sulla destra, maestoso ed elegante, con una mano che regge un giglio e l' altra che indica verso l'alto sopra di lui, dove sta uscendo da un varco di luce la colomba bianca, simbolo dello Spirito Santo. Sullo sfondo, alte colonne con drappeggi che sormontano la pedana su cui poggia il letto di Maria. La composizione rimanda, nello stile figurativo e nelle scelte cromatiche, alla pittura già manierista delle scuole del centro Italia: in particolare vi è un forte concordanza di stile e composizione con alcune opere dello stesso soggetto del pittore Bastiano Vini Detto Bastiano Veronese (1525/1530 - 1602), che dal 1540 circa visse e lavorò a Pistoia. E' in tale città che si ritrovano alcune sue Annunciazioni: in particolare quella nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie (una pala d'altare di dimensioni superiori ai due metri di altezza), mostra evidenti rassomiglianze sul piano formale e compositivo con quella qui presentata. Vi è concordanza nell' ambientazione della scena sacra: una stanza, sul cui sfondo è una tenda che copre parzialmente un letto, arredata con gli elementi essenziali alla narrazione, il leggio e la sedia riccamente ornati con cariatidi di putti o angioletti che paiono intagliati nel legno. Corrisponde, anche se con lievi variazioni, lo schema compositivo, con le due figure che si dispongono "a fregio" sullo stesso piano di posa, e corrispondono altresì i tratti somatici della Vergine e dell'Arcangelo. Si differenzia invece il pavimento, che, mentre è omogeneo nella nostra tavola, in quella pistoiese si presenta con cromie alternate a scacchiera, ma pare che tale disegno del pavimento sia stato aggiunto in un periodo successivo, in occasione del rifacimento dell'altare nel 1637-1639, in pendant con quello di altra opera dello stesso Sebastiano Vini nella stessa chiesa, una Sacra Conversazione. Pare quindi piuttosto certo che la nostra tavola sia stata dipinta guardando all'opera di Bastiano Veronese, probabilmente su richiesta specifica del committente, e prima della variazione del pavimento, quindi collocabile nella seconda metà del XVI secolo. Il dipinto è stato sottoposto a restauro, con applicazione di due rinforzi al retro della tavola. E' presentato in cornice di fine '800. (Riferimento per la pala d'altare di Pistoia: Catalogo dei beni culturali https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/0900035285)

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