Canterano Barocco Piacentino

Codice :  ANMOCA0109085

non disponibile
Canterano Barocco Piacentino

Codice :  ANMOCA0109085

non disponibile

Canterano Barocco Piacentino

Caratteristiche

Stile:  Barocco (1630-1730)

Epoca:  XVIII Secolo - dal 1701 al 1800

Origine:  Piacenza, Italia

Essenza principale:  Noce Pioppo

Descrizione

Canterano barocco piacentino, sorretto da piedi a mensola, sul fronte presenta tre cassetti ornati con caratteristiche formelle sagomate e allungate con cornici parzialmente ebanizzate; le stesse formelle intagliate sono riproposte sui fianchi e, con forme semplificate, anche nella fascia sottopiano, alternate a mensole. I montanti sono intagliati con mascherone grottesco accompagnato da nastri e festoni, esempi simili si ritrovano nelle lesene di un grande armadio proveniente da Sant'Agostino e oggi conservato presso i Musei Civici di Palazzo Farnese a Piacenza e ancora in un cassettone della sagrestia della chiesa del Castello di Castelnuovo Fogliani. In noce, gli interni sono in pioppo; il piano ha subito restauri.

Condizione prodotto:
Prodotto che a causa dell'età e dell'usura richiede interventi di restauro e ripresa della lucidatura.

Dimensioni (cm):
Altezza: 113
Larghezza: 175
Profondità: 64

Informazioni aggiuntive

Stile: Barocco (1630-1730)

Il termine deriva dal fonema barrueco spagnolo o barroco portoghese e letteralmente significa "perla informe".
Già intorno alla metà del Settecento in Francia era sinonimo di ineguale, irregolare, bizzarro, mentre in Italia la dizione era di memoria Medievale e indicava una figura del sillogismo, un astrazione del pensiero.
Si volle identificare questo periodo storico con il termine dispregiativo di barocco, riconoscendovi in esso stravaganza e contrasto con i criteri di armonia e di rigore espressivo cui si intendeva tornare sotto l'influenza dell'arte greco-romana e del Rinascimento italiano.
Barocco, secentista e secentismo furono sinonimi di cattivo gusto.
Per quanto concerne il mobile, libertà ideazionale, necessità di sfarzo e virtuosismo originarono una sinergia destinata a produrre capolavori insuperati.
I materiali dispiegati furono degni di competere con i più strabilianti racconti di Marco Polo: lapislazzuli, malachite, ambra, avorio, tartaruga, oro, argento, acciai, pregiate essenze lignee e altro ancora vestirono gli arredi che per forma e fantasia diedero vita virtualmente alle mille e una notte di molti potenti nostrani.
Tipiche del periodo furono parti portanti o accessorie risolte con motivi a colonna tortile, chiaramente ispirate al baldacchino berniniano di San Pietro, parti a ricco intaglio scultoreo ad altorilievo e finanche a tutto tondo entro un vortice di volute, cartocci e girali, profili curvi e spezzati, cimase agitate da timpani di articolata sagomatura, grembiuline adorne d ornati, mensoloni, contrafforti e quant'altro d'uopo a movimentare forme e strutture.
Il barocco è peraltro il secolo dell'illusionismo: lacche e tempere magre affollano mobili e apparati d'arredo per imitare con la marezzatura effetti di venature marmoree o giochi di venature di radiche pregiate.
Scopri di più sul Barocco con i nostri approfondimenti:
FineArt: Il Barocco
Classic Monday: una credenza doppio corpo, tardo barocco veneto
Classic Monday: una coppia di reggi ceri tra Rinascimento e Barocco
Classic Monday: una coppia di specchiere tra Barocco e Barocchetto
Classic Monday: una superba consolle barocca austriaca
YouTube - Pillole di storia del mobile ep1: il Barocco

Epoca: XVIII Secolo - dal 1701 al 1800

Essenza principale:

Noce

Il legno di noce proviene dalla pianta il cui nome botanico è juglans regia, originaria probabilmente dell'Oriente ma molto comune in Europa. Di colore marrone chiaro o scuro, è un legno duro dalla bella venatura, molto usato nei mobili antichi. Fu l'essenza principale in Italia per tutto il Rinascimento e in seguito ebbe buona diffusione in Europa, specialmente in Inghilterra, fino all'avvento del mogano. Venne impiegato per mobili in massello e talvolta intagli e intarsi, l'unico suo grande limite è che soffre molto il tarlo. In Francia si utilizzò largamente più che altro in provincia. Nella seconda metà del '700 il suo impiego diminuì sensibilmente perché gli si preferirono il mogano e altri legni esotici.

Pioppo

Essenza considerata “povera”, è un legno bianco, con sfumature giallognole o grigiastre, leggero e tenero, che si tarla facilmente. È impiegato per mobili rustici o nella costruzione dei mobili. L'impiego più pregiato che ha avuto nella storia del mobile è in Germania, nell''800, per impiallacciature e tarsie nel periodo Biedermeier.
Proposte alternative
Potrebbe interessarti anche