Cesare Gheduzzi - Il Rosa Visto da Stabbioli, mattina, 1927
Caratteristiche
Il Rosa Visto da Stabbioli, mattina, 1927
Artista: Cesare Gheduzzi (1894-1944)
Titolo opera: Il Rosa visto da Stabbioli, mattina
Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
Soggetto: Paesaggio con Figure
Origine: Italia
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tavola
Descrizione : Il Rosa visto da Stabbioli, mattina
Olio su tavola. Firmato in basso a sinistra. Al retro il titolo, la data di esecuzione 17/11/27 e la dedica "Dono dell'autore, allievo del pittore Follini di Torino". Originario di Bologna, ma trasferitosi presto a Torino, Cesare Gheduzzi fu qui allievo di Carlo Follini, il cui insegnamento fu decisivo per la sua formazione artistica; si dedicò prevalentemente al paesaggio, quello delle sue terre, animato da scene di vita popolare, che seppe descrivere con fedeltà ed eleganza. L'intenso paesaggio, una vista del Monte Rosa dall'ampia e distesa vallata di Stabbioli, frazioncina del comune di Macugnaga, è animata dalla figura solitaria di una contadina con la gerla vuota in spalla e la capretta a fianco, diretta verso la malga al centro. Opera presentata in cornice.
Condizione prodotto:
Prodotto in condizioni molto buone che può mostrare lievi tracce di usura; può aver subito interventi di restauro effettuati da un esperto.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 48
Larghezza: 61,5
Profondità: 3,5
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 32
Larghezza: 45
Informazioni aggiuntive
Artista: Cesare Gheduzzi (1894-1944)
Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000
IL XX secolo è caratterizzato dal prevalere della borghesia sulla classe operaia e dalla scoperta che la vita continua ad essere una lotta per la sopravvivenza e per migliorarne la qualità. Il progresso tecnologico, anziché favorire tale sviluppo, diventa strumento di meccanizzazione e di inaridimento dell'uomo, che ha bisogno di cercare un “supplemento d'anima” e nuove forme per esprimerlo. Nascono pertanto tutta una serie di correnti artistiche che realizzano opere esprimendo l'interiorità dell'uomo, che evocano dall'intimo la realtà piuttosto che rappresentarla, e la raffigurano utilizzando, in libertà, le forme e i colori. Si hanno perciò, il Decadentismo con l'Art Nouveau, il Fauvismo di Matisse e Braque, il Cubismo di Picasso, poi ancora l'Espressionismo con Munch, l'Astrattismo di Kandinskij e la pittura Metafisica di Carrà e De Chirico. Numerose sono le correnti e i gruppi di artisti e intellettuali che utilizzano l'Arte come un Manifesto del loro pensiero, spesso anche con una connotazione politica.Scopri di più sul XX secolo con i nostri approfondimenti:
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