Giovanni Cavalleri (1858-1934) - Verso le Dune Ricordi Libici
Caratteristiche
Verso le Dune Ricordi Libici
Artista: Giovanni Cavalleri detto Rana (1858-1934)
Titolo opera: Verso le dune, ricordi libici
Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
Soggetto: Paesaggio con Figure
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Compensato
Descrizione : Verso le dune, ricordi libici
Olio su compensato. Firmato in basso a sinistra. Al retro a matita il titolo. Opera del pittore di origini bergamasche Giovanni Cavalleri che si affermò prevalentemente come affreschista, realizzando affreschi per numerose chiese delle valli bergamasche. Non sdegnò peraltro anche la ritrattistica e la paesaggistica, volta a rappresentare scorci delle sue montagne ma anche marine e scorci dei luoghi dai lui visitati. In questa tela propone un soggetto inconsueto ma in voga per le tendenze orientaliste della seconda metà dell'800: come è specificato dal titolo al retro, riporta un ricordo di un suo viaggio in Libia raffigurando uno scorcio del deserto con due figure di cammelli in corsa. L'opera è presentata in cornice coeva rilaccata.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 56
Larghezza: 66
Profondità: 4
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 41
Larghezza: 51
Informazioni aggiuntive
Artista: Giovanni Cavalleri detto Rana (1858-1934)
Il Cavalleri nasce a Sabbio il 12 Aprile del 1858 da Faustino e da Giovanna Bona. Nel 1871 si iscrive all'Accademia Carrara e vi rimane fino al 1880. In questo periodo compie due viaggi di studio a Roma in compagnia dell'amico Rinaldo Agazzi. Allievo dello Scuri con cui ha una burrascosa convivenza fatta di giudizi critici e risposte sprezzanti per una pittura, quella del Cavalleri, troppo verista anche se talentuosa. Nell'85 è coinvolto, con altri artisti, nel processo per il danneggiamento di certi cartoni dello Scuri. Tra l'88 e il 90 inizia la sua attività di freschista che lo perterà a dipingere in molte chiese tra cui Sovere, Seriate, Pianca (frazione di San Giovannui Bianco), Parre, Olda in val Taleggio, Cassiglio, Sedrina, Mapello, San Pellegrino, Osio Sopra, e altre. Il lavoro più importante il Cavalleri lo svolge a Bracca e Ponte Nossa dove l'artista raggiunge il massimo e dove traspare l'influenza dei pittori del cinquecento e del settecento. In effetti il Cavalleri è più noto come grande pittore di affreschi ma non disdegnò la ritrattistica con pregevoli risultati, dipingendo amici, parenti ed estimatori. Il suo ritratto maturo è quello di un vecchio gentiluomo amabile con capelli a spazzola, fronte larga e superbi baffi, colletto inamidato e cravatta bianca, il tutto con un cappello color tortora. Giovanni Cavalleri muore a Bergamo nel 1934. -Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
IL XX secolo è caratterizzato dal prevalere della borghesia sulla classe operaia e dalla scoperta che la vita continua ad essere una lotta per la sopravvivenza e per migliorarne la qualità. Il progresso tecnologico, anziché favorire tale sviluppo, diventa strumento di meccanizzazione e di inaridimento dell'uomo, che ha bisogno di cercare un “supplemento d'anima” e nuove forme per esprimerlo. Nascono pertanto tutta una serie di correnti artistiche che realizzano opere esprimendo l'interiorità dell'uomo, che evocano dall'intimo la realtà piuttosto che rappresentarla, e la raffigurano utilizzando, in libertà, le forme e i colori. Si hanno perciò, il Decadentismo con l'Art Nouveau, il Fauvismo di Matisse e Braque, il Cubismo di Picasso, poi ancora l'Espressionismo con Munch, l'Astrattismo di Kandinskij e la pittura Metafisica di Carrà e De Chirico. Numerose sono le correnti e i gruppi di artisti e intellettuali che utilizzano l'Arte come un Manifesto del loro pensiero, spesso anche con una connotazione politica.Scopri di più sul XX secolo con i nostri approfondimenti:
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