Lieven Mehus, attribuito a - Cristo Crocifisso
Caratteristiche
Cristo Crocifisso
Artista: Lieven Mehus (1630-1691)
Titolo opera: Cristo Crocifisso
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Soggetto: Soggetto Sacro
Tecnica artistica: Pittura
Specifica tecnica: Olio su Tela
Descrizione : Cristo Crocifisso
Olio su tela. Tutta la raffigurazione vuole sottolineare una spinta verso l'alto, cioè verso il cielo: la forma della Croce, con il braccio orizzontale cortissimo e quello verticale che tocca il bordo superiore della tela; il corpo bianchissimo del Cristo, che si slancia con le braccia e gli occhi verso l'alto; la posa della Maddalena, che seppur in ginocchio, ha la testa, il viso e tutto il corpo sbilanciato a guardare il volto di Gesù; la progressione dei colori dal bruno scuro della terra, ad un blu sempre più chiaro e meno tempestoso sopra il capo del Cristo. E' quindi, nel dramma della Croce, un rimando alla dimensione fortemente spirituale e trascendente di tale evento. Restaurato e ritelato. E' presentato in cornice in stile.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 117
Larghezza: 96
Profondità: 5
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 102
Larghezza: 82
Informazioni aggiuntive
Artista: Lieven Mehus (1630-1691)
Epoca: XVII Secolo - dal 1601 al 1700
Nel XVII secolo l'arte è fortemente condizionata dal problema religioso: la Chiesa è ancora uno dei massimi committenti delle opere d'arte e le usa per affascinare e suggestionare i fedeli, esaltando la salvezza, raggiungibile solo con la fedeltà alla Chiesa. L'arte del XVII secolo è quindi uno strumento di educazione, prodotta per essere goduta e capita da molti. Così, alle scene che affrontano la rappresentazione di una realtà immaginaria, si accompagna l'analisi dei dettagli e la grande nitidezza dell'ambiente, in modo da proporre come reale ogni finzione e con l'intento di coinvolgere emotivamente l'osservatore, facendogli vivere in modo soggettivo una realtà infinita e grandiosa, riflette anche il desiderio dell'artista di esprimersi con libertà: egli infatti non si piega a schemi precostituiti, non usa forme rigide, contenute, organizzate in rigorose simmetrie compositive, ma forme libere, aperte e articolate. L'arte del 1600 è quindi una rappresentazione, il cui scopo è quello di impressionare, commuovere, persuadere; essa è il prodotto dell'immaginazione e il suo fine è di persuadere che qualcosa di non reale può diventare reale. Questo fenomeno artistico così complesso, viene definito tradizionalmente Barocco, e la sua nascita si colloca a Roma tra il terzo e il quarto decennio del XVII secolo, ove è rappresentato in modo eminente dall'opera di Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona, anche se lo snodo fondamentale è costituito dall'opera di Caravaggio. Il movimento si propaga poi in tutta l'Italia e l'Europa (ricordiamo in particolare Rembrandt, Rubens, Velazquez), nel mondo delle arti, della letteratura, della musica, e in numerosi altri ambiti, fino alla metà del XVIII secolo.Scopri di più sul XVII secolo con i nostri approfondimenti:
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