Studio di Aldo Borgonzoni

Le zappatrici,1949

Codice: ARARNO0086756

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Studio di Aldo Borgonzoni - Le zappatrici,1949

Caratteristiche

Le zappatrici,1949

Artista:  Aldo Borgonzoni (1913-2004)

Titolo opera:  Studio, Le zappatrici

Epoca:  XX Secolo - dal 1901 al 2000

Soggetto:  Scena con Figure

Tecnica artistica:  Pittura

Specifica tecnica:  Olio su Tela

Descrizione : Studio, Le zappatrici

Olio su tela. Firmato in basso a sinistra. Al retro presente cartiglio scritto a mano, con il nome e l'indirizzo di Bologna dell'artista, il titolo e la data dell'opera. La vita e l'arte di Aldo Borgonzoni, pittore nato nella provincia contadina bolognese, si distinsero per il coerente impegno politico, civile e sociale nei confronti della libertà e di qualsiasi sopruso che potesse ledere la dignità dell'uomo, in particolare dei più umili e deboli. Antifascista, aderì alla lotta di liberazione e, partecipando alla Resistenza, dipinse un ciclo di opere sugli orrori della guerra. Nel dopoguerra la sua produzione, che partecipò alle sperimentazioni pittoriche del novecento, dapprima vicino all'espressionismo, poi piuttosto orientato verso il cubismo per approdare infine ad uno stile neorealista vicino a quello di Guttuso, scelse sempre i suoi soggetti nell'ambito del mondo sociale e del lavoro, soprattutto di quello rurale della Bassa bolognese a cui dedicò alcuni cicli pittorici. Negli anni sessanta, avvicinandosi al mondo cattolico e alla sua area sensibile e impegnata verso le tematiche sociali, incontrò Papa Paolo VI e si dedicò alla realizzazione di un ciclo pittorico dedicato al Concilio Vaticano II. Opera in cornice.

Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.

Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 49
Larghezza: 39
Profondità: 3

Dimensioni opera (cm):
Altezza: 44
Larghezza: 34

Informazioni aggiuntive

Artista: Aldo Borgonzoni (1913-2004)

Aldo Borgonzoni (Medicina, 1913 - 2004) è stato un pittore italiano, tra i più significativi dell'arte iconica italiana. Borgonzoni si diplomò alla Scuola d'Arte di Bologna nel 1936 e, a fine decennio, intraprese forme di espressionismo consonanti con la Scuola romana di Corrente. Nel 1942 partecipò al Premio Bergamo, assieme a Renato Guttuso, Bruno Cassinari, Ennio Morlotti, Giuseppe Santomaso e Armando Pizzinato. Durante gli anni della Seconda guerra mondiale, l'artista, attivo nella Resistenza, dipinse un ciclo di opere sugli orrori della guerra e strinse amicizia con il pittore Virgilio Guidi e lo scultore Accademico d'Italia Domenico Rambelli. Nel 1945, fondò a Bologna il Gruppo di Cronache assieme a Pompilio Mandelli, Carlo Corsi, Luciano Minguzzi e Ilario Rossi. Nel 1947, passò lunghi periodi di tempo a Parigi, orientandosi verso il neocubismo. Nel 1948 dipinse, nel Salone della Camera del Lavoro di Medicina, l'affresco Storie del lavoro e della guerra, mentre a Bologna coordinò la Mostra dell'Alleanza della Cultura. Qui incontrò Renato Guttuso, che lo invitò a dipingere nel suo studio romano di Villa Massimo. Borgonzoni si spegne nel 2004, ma la sua fama non termina con la sua morte. Nel 2005 alcune delle sue opere sono scelte per la rassegna del Prof. Ginesi "100 pittori figurativi italiani della seconda metà del XX secolo" alla Mole Vanvitelliana di Ancona, mentre il Museo del Premio Suzzara inserisce opere dell'artista nella rassegna sul mondo del lavoro, svolta alle Scuderie Medicee di Poggio a Caiano. Nel 2013, una mostra celebrerà l'artista nei luoghi che più gli furono cari, rendendo conto di due tra i principali cicli pittorici del maestro: quello dedicato al mondo rurale e quello ispirato al Concilio Vaticano II.

Epoca: XX Secolo - dal 1901 al 2000

IL XX secolo è caratterizzato dal prevalere della borghesia sulla classe operaia e dalla scoperta che la vita continua ad essere una lotta per la sopravvivenza e per migliorarne la qualità. Il progresso tecnologico, anziché favorire tale sviluppo, diventa strumento di meccanizzazione e di inaridimento dell'uomo, che ha bisogno di cercare un “supplemento d'anima” e nuove forme per esprimerlo. Nascono pertanto tutta una serie di correnti artistiche che realizzano opere esprimendo l'interiorità dell'uomo, che evocano dall'intimo la realtà piuttosto che rappresentarla, e la raffigurano utilizzando, in libertà, le forme e i colori. Si hanno perciò, il Decadentismo con l'Art Nouveau, il Fauvismo di Matisse e Braque, il Cubismo di Picasso, poi ancora l'Espressionismo con Munch, l'Astrattismo di Kandinskij e la pittura Metafisica di Carrà e De Chirico. Numerose sono le correnti e i gruppi di artisti e intellettuali che utilizzano l'Arte come un Manifesto del loro pensiero, spesso anche con una connotazione politica.
Scopri di più sul XX secolo con i nostri approfondimenti:
FineArt: Ninfa e Fauno, Giuseppe Siccardi

Soggetto: Scena con Figure

Tecnica artistica: Pittura

La pittura è l'arte che consiste nell'applicare dei pigmenti a un supporto come la carta, la tela, la seta, la ceramica, il legno, il vetro o un muro. Essendo i pigmenti essenzialmente solidi, è necessario utilizzare un legante, che li porti a uno stadio liquido, più fluido o più denso, e un collante, che permetta l'adesione duratura al supporto. Chi dipinge è detto pittore o pittrice. Il risultato è un'immagine che, a seconda delle intenzioni dell'autore, esprime la sua percezione del mondo o una libera associazione di forme o un qualsiasi altro significato, a seconda della sua creatività, del suo gusto estetico e di quello della società di cui fa parte.

Specifica tecnica: Olio su Tela

La pittura a olio è una tecnica pittorica che utilizza pigmenti in polvere mescolati con basi inerti e oli.